Ormai, dopo aver visto questa sesta stagione mettersi in carreggiata, possiamo affermare con certezza che Once Upon A Time, come ipotizzato in precedenza, sta facendo un lavoro di ritorno alle origini totale ed è proprio per questo che risulta difficile rimanere completamente annoiati o delusi dagli ultimi episodi, sicuramente meno esplosivi dei precedenti eppure così simili a quelle puntate di passaggio ed approfondimento che caratterizzavano le prime stagioni.
Dark Waters
Il primo di questa coppia di episodi si configura come un comunissimo filler vecchio stile, nel quale si esplorano sia le vicissitudini presenti sia i retroscena del passato di uno specifico personaggio in modo da aggiungere qualche tassello alla sua caratterizzazione, senza allontanarsi ovviamente troppo dalla tematica della stagione o dalla trama orizzontale.
Protagonista assoluto della puntata è Uncino, che, dopo la scorsa stagione incentrata quasi del tutto su di lui, in questa sesta annata era stato inizialmente messo da parte e relegato al ruolo di consolazione e sostenitore maggiore per Emma: tuttavia il suo trasferimento a casa Swan meritava di essere affrontato di petto dalla serie ed è proprio ciò che avviene in questo Dark Waters.
L’input per analizzare la sua storyline è dato da Henry, che – in preda ad una crisi di gelosia piuttosto immatura – si lascia plagiare dalla Evil Queen, iniziando a dubitare dell’amore di Killian per sua madre e arrivando addirittura ad accusarlo di egoismo e tradimento, quando in realtà il vecchio pirata voleva soltanto tenere con sé l’unico oggetto che potrebbe salvare la sua amata dal proprio destino.
Inizia così un’avventura che vede come protagonisti i due ometti di casa per affrontare insieme le proprie questioni familiari e imparare a fidarsi di più l’uno dell’altro, gettando le basi per quello che si presenta come un rapporto padre-figlio inteso nella maniera più bella, libera e tranquilla.
I problemi familiari sono ovviamente il leitmotiv dell’episodio, dal momento che Uncino si ritrova a dover regolare alcuni conti in sospeso provenienti dal suo passato di pirata senza scrupoli, i quali trovano la loro incarnazione nella figura di Liam, ossia il fratellastro dei Jones che abbiamo avuto modo di intravedere nello scorso mid-season finale. Infatti, mentre tutti lo avevano considerato una delle solite comparse momentanee, ecco che in questo episodio torna a parlarci di sé e del suo rapporto con il padre, anche se con una vicenda che sa un po’ di banale e già visto.
Sempre per cogliere le opportunità date dall’introduzione delle Storie Mai Raccontate, questo episodio di Once Upon A Time ci introduce a uno dei personaggi del romanziere Jules Verne, Capitan Nemo, che sembra avere un ruolo centrale nei flashback: in realtà la focalizzazione sulla sua figura è quasi nulla e riceviamo pochi indizi a riguardo – complice anche la presenza più ingombrante del giovane Liam.
Il suo passato è a malapena accennato e la sua importanza nelle vicende di Uncino passa in secondo piano, rendendolo un’occasione sprecata che difficilmente si ripresenterà, anche se questo avvicinamento tra i due fratellastri potrebbe essere sviluppato ulteriormente, coinvolgendo anche il vecchio capitano del Nautilus.
Per quanto riguarda gli altri personaggi, ritroviamo la consueta coralità narrativa, dal momento che assistiamo ad un avvicinamento tra la Evil Queen e Tremotino – altro che NOTP, qui si parla di disgusto – e al proseguimento della storyline di Aladdin e Jasmine, ai quali sono dedicate poche ma gradevoli scene che permettono alla trama orizzontale di fare qualche passo in avanti.
Settimana di panchina invece per la protagonista dello show, Emma, la quale compare a malapena in un paio di scene con il ladruncolo di Agrabah e nel momento in cui Uncino, in preda ai sensi di colpa, le confessa di aver tenuto con sé le cesoie delle Parche: scena comunque toccante quella del loro abbraccio in ospedale, durante la quale possiamo notare i passi da gigante che la bionda ha fatto nel fidarsi degli altri e nel comprenderne le motivazioni, realizzando finalmente che non tutto il male vien per nuocere.
Siamo dunque di fronte ad un episodio piuttosto nella media, che non brilla per trama o sviluppo dei personaggi e che si va piuttosto a collocare in quel grande limbo delle puntate filler di Once Upon A Time, al quale siamo abituati sin dalla prima stagione e il quale, data la qualità di questo inizio di stagione, può anche essere considerato propedeutico ai momenti davvero belli ed interessanti che la serie ha da offrire.
Heartless
Su tutt’altro registro si sviluppa l’episodio seguente, che rappresenta quasi il ritorno alle origini per antonomasia, mostrandoci per l’ennesima volta dei flashback incentrati sugli Charmings e il loro vero primo incontro.
La domanda sorge però spontanea: davvero dovevamo rivedere questa coppietta felice nella Foresta Incantata ed assistere ad un altra delle tante incongruenze della serie? La risposta è sì. Assolutamente sì.
