Difficilmente il sottoscritto si fa impressionare da una serie TV, ma Wayward Pines è riuscita a far breccia: la quinta puntata, esattamente a metà della stagione, si è rivelata un’inaspettata sorpresa. Prima di tutto perché non ha tirato per le lunghe il “mistero” che avvolge tutta la vicenda, ma l’ha apparentemente rivelato così com’è senza tanti giri di parole; allo stesso tempo, però, ha dato fuoco a una serie di sottotrame da svelare entro la fine della stagione, che spero siano all’altezza delle aspettative.
Cos’è successo? Abbiamo lasciato Ethan ai piedi della parete di roccia, unica via di uscita da Wayward Pines a detta del povero Peter McCall, ed eccolo arrivare sul cucuzzolo della montagna con la neve alta così in mezzo a una foresta, senza lo straccio di un sentiero: presto si trova a dover affrontare le stesse strane bestie già incontrate nel terzo episodio, che non sono lupi, ma creature in tutto simili ad esseri umani, fatto salvo per zanne, artigli e una velocità incredibile – che costa a Ethan una profonda ferita al braccio – e una voglia di ammazzare tutto ciò che cammina. Ethan trova dei rottami, dei resti di una chiesa, e la carcassa di un cervo che userà per attirare i mostri, di modo da osservarli meglio da vicino. A proposito, il cervo è il primo animale che vedo o sbaglio? Cani o gatti non ne ho visti… e i grilli ricordiamo che sono finti.
Una spiegazione viene data a Ben, il figlio di Ethan e Theresa, nella sua nuova scuola: viene infatti convocato dalla preside – Mrs. Fisher, che non dimentichiamo è la moglie del sindaco – nella Orientation Room, una stanza vuota, completamente bianca e asettica, insieme a due compagni, anche loro nuovi studenti. Quando arriva, Mrs. Fisher fa partire un powerpoint che racconta tutta la verità: Wayward Pines è in realtà una cittadina del 4028, ultimo insediamento umano al mondo; creata 2000 anni prima dallo scienziato David Pilcher, funge da “arca“, per salvaguardare la razza umana dall’evolversi in aberrazioni, cioè le creature antropomorfe che Ethan incontra nella foresta sulla montagna. I prescelti per l’esperimento sono stati ibernati in passato, e la preside svela agli studenti che loro sono la prima generazione, e che gli adulti non sono a conoscenza della realtà dei fatti: realtà, questa, da non condividere nemmeno coi genitori, altrimenti amazo familia.
Ethan, che senza il fucile a pompa a quest’ora sarebbe mangime per cocorite, è intercettato da un elicottero con a bordo il dottor Jenkins, il quale rivela però essere proprio il David Pilcher, ideatore di Wayward Pines. Lo scienziato convince Ethan a tornare in città, promettendo di dargli altre spiegazioni, e Ethan accetta, anche perché alcune aberrazioni sono ormai sulle sue tracce e sembrano avere tanta, tanta fame.
Veniamo alla consueta sequela di interrogativi che saltano fuori ad ogni puntata:
- Le aberrazioni sarebbero un’evoluzione della razza umana. In due millenni cambiare così tanto è altamente inverosimile: che ci sia di mezzo qualche sperimentazione genetica o qualche mutazione artificiale?
- Da quanto capito nelle puntate precedenti, l’FBI in qualche modo è invischiato quantomeno nella selezione della gente da collocare a Wayward Pines: fino a che punto?
- C’è solo Wayward Pines o esistono altri villaggi sperimentali?
- Viene fatto capire che rivelare agli adulti la reale natura di WP è pericoloso: questo mi da da pensare che forse questa non sia la prima cittadina, ma siano forse esistiti altri tentativi, e vista la facilità con cui ammazzano la gente, i passati insuccessi non devono aver fatto una bella fine…
- Che poi: se crei WP per salvaguardare la razza umana, puoi condannare a morte una persona per aver imbrattato un muro?
- Non c’è traccia di religione a WP, tranne il modo in cui Mrs. Fischer si riferisce al dottor Pilcher, manco fosse Gesù 2.
Quindi niente da fare ma c’è ancora troppa carne al fuoco, soprattutto per come la scuola è organizzata: Ben sta subendo un vero e proprio lavaggio del cervello, sia dalla preside, sia dalla sua fidanzatina Amy e da tutta la scuola, dove non ci sono bulli, nessuno spicca perché tutti si vogliono bene e vanno d’accordo, insomma l’utopia scolastica. In effetti se Ben decide di voler restare a WP, Ethan e Theresa saranno costretti a ripensare al loro piano per scappare dalla città. Theresa ha già ceduto alle pressioni di Ben e ha accettato l’offerta di lavoro all’agenzia immobiliare; in questo modo conosce un nuovo arrivato, Wayne, sempre ricoverato in ospedale, che gli rivelerà un ricordo molto importante: Wayne, davanti alla lavatrice attivata da Theresa per camuffare le loro voci, rivela di ricordare delle “finestre” come lo sportello della lavatrice, ma piene di persone.
Wayward Pines può dirsi di essere la rivelazione di questa stagione televisiva, a tratti soporifera (ok io la guardo tipo alle 11 di sera), ma con colpi di scena che indubbiamente ti riportano rapidamente alla veglia ansiosa. Apprezzo molto il non tirare per le lunghe certi macro misteri, ma seminarne di piccoli, che fanno venire voglia di sapere al più presto come andrà a finire. A questa puntata mi tocca dare 5 PorcaMiseria su 5, perché è stata la mia preferita fino ad ora e mi ha convinto a non abbandonare la serie.
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Martina ma nemmeno di plastica.
Ben tu sei stato scelto, ma non ti affiderei neanche un pesciolino rosso.#WaywardPines
— ℳartina (@Milits22) June 11, 2015
Lexie forse perché hanno il frigo pieno… di gelato.
Visto che sono gli ultimi esseri.umani perché si ammazzano per stupidaggini? #waywardpines
— binnie (@isatbytheriver) June 11, 2015
Chiara, è un vecchio trucco e funziona sempre, anche nel 4048.
Manipolare l'adolescente con l'ormone è come sparare sulla Croce Rossa, dai #WaywardPines
— Chiara Poli (@ChiaraPoli) June 11, 2015
Porcamiseria
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