Dopo una prima contestualizzazione e chiamata alle armi in The Flash e un solenne momento celebrativo in Arrow, è arrivato per lo straordinario crossover targato DC il momento di tirare fuori una tamarra e conclusiva scazzottata – o giù di lì – tra buoni e cattivi: e quale miglior contesto per farlo se non Legends Of Tomorrow, da sempre distintasi per la peculiarità e la confusione delle sue assurde scene d’azione?
Fortunatamente, gli autori hanno temporeggiato sullo scontro finale e di conseguenza la serie in questione non fa, a dispetto di come si poteva temere, la solita figura tamarra rispetto alle sue sorelle maggiori, ma anzi riesce a non rovinare nulla e a rimanere perfettamente in linea con lo spirito di quel grande film a puntate cui abbiamo assistito in questa settimana.
La coerenza delle storyline e dei contributi di tutti i personaggi è sicuramente il maggior punto di forza di tutto il crossover, che si mostra come qualcosa di unico e dinamico, focalizzandosi volta per volta su alcune vicende appartenenti al microcosmo della serie ospitante.
In questa quarta – o terza, a dir la verità – puntata, ad esempio, gran parte della narrazione si concentra a bordo della Waverider o nel passato, oltre che su alcune Leggende, come Stein. Le scene che vedono protagonisti lui e sua figlia Lily sono in effetti le parti dell’episodio che più esulano dal mood del team-up e che vanno piuttosto a toccare il sistema etico del personaggio e le contraddizioni che incarna: a causa dell’incontro con la sua versione giovane, il professore ha creato un’anomalia temporale che dovrebbe, in linea teorica, essere sistemata, finché alcune conversazioni esemplari – con Caitlin prima e Lily stessa dopo – non lo portano a capire la grande opportunità che si è dato.
Ugualmente protagonisti nella prima parte dell’episodio sono Nick, Amaya e Mick, i quali intraprendono insieme ai nostri geeks preferiti una missione che li porta, nemmeno a dirlo, indietro nel tempo. Assistiamo così ad una certa dose di comic relief da parte dei magnifici Cisco e Felicity, nonché all’inizio della travagliata storia degli esseri umani con la razza aliena dei Dominatori. Inoltre, l’espediente del viaggio temporale avrà esiti precisi e piuttosto controversi sul presente, dal momento che porterà la maggior parte dei personaggi, ossia coloro che avevano aggredito Barry per Flashpoint (con Cisco in prima linea), ad un comportamento incoerente e alla seguente consapevolezza riguardo la possibilità di commettere errori quando si parla di manipolare gli eventi passati.
Ma una volta accantonato il discorso di tutti contro Barry, che non convince del tutto a causa dei suoi ormai noiosi sensi di colpa o degli atteggiamenti totalmente contraddittori dei suoi compagni, l’episodio entra finalmente nel vivo del crossover, concentrandosi sul team-up e sull’altra grande lezione morale della settimana, ossia la funzione dei metaumani. A malapena accennata in The Flash e leggermente sfiorata in Arrow attraverso le parole di Rene, finalmente in Legends Of Tomorrow – dove più di metà cast ha superpoteri – viene affrontata, anche se non con troppa fantasia, la questione (molto abituale per i fan della Marvel e dei suoi X-Men) riguardante la vera natura di quelle persone simili a delle divinità, che possono rivelarsi o estremamente utili o terribilmente distruttive per il pianeta. Se poi all’appello si aggiunge un’aliena in gonnella, l’effetto è pressoché scontato: iniziale sfiducia da parte delle istituzioni, missione eroica per smentire e finali congratulazioni per i nostri eroi da parte di un’improvvisata presidentessa degli USA. Non il massimo dell’originalità, certo, ma riconosciamo un carattere didascalico a questa trovata, che è inoltre perfettamente in linea con l’occasione del crossover.
That’s what you’ve all proven here. Meta-humans and not, superpowers or not, you are Earth’s mightiest heroes.
