Marvel's Agents of S.H.I.E.L.D.3×12 The Inside Man

Mentre lo S.H.I.E.L.D. è impegnato a stringere nuove alleanze, l'HYDRA continua a formare il proprio esercito con a capo l'inumano di Maveth. Una puntata che non va oltre il suo dovere di riempimento, lasciando ancora molto da definire negli episodi che verranno.

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Agents of S.H.I.E.L.D. prosegue raccontando la difficile collaborazione tra la nostra agenzia preferita (a meno che non siate dell’HYDRA) e l’ATCU: la presenza del generale Talbotvecchia conoscenza del team di Coulson, non aiuta per niente i nostri, che anzi si ritroveranno ad affrontare l’ennesimo doppio gioco.

3x12 agents of shield the inside man recensione

Una volta nominato direttore dell’ATCU dal Presidente in persona, Talbot si vede minacciato da Malick, che lo tiene sotto scacco dopo aver sequestrato suo figlio. Il generale è costretto così a tradire Coulson, screditandolo e facendolo apparire come traditore e nuova mano testa dell’HYDRA di fronte alle eminenze mondiali riunite per affrontare la questione Inumani. Lo stesso Malick appare invece come salvatore della patria, riuscendo a scucire un’alleanza con la Russia che proponeva di riunire in un unico stato i meta-metà-umani. Liberato il Talbotino, i due direttori delle agenzie governative decidono di mettere da parte i propri attriti e cominciare a fidarsi realmente l’uno dell’altro, lanciando all’inseguimento di Malick Bobbi e Hunter. Frattanto il redivivo Ward-non-più-Ward porta dalla sua parte il restio Magneto Mr. Giyera e il nuovo arrivato Lucio, mostrando loro di cosa è capace e recuperando fisico e forze dopo aver banchettato con 5 umani.

Negli anni d’oro dei comic statunitensi, parte del successo di testate come X-MenFantastici 4 era dovuta alla spiccata sensibilità con cui veniva trattato il problema della diversità in un mondo che proponeva scambi globali all’ordine del giorno. Dalla seconda serie in poi ritroviamo la medesima tematica anche in Agents of S.H.I.E.L.D., dove la presenza degli Inumani ha cambiato strutturalmente la fisionomia della serie, reimpostandone le coordinate. Non è quindi un caso che molti dei temi affrontati dalla serie TV siano stati traslati da episodi e contesti simili. Pensiamo al vaccino derivante dal sangue di Creel proposto in questa puntata come cura alla Terrigenesi: la medesima situazione, in un contesto solo in parte differente, è possibile trovarla nella pellicola X-Men 3, con un parterre simile di reazioni da parte dei protagonisti (è giusto curarci/non è una malattia).

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Inevitabile quindi quel sentore di déjavù nel momento in cui Daisy Lincoln discutono proprio per lo stesso motivo. Mentre si consolidano nuove relazioni (sentimentali come in questo caso, o professionali per Talbot/Coulson, Malick/Ward, Ward/Inumani dell’HYDRA), le “vecchie glorie” della prima metà della stagione sono lasciate un po’ più in disparte, relegando a un minutaggio modestissimo le apparizioni del duo Fitz/Simmons o la menzione del rapporto May/Andrew. Sorte migliore tocca invece alla coppia Bobbi/Hunter, probabilmente anche in funzione del prossimo spin-off Marvel’s Most Wanted a loro dedicato. I due risultano protagonisti in tandem, sviluppando personalità specifiche pur all’interno di un percorso parallelo; da qualche episodio inoltre in entrambi i personaggi sta crescendo una malcelata intolleranza per la minaccia inumana, cosa che potrebbe portare a uno scontro interno tra le fila dello S.H.I.E.L.D. (Civil War: Home Edition). Una nota negativa va riferita allo sviluppo caratteriale del generale Talbot, dai tratti eccessivamente abbozzati, sfiorando quasi la caricatura del tipo militare, in una sequela di imbarazzanti luoghi comuni che finora erano stati offuscati da una caratterizzazione minima ma decente. C’è da sperare che a questo svarione venga posto rimedio nelle prossime puntate.

Al di là del mero aspetto “fumettistico”, Agents of S.H.I.E.L.D. propone un tema quanto mai attuale negli Stati Uniti del 2016 che vanno incontro all’elezione di un nuovo Presidente, e che vede tra le fila dei suoi candidati qualche forma di razzismo simile a quella perpetrata nei confronti degli Inumani. Tre porcamiseria quindi per una puntata che fa poco più del suo dovere.

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Note

  • Attraverso qualche indizio sparso qua e là scopriamo che il governo australiano ha catturato per scopi scientifici l’inumano Eden Fesie che questi a fine puntata viene liberato dallo S.H.I.E.L.D.
  • [Mode complottista: on] Durante la conversazione sul vaccino tra Lincoln e Daisy, quest’ultima tira in ballo i Watchdogs, che è anche il titolo dell’ultima puntata di questa stagione [Mode complottista: off].

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