E non si tratta tanto del vedere quanto queste due anime gemelle fossero predestinate o capire come si sono davvero conosciuti o avere nuovamente prova dell’ingenuità di David, ma di ben altro: si tratta di ridare a questi due personaggi l’importanza di un tempo e di rendere ancora più intrigante e coerente il comportamento della loro acerrima nemica, riprendendo in mano quell’idea decisamente mielosa ma allo stesso tempo interessante riguardo la potenza del loro legame.
Che Emma fosse il frutto del Vero Amore è infatti un mantra che ci viene ripetuto dai primi episodi in assoluto, ma troppe poche volte questo esempio della magia più potente di tutte era stato relegato al ruolo di siparietto romantico all’interno del caos delle varie stagioni: fortunatamente gli autori se ne sono accorti e ci hanno restituito questo rapporto nella maniera più sana e matura possibile, sottolineando ancora una volta l’eroico valore di Biancaneve e del Principe e facendoci rivivere le tappe fondamentali della loro storia.
La solennità con cui i due si fanno avanti nel cimitero per salvare l’intera città o il pathos con cui prendono in mano il virgulto magico ricordandosi in questo modo dei momenti in cui questa magia si è fatta sentire maggiormente potrebbe sembrare troppo sdolcinata, ma permette al pubblico di riassaporare con un gusto piuttosto nuovo qualcosa che dava per digerito da troppo tempo.
Si tratta inoltre di un pretesto per mettere in scena, dopo la pausa dello scorso episodio, la Hero Squad che la loro famiglia ormai costituisce, un team in cui tutti cercano di trovare una soluzione per evitare che uno o più membri siano destinati a qualcosa di terribile: vediamo così Regina aiutarli a capire cosa stanno per affrontare ed Emma e Uncino che invece tentano di cercare qualche rimedio nella cripta, finendo in realtà con il parlare amorevolmente tra di loro quasi emulando l’esempio dei genitori/futuri suoceri.
Niente di tutto questo sarebbe stato possibile ovviamente senza la grande antagonista del momento, la donna più amata ed odiata del reame: con la sua solita follia omicida e la crudeltà che l’ha sempre contraddistinta, la Evil Queen riesce finalmente a vivere il suo special day, rivelando così di aver architettato un piano decisamente astuto (anche se piuttosto trash ed ironico), ossia quello di strappare il cuore dei due Charming e maledirlo, in modo che non riescano più a vivere insieme e allo stesso tempo non si diano pace nel tentativo di cambiare la situazione.
Continua inoltre imperterrita la sua tresca malata con il Signore Oscuro, che in questo episodio viene anche confermata dalla povera Regina, la quale ammette che tra loro due c’è sempre stata chimica.
Questa relazione piuttosto particolare è tuttavia importante per altri due personaggi della serie, i quali stanno cercando in tutti i modi di ottenere il proprio riscatto narrativo: da una parte troviamo infatti l’invidiosa Zelena, che si sta rimettendo sulla strada della perfidia che da quando l’abbiamo conosciuta la caratterizzava (e si sta anche ribellando all’influenza della sorella), mentre dall’altra si erge, nelle sue nuove vesti di donna indipendente e matura, la dolce Belle.
Dopo aver fatto la prima ecografia ed aver ragionato insieme a Biancaneve riguardo la situazione con il marito nella puntata precedente, in questo episodio la bibliotecaria viene a conoscenza, per un subdolo atto di ripicca da parte della Strega, del legame che Gold ha con la Evil Queen e del piano che ha intenzione di attuare per accaparrarsi la benevolenza del figlio: nonostante questa storyline risulti un po’ confusionaria, il momento del confronto tra i due coniugi, ormai così distanti e slegati tra di loro, è davvero potente a livello emotivo, oltre che piacevole da ascoltare per chi ha sempre desiderato vedere Belle fare delle paternali come si deve al marito circa la sua debolezza e la sua codardia.
Anche questo episodio dunque, come il precedente, rievoca alla mente degli spettatori le puntate della prima stagione, ma stavolta richiamando gli aspetti positivi dei bei tempi andati, ossia una trattazione degna – e piena di richiami e citazioni – della coppia per eccellenza e un desiderio di ribadire ad alta voce il conflitto che ha dato inizio a tutta la storia, quello tra Biancaneve e la sua matrigna: per questo motivo, il voto sale un po’ anche se non raggiunge le vette, a causa di alcuni momenti poco chiari della puntata.
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Un po' di #OUAT vecchio stile in questa puntata, mi era mancato.
L'ho adorato. ❣️
— Maria (@weliyosdemar) November 8, 2016
Dopo questa scena io ero tipo Killian #OnceUponATime pic.twitter.com/hE8lSvBlAL
— S. (@sissiouat) November 7, 2016
Quindi il primo incontro tra i Charming non è stato quello che conosciamo da sempre?! TRAUMA 😱 #OnceUponATime
— nichi 🎃 (@rogersqvill) November 7, 2016
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