-Supergirl
Più universalmente degne di lode risultano ancora una volta le dinamiche tra i diversi personaggi, alcuni dei quali si ritrovano dopo molto tempo: è il caso del buon Oliver e Sara, che con un finale riferimento alla realtà alternativa appena vissuta ribadisce la quasi casualità che ha dato inizio a questo Arrowverse, o delle perle che il sindaco di Star City si scambia con l’amico velocista, ricche di consigli da entrambe le parti. Anche i nuovi incontri sono piuttosto interessanti e ancora una volta il più è merito della caratterizzazione impeccabile dello scontroso Oliver, il quale, con dei comportamenti perfettamente in-character, mostra fatica nel fidarsi di Kara. Sempre su questa scia di fratellanza tra i personaggi si collocano anche le scene d’azione nello scontro finale, che sono gestite con una regia corale tecnicamente ben curata, permettendo a tutti gli eroi, sul campo e non, di dare il loro contributo, ricordando in maniera nemmeno troppo velata la Battaglia di New York della concorrenza. Ognuno dà il suo personale contributo, e vedere i poteri di Firestorm insieme alle frecce di Green Arrow o Supergirl sfrecciare insieme a Flash in giro per il mondo è insieme un’emozione incredibile e una gioia per gli occhi.
Dunque, tirando le somme, tutto è bene quel che finisce bene. Kara torna sulla sua Terra, Sara si allontana insieme alle altre Leggende davanti gli occhi sempre stupiti di Dig e infine i due protagonisti, Barry e Oliver, si concedono una birra senza risparmiarsi le solite riflessioni filosofiche sul senso della vita da supereroi. Insomma, mai come quest’anno il crossover ha contribuito ad arricchire i personaggi attraverso l’influenza reciproca e ha gettato le basi per futuri salti tra una Terra e l’altra grazie al nuovo apparecchio di Cisco; inoltre i legami che erano stati indeboliti, primo fra tutti quello tra Vibe e Flash, sono stati ripristinati e per tutti è arrivato il momento di tornare al loro lavoro di tutti i giorni, portando tuttavia con sé dei ricordi di momenti sì difficili, ma certamente di grande valore affettivo.
Cosa resta invece agli spettatori? Sicuramente tanta soddisfazione ed emozioni molto forti, dovute all’interpretazione degli attori – il cui divertimento sul set e l’affiatamento reciproco era evidente in ogni singola inquadratura – e alla messa in scena quasi sempre ottima delle diverse idee che sono state concentrate in questi tre memorabili episodi, oltre che una tremenda nostalgia dovuta al congedo dei diversi team. Insomma, questo crossover è valso l’attesa, e dopo aver abbracciato anche noi i nostri beniamini, tocca svegliarci a forza da questo sogno durato tre notti e tornare nostro malgrado alla normalità, anche se – tra viaggi nel tempo, frecce, lampi colorati e donne volanti – possiamo star sicuri che, come insegna Ollie, una parte della nostra vita tanto piatta e normale non è.
Parallelismi
Ma solo a me la scena dove tutta la squadra e gli alieni andavano contro mi ha ricordato civil war?#LegendsofTomorrow #LegendsCrossover
— Dimitri Belikov (@percyismyiratze) December 2, 2016
Riferimenti a Superman Returns, ne abbiamo
Sono morta dal ridere in questa scena AHAHAHAHA#LegendsofTomorrow #LegendsCrossover pic.twitter.com/nDNRUhJLrA
— Dimitri Belikov (@percyismyiratze) December 2, 2016
Geeks dei nostri cuori
questi due sono pronti per un duetto 😂#LegendsofTomorrow #SuperLegendsOfFlarrow #LegendsCrossover pic.twitter.com/TqJvdscjIp
— 🌈Vale➴ (@fel5_smoak) December 2, 2016
Per ricapitolare…
Possiamo avere questi crossover tipo sempre? É stato magnifico ❤ #LegendsofTomorrow #TheFlash #Arrow100 #LegendsCrossover pic.twitter.com/djeWirayzb
— Unavitadafangirl. (@_imMartina) December 2, 2016