Riprendo in mano i nostri cari Vikings, sono un po’ indietro, chiedo umilmente perdono! Dev’essere la primavera… (no è che io ho una vita sociale leggermente più intensa, a differenza dei miei colleghi <3).
Finalmente si rientra in patria, dopo le vittorie inglesi, e Ragnar è riuscito a convincere il monaco Athelstan a seguirlo, ma Floki, fedele al suo credo religioso pagano, non riesce a sopportare l’idea di avere un cristiano intorno, specialmente dopo le morti causate da una guerra che reputa inutile. Al loro arrivo a Kattegat gli abitanti vengono a sapere se i loro cari sono sopravvissuti o se sono invece volati nel Valhalla, come scoprono le due donne ingravidate da Torstein. L’incontro fra Ragnar e la moglie è freddo, proprio perché Aslaug sa di dover ammettere che Siggy è morta per una sua consapevole disinteresse verso i due figli (aveva lo straniero da intrattenere…): Rollo è devastato dall’apprendere la triste notizia, e si sente in colpa per non averla mai trattata come si deve. Ragnar è visibilmente alterato e chiede a sua moglie, la madre dei suoi figli, per quale motivo non fosse lì a vegliare sui due bambini. Aslaug svia sul discorso e si reca da Porunn, che pur essendosi ripresa dalle ferite, ha il viso completamente sfigurato, e si dispera per la sua perduta bellezza.
Rollo beve “fino ad affogare l’anima”, come espresso molto poeticamente da un vichingo, che però rischia di essere preso a testate. In sua difesa interviene Bjorn, che nel tentativo di non farlo ammazzare si vede invece attaccato dallo zio, iniziando a prendersi a cazzotti sotto la pioggia. Rollo è visibilmente sofferente, vuole proprio essere picchiato e il nipotino, che comunque è più grosso di lui, gliele suona di santa ragione. Affranto dalla condizione della sua non più bellissima promessa sposa, Bjorn ha una discussione con la madre Lagertha, preoccupata nel vederlo coperto di sangue dopo la lotta, ma soprattutto per la gran confusione che ha in testa, sentendosi anche lui in colpa per non essere riuscito a proteggere Porunn. Adesso si rifiuta inspiegabilmente di andarla a trovare, probabilmente perché è testa di minchia™ come il resto della sua famiglia.
Ragnar è ancora sospettoso e interroga la moglie sul perché ha lasciato in custodia a Siggy i propri figli e su cosa abbia potuto spingere due bambini ad incamminarsi da soli sopra un lago ghiacciato. Aslaug cerca di distrarlo limonandolo, ma a Ragnar nemmeno gli tira, e da abile stronza qual è, la regina lo accusa di aver scopato troppo in Inghilterra e non aver più voglia (ottima mossa), e che Harbard è stato presente e d’aiuto al villaggio, mentre il Re era a giocare alla guerra lontano dalla famiglia. Floki percepisce che qualcosa è accaduto durante la loro assenza. La moglie Helga rivela come lo straniero Harbard sia giunto in seguito ai loro sogni, di come riuscisse a guarire e alleviare i dolori della gente e soprattutto che ha fatto sesso con Aslaug; Floki afferma di riconoscere nello straniero una divinità, niente meno che il dio Odino, e che lo dirà a Ragnar.
Lagertha riceve una doccia fredda: il suo territorio viene a sapere che è stato usurpato dall’amato e fidato (EINVECE) Kalf, e giustamente si incazza. Domanda subito a Ragnar l’aiuto per poter riconquistare il suo territorio, che le consiglia prima di attaccarlo di farci una chiacchierata, un po’ perché non ha voglia di coinvolgere i suoi uomini in una guerra civile appena tornati dall’Inghilterra, un po’ perché ha altro a cui pensare.
Ragnar non sembra rosicare più di tanto per il tradimento di Aslaug, ma è molto più interessato alla guerra, e si rivolge allo sciamano cieco chiedendogli se conquisterà mai Parigi (è rimasto affascinato dai racconti sentiti da Athelstan a proposito della città francese). Il Seid rivela con una sinistra profezia che “non i morti ma i vivi conquisteranno la città, e una principessa incoronerà un orso ma nessuno dei due si inginocchierà davanti a il Re dei Vichinghi”. Testa di legno com’è Ragnar decide comunque di partire alla conquista di Parigi, e riesce a convincere suoi uomini con la promessa di guerra e gloria.
La scena si sposta (un po’ troppo bruscamente secondo me) a Hedeby, dove Lagertha arriva con Ragnar e i suoi uomini per affrontare Kalf. Con grande disappunto della donna, Ragnar decide diplomaticamente di avere una discussione privata con l’usurpatore: gli propone un’offerta che non può rifiutare, ovvero di seguirlo in Francia alla conquista di Parigi, o di essere schiacciato senza se e senza ma. Lagertha è furente ma allo stesso tempo intrigata dal traditore, che le rivela chiaro e tondo quanto l’abbia sempre desiderata e che senza l’aiuto di Ragnar non potrebbe mai riprendersi la sua terra. Nel frattempo il povero Rollo, roso dall’invidia, cerca aiuto dallo sciamano, che ride delle sue debolezze e lo invita ad avere pazienza, perché gli dèi hanno serbato per lui un grande destino. Siamo a metà della terza stagione e si continuano a gettare possibili trame, anche perché History Channel ha rinnovato lo scorso 26 Marzo la serie per una quarta stagione!
Nel Wessex intanto si parla di altre corna, dove Judith pensa ancora al suo monaco, per un’ottima ragione: rivela infatti al marito di essere incinta (finalmente un colpo di scena!), marito con cui tuttavia non tromba da mesi. Aethelwulf, che ricordiamo è il figlio del re, le urla dietro ma non riesce a farsi dire chi sia il padre, per quanto probabilmente sospetti di Athelstan, avendoli visti limonare. Mentre ancora cerca di smaltire la rabbia prendendo a testate un portone, sopraggiunge il padre, che gli chiede di venire ad ascoltare la testimonianza di un contadino: ci sono stati scontri tra i vichinghi e gli inglesi (c’era da aspettarselo), e sembra essere solo l’inizio di un rigetto nei confronti dei nordici da parte degli autoctoni. Re Ecbert chiede al figlio di recarsi nella colonia per risolvere questo impiccio, e Aethelwulf accetta immediatamente: di stare con quella finta santarellina della moglie non penso abbia molta voglia, e forse rischierebbe di fracassarla di botte. Il principe insieme ai vassalli inglesi attacca e distrugge il villaggio della colonia vichinga, in un attacco violento e sanguinario dove verranno uccisi uomini, donne e bambini, e in piena ribellione nei confronti del padre. Al ritorno Re Ecbert fa arrestare tutti i vassalli che hanno partecipato alla battaglia, e una volta rimasto solo con il figlio l’intrigo si svela: Aethelwulf ha eseguito i veri ordini del Re, e in un colpo solo ha ereditato la colonia degli odiati vichinghi facendo però cadere la colpa sui lord che contestavano il suo potere, potendoli così eliminare una volta per tutti. Due piccioni con una fava!
Puntata un po’ incasinata secondo me, che nonostante i due colpi di scena minori – Judith gravida e Re Ecbert che fa pulizia tra la sua gente – si merita 3 PorcaMiseria su 5: dopo la quarta puntata mi aspettavo mantenessero un po’ più vivo l’hype!
Porcamiseria
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