Sense81×08 We Will All Be Judged by the Courage of Our Hearts

Appuntamento singolo questa settimana con Sense8, così da “far scopa” col pilot e proseguire con le ultime due doppie recensioni fino al gran finale. Questo ottavo episodio rappresenta forse uno dei pochissimi passi falsi di questa emozionante serie e probabilmente paga anche lo scotto di venire dopo episodi come What’s Going On e Demons, che […]

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Appuntamento singolo questa settimana con Sense8, così da “far scopa” col pilot e proseguire con le ultime due doppie recensioni fino al gran finale.

Questo ottavo episodio rappresenta forse uno dei pochissimi passi falsi di questa emozionante serie e probabilmente paga anche lo scotto di venire dopo episodi come What’s Going On e Demons, che ci hanno regalato delle sequenze bellissime e che hanno definitivamente alzato l’asticella.

Non fraintendete però, il livello qualitativo della scrittura, delle immagini, delle emozioni è sempre alto, ma sia a livello di “condivisioni” che a livello di trama orizzontale, l’episodio aggiunge poco o nulla a quanto finora visto.

The Courage of Our Hearts

Come suggerisce anche il titolo, uno dei temi portanti dell’episodio è proprio il coraggio: di affrontare le proprie paure, di perseguire il bene nonostante le conseguenze, il coraggio di affrontare chi è essenzialmente più forte di noi.

Simboli positivi in questo senso appaiono sicuramente Sun e Capheus: se la prima si schiera dalla parte dei più deboli sfidando a suon di calci e pugni la “bulla” del penitenziario, il secondo cerca di ritornare sulla retta via decidendo di non collaborare più con Silas Kabaka, pur sapendo di rinunciare alle preziose medicine per la madre. Di certo questo loro percorso non è qualcosa di cui stupirsi: Sun e Capheus sono sicuramente gli unici tra gli 8 sensate che hanno anteposto il bene altrui al loro, che hanno sacrificato la spensieratezza tipica della loro giovane età per il bene della propria famiglia.

Di contro, chi non dimostra coraggio, chi è letteralmente immobilizzato dalle proprie paure, è Lito, che arriva addirittura a lasciare Daniela nelle mani del violento ex-fidanzato pur di salvaguardare il suo segreto, pur di evitare che il mondo scopra della sua omosessualità. La debolezza di Lito è inversamente proporzionale alla sua fisicità prorompente, quasi un ossimoro vivente. Se Sun e Capheus sono la parte più altruista del cluster, Lito ne rappresenta al momento quella più egoista, pur con tutte le attenuanti del caso (prima fra tutte la difficoltà di fare coming out nella sua posizione). Sarà interessante vedere se ci sarà un cambio di registro dopo gli eventi di questa puntata, che si concludono peraltro con l’abbandono di Hernando, causato proprio da questa sua codardia.

FaceTime without a Phone.

Anche in questo episodio, le parti più emozionanti sono senz’altro quelle legate alle interazioni tra i sensate. Finora le abbiamo chiamate condivisioni, visite, oppure abbiamo usato espressioni altisonanti come risonanze limbiche; ci pensa Amanita a spiegare meglio di chiunque di cosa si tratti: FaceTime senza un telefono. Tutto ciò a conferma del fatto che quello interpretato da Freema Agyeman è sicuramente uno dei personaggi secondari più azzeccati di tutta la serie: ironica, positiva ed allo stesso tempo carnale ed esplosiva.

Continua l’approfondimento sulle dinamiche sentimentali all’interno del cluster, in particolare sull’alchimia tra Will e Riley. I loro momenti sono dolcissimi, anche nella semplice scoperta della quotidianità dell’altro, dal luogo in cui vive fino allo stupore del paesaggio oltre la finestra, culminati nel romanticissimo bacio a 3000 miglia di distanza. Ad impreziosire il tutto, ancora l’abbagliante sorriso di Tuppence Middleton.

Momenti di dolcezza anche per Wolfie e Kala, riunitisi al capezzale del povero Felix. Il dolore di lui è la chiave di connessione tra i due e sono davvero struggenti le lacrime di empatia di Kala durante il film in stile Bollywood. Wolfie apre finalmente il suo cuore a Kala e le racconta della sua infanzia, di come Felix sia stato importante per lui da piccoli tra vessazioni paterne e bulli di strada fomentati dall’odio post unificazione tedesca verso chi, come Wolfie, veniva dalla parte orientale del Paese.

Ancora una volta Sense8 si concede minuti preziosi in cui soffermarsi sulla storia dei luoghi dei sensate, sullo spaccato sociale che li circonda, spaziando quindi dalla storia recente, in questo caso la Caduta del Muro di Berlino, alle lotte ideologiche tra fanatici religiosi e atei convinti in India, che portano anche Kala ad una realtà ben più dura.

L’unico momento veramente utile all’economia della trama orizzontale verte come sempre su Nomi e Will, che insieme scoprono qualcosa di più circa Whispers. La tentata lobotomia di Nomi e la cattura di Jonas sembrano essere entrambe opera di un ente chiamato BPO (Biologic Preservation Organization) di cui si sa solo essere sovvenzionato dai maggiori organismi mondiali. È ancora Nomi al centro quindi delle vicende legate a Whispers ed è ancora lei protagonista di una fuga dalle sue grinfie. Per la prima volta però vediamo ben tre sensate insieme giungere in aiuto di Nomi, ognuno con le sue skill: Sun con la sua abilità nel dare mazzate a chiunque, Will con il suo acume e spirito di osservazione da poliziotto e Capheus con la sua abilità di autista (la più inutile delle skill direi).

Un punto sicuramente a favore di questo episodio è rappresentato dalle scene di azione: la fuga di Nomi è veramente ben orchestrata e ci dà finalmente un’idea maggiore delle potenzialità di un cluster pienamente capace di controllare la condivisione. Una nota di merito va senza dubbio poi a Bae Doona e la sua Sun: i suoi silenzi, le sue pause, il suo sguardo che non conosce paura, sono tutti elementi che la rendono credibilissima nel ruolo di badass. Al tempo stesso, quel lasciar tradire appena appena un filo di cupezza per i rapporti familiari inesistenti, per la perdita precoce della madre, la trasformano senz’altro in uno dei personaggi più amari della serie.

Come detto, questo ottavo episodio aggiunge poco o nulla alla visione di Sense8 se non un maggiore approfondimento dei personaggi e qualche minuscolo passo avanti nella trama orizzontale, ma si pone piuttosto come base per gli ultimi quattro episodi della serie che vanno sicuramente ad un altro ritmo.

I porcamiseria sono, decisamente a malincuore, dunque solo tre su cinque… il dovere di obiettività lo impone!

3

 

Commentate l’episodio con noi, dite la vostra nei commenti qui sotto oppure sui social con l’hashtag #Serialfreaks!


 

I tweet su questo episodio di Sense8 sono quasi tutti per Will e Riley e il loro rapporto…

…e ovviamente non mancano mai apprezzamenti su Lito e Hernando!

https://twitter.com/keepIookingup/status/615142064414715904

Porcamiseria

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