Finalmente è iniziato Game Of Thrones! Ok, lo ammetto, sono uno di quelli che ha scaricato le quattro (QUATTRO!!!) puntate leakate sabato: pare infatti che un giornalista, essendo in possesso del DVD con le suddette puntate, abbia messo on line i primi quattro episodi della serie anticipando la Première su HBO di domenica notte (qui in italia le 3 del mattino). E se fosse invece stato tutto architettato per far sì che Il Trono di Spade diventasse la prima serie TV ad essere leakata prima della messa in onda (Madonna who?). La stessa serie poi può suggerire moltissimi modi per procedere alla punizione: smembrato, fatto a pezzi, decapitato, mangiato vivo dai lupi, gettato in un’arena con un orso grizzly, trafitto da dardi, scorticato, arso vivo, pugnalato… insomma, c’è solo l’imbarazzo della scelta!
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Passando alla nostra prima puntata (se volete sapere quello che è successo nella passata stagione ovviamente leggetevi il nostro riassunto QUI) veniamo catapultati indietro nel tempo con un bellissimo flashback, con Cersei ragazzina spocchiosa che insieme ad un’amichetta cacacazzi si inoltra in un bosco per andare a farsi predire il futuro dalla strega Maggy The Frog. La fattucchiera predice che sì, Cersei sarà regina, ma solo per un tempo, perché arriverà un’altra più giovane e più bella a spodestarla; inoltre profetizza che il suo Re “avrà venti figli, mentre lei solo tre: d’oro le loro corone, come d’oro i loro sudari” … i conti non tornano per la nostra giovane arrogantissima principessa.
King’s Landing
Per il funerale di Tywin Lannister tutti i nobili di Westeros si sono precipitati per dare l’ultimo saluto all’uomo più potente dei Sette Regni, e per assicurarsi che sia morto davvero. Cersie e Jaime, soli nella cattedrale e davanti al corpo senza vita del padre, questa volta non scopano come fatto precedentemente per il funerale del figlio, ma litigano: la regina infatti accusa velenosamente il fratello gemello di essere la causa della morte di Tywin, avendo liberato l’odiato fratello Tyrion, autore dell’assassinio.
Durante il funerale Lancel Lannister ricompare completamente cambiato davanti alla cugina Cersei (se non ve lo ricordate era quello che se la zompava mentre Jaime era imprigionato, e che l’ha aiutata nell’eliminare Re Robert Baratheon), che stenta a riconoscerlo: capelli corti e coperto solo da un saio, adesso è un seguace fanatico della Fede dei Sette, con grande disappunto del padre Kevan Lannister (fratello di Tywin). Lancel ha un colloquio privato con Cersei dove le chiede scusa per quello che è accaduto nel passato, e di come la religione l’abbia cambiato e reso un uomo migliore eccetera eccetera, ma la nostra Signora del Fottesega quasi gli ride in faccia e se ne va, con l’immancabile coppa di vino in mano.
Nel frattempo negli appartamenti Tyrell il caro Loras si intrattiene con Oliver, la marchetta che già al tempo aveva fatto compagnia all’ormai compianto Oberyn Martell. Vengono però interrotti da Margaery, che non sembra dare molto peso alle effusioni omosessuali del fratello, ma più infastidita che Loras sia troppo sfacciato nel mostrare la sua predilezione verso i bei giovanotti, e per il fatto che la sua trombatina stia ritardando la cena con Re Tommen. La permanenza nella capitale sta rendendo la giovane regina spocchiosa quanto quella vecchia, aspetto con ansia il primo catfight!
La Madre degli Schiavi
A Meereen il simbolo della città e del popolo dei Ghiscari, l’altissima statua di un’arpia posta sulla cima di una piramide, viene buttata giù che nemmeno il monumento a Stalin. Dopo aver fatto ciò uno degli Unsullied si reca nel quartiere a luci rosse della città ed entra nella casa di una prostituta. Ora, cosa mai vorrà un eunuco da una mignotta? Le coccole. E non è un eufemismo, ma proprio carezze, abbracci, e bacetti. La scena è di una tenerezza estrema, pensando a quello che ognuno dei mercenari ha passato per diventare un vero Unsullied: quindi il coltello che apre la gola al poveraccio mentre è fra le braccia della prostituta che gli canta una ninna nanna mi fa sobbalzare non poco. Un nuovo problema affligge quindi la nostra Daenerys: i Sons of the Harpy, un gruppo di ribelli che si aggira per la città indossando una maschera d’oro, uccidendo e seminando il panico tra gli schiavi liberati.
Intanto il rappresentante dei ricchi di Mereen, Hizdahr zo Loraq, portato da Daario Naharis di ritorno da Yunkai, supplica Daenerys di riaprire le Arene di Combattimento, tradizione del popolo dei Ghiscari, ma Daenerys non ne vuole proprio sapere di combattimenti fra schiavi. Anche Daario, dopo averla soddisfatta in camera da letto, le dice che non ci sarebbe niente di male, perché lui stesso ha combattuto nelle arene, diventando forte e famoso, e riuscendo a ripagare il suo padrone per comprarsi la libertà, entrare nei Second Sons e incontrare lei (romanticone…). Poi però le dice senza mezzi termini che una Regina dei Draghi, senza i draghi, non è una regina... Daenerys spinta dall’orgoglio decide quindi di andare nella tana dove sono rinchiusi i suoi Viserion e Rhaegal (Drogon, il più grosso, ancora è in giro per gli affari suoi), ma l’accoglienza dei suoi “figli” non è certo incoraggiante: incatenati al buio, i due draghi riconoscono la loro madre ma sono comunque incazzati e la ricevono sputandole fuoco in faccia, costringendola alla fuga. Chiamiamo Tata Lucia, che dici?
Beviamoci Su
Tyrion e Varys finalmente arrivano a Pentos, ospiti di Magister Illyrio Mopatis (visto nella prima serie, protettore dei giovani Viserys e Daenerys Targaryen). Il viaggio non è stato comodissimo, chiuso in una scatola con dei buchi per tutto il viaggio in nave attraverso il Narrow Sea, e Tyrion è psicologicamente instabile: non può tornare di certo a Westeros perché tutti lo vogliono morto, visto che la sorellina ha messo una taglia sulla sua testa, ed è roso dalla sofferenza per aver ucciso il suo stesso padre (per quanto se la sia cercata) e strangolato l’amata e traditrice Shae (ma del resto che ti aspetti da una prostituta?). Non fa altro che bere, bere, vomitare e ancora bere.
Varys cerca di tirarlo su, convincendolo che può ancora fare molto per rendersi utile per il proprio Paese: l’amico lo convince che il suo istinto per la politica e la sua grande compassione possono ancora renderlo un importante pedina nel gioco dei troni, cioè aiutando Daenerys Targaryen a riconquistare il Trono di Spade, e questo riesce a dare un barlume di speranza al nostro nanetto preferito. Certo, è sempre un discorso piuttosto retorico fatto ad un nano ubriaco, ma Varys era Master of Whispers mica per niente! In più i due formano la classica coppia da sit-com, continuando a punzecchiarsi e a fare battute sagaci. Adorabili.
Alleanze Pericolose
Jon Snow ha una bella gatta da pelare alla Barriera: Stannis Baratheon pretende che Jon convinca il Re dei Wildlings, Mance Rayder, a giurargli fedeltà e quindi rimpolpare il suo scarno contingente militare per poter riconquistare il nord, in mano ai Bolton. Mance però non accetta di inginocchiarsi davanti a un Re che non riconosce come suo, tirando in mezzo l’orgoglio; vacilla un attimo quando Jon gli comunica che verrà bruciato vivo sulla pubblica piazza e che sta facendo un errore, ma si sente rispondere con la frase a mio avviso più bella di questo episodio: “la libertà di sbagliare è tutto ciò che ho sempre desiderato“. Portato al patibolo, rifiuta l’ultima offerta di giurare fedeltà davanti a Stannis, e dopo una simpatica preghierina Melisandre dà fuoco alla legna; prima che però le fiamme arrivino a farlo gridare, facendogli perdere la dignità del dolore, Jon Snow scocca una freccia e lo finisce, risparmiandogli la terribile sofferenza di essere arso vivo.
Dark Sansa e Lord Baelish
Il giovane Robin Arryn è ancora vivo e un po’ meno gracile, ma combatte come una tennista zoppa, e più o meno con gli stessi versi. I Lord della Valle non sono per nulla impressionati, e Baelish cerca di convincere soprattutto se stesso che Robin non è proprio una mezza sega, prima di lasciarlo in custodia alla casata dei Royce e partire portando con sé Sansa verso una località sconosciuta…
Brienne di Tarth si ritrova, dopo essersi lasciata sfuggire Arya, alle prese con lo scudiero Podrick, che è più un peso per la nostra virago preferita. Mentre sono accampati incrociano la carovana di Baelish e Sansa, ignari che ci sia proprio lei al suo interno.
A questa puntata mi sento di dare 4 PorcaMiseria su 5: non succede granché in fondo, a parte l’eliminazione di Mance Rayder e il flashback iniziale. Ci sono diverse cose che si discostano dai libri, per chi li ha letti, e ve le dico dopo il voto, così se non volete spoiler fermatevi qua!
C’è chi si è innamorata di Re Tommen
Comunque Tommen è un piccinino superpuccioso tante coccole e bacini. Proprio il re ideale per King's Landing #GameofThrones #SerialUpdate
— Chardonnay Everyday (@SteLannister87) April 13, 2015
E chi invece non mostra troppo amore per la bella Cersei
La voglia di prendere Cersei a martellate in faccia, sempre e comunque. #GameofThrones 5×01
— jess.🦄 (@jess_garavaglia) April 13, 2015
E non possiamo che dare ragione a Giada…
Per chi odia lo splatter #GameofThrones è una tortura psicologica..
— I rebel. (@borninda90s) April 14, 2015
NEI LIBRI
Durante la profezia la strega profetizza un’altra cosa a Cersei: “quando avrai pianto tutte le tue lacrime, Valonqar ti ucciderà strangolandoti”. Valonqar è Alto Valyrian per fratellino, e mi sembra strano che una cosa così importante sia stata omessa nella serie…
Altro stravolgimento Brienne che si vede passare sotto il naso Sansa e Baelish, quando nei libri è da tutt’altra parte; inoltre Sansa sempre nel quinto libro sta lasciando la Valle, e questo fa presupporre che già nella serie le cose per lei andranno avanti molto più velocemente!
Infine, che fine ha fatto Carmen Sandiego Yara Greyjoy e tutta la sua famiglia? E l’assedio di Riverrun con l’ostaggio Edmure Tully?
Diciamo che le incongruenze coi libri partono da ben prima di questo episodio, ma da questa stagione pare che gli eventi prenderanno pieghe assolutamente indipendenti dai mattonazzi di Martin.
Porcamiseria
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