È un must see per chiunque si definisca appassionato di serie tv. Un thriller psicologico con una moltitudine di personaggi caratterizzati alla perfezione, e l’atmosfera inquietante e sovrannaturale di un paese di montagna a fare da contorno. Il genio di David Lynch viene poi apertamente ribadito nella terza stagione, ben venticinque anni dopo. I creatori si divertono – e divertono – riprendendo la storia di Laura Palmer, tra esperienze oniriche e interdimensionali che lasciano a bocca aperta.
Il corpo della giovane Laura Palmer viene ritrovato su una spiaggia nei pressi della piccola cittadina di Twin Peaks. L’agente speciale dell’FBI Dale Cooper viene inviato a investigare, ma scoprirà un’intricata rete di misteri che lo condurranno nel cuore più nascosto e profondo della cittadina ma anche della sua stessa anima.
Cala il sipario sull'opera di David Lynch che, ormai si può dire con certezza, ha segnato due generazioni di telespettatori. Il ritorno di Twin Peaks redime il passato, e nella sua chiusura ci lascia smarriti, pieni di domande ma non per questo meno soddisfatti.
In Twin Peaks siamo pronti a oltrepassare il punto di non ritorno, con due protagonisti che cercano di ritornare nella realtà. David Lynch ci racconta tutto lo spettro dei sentimenti umani, mietendo vittime nei modi più disparati, ma raccontando anche l'amore nelle sue diverse forme.
Twin Peaks torna verso il suo nucleo narrativo, e lo fa lasciando spazio a riflessioni simboliche ed esperienze oniriche. La sensazione di pericolo incombente si insinua finalmente nella storia di David Lynch, con una presenza malevola che getta finalmente la maschera.
In Twin Peaks, oltre ad attesissimi ritorni, si assapora di nuovo la mitologia che porterà tutti, inevitabilmente nello stesso luogo. Sono due episodi che hanno a che fare con l'ignoto e l'inaspettato, il primo per i personaggi di questa storia, in senso più strettamente metafisico, il secondo per lo spettatore, grazie alla volontà di David Lynch di sperimentare con i meccanismi narrativi della televisione contemporanea.
Twin Peaks ci fa prendere un po' di respiro dopo il surreale ottavo episodio. Alcuni dettagli sul cuore mitologico della serie vengono rivelati, ma viene anche dedicato parecchio, forse troppo spazio a diverse storyline secondarie.
David Lynch ci propone due episodi dallo stile diametralmente opposto, e si dimostra ampiamente capace sia di offrire una narrazione classica e didascalica, sia di proporci il suo genio visionario come siamo abituati a conoscerlo. Twin Peaks ci lascia respirare con un episodio rassicurante, per poi toglierci il fiato con la genesi di BOB e Laura Palmer.
Dale Cooper continua a lottare per riprendere coscienza di sé, mentre a Twin Peaks compaiono i primi, attesi indizi. L'intuizione è la chiave di volta per ogni mistero, e David Lynch ci chiede ora, a gran voce, di abbandonare pretese di eccessiva razionalità
Le due anime di Twin Peaks, fatte di quotidianità e terrore, vengono mostrate ed esasperate in questa coppia di episodi. Tra viaggi in mondi impensabili e la riacquisizione di una vita normale al di fuori dalla Loggia Nera, Dale Cooper, se non altro, è almeno fortunato nel gioco.
Dopo più di due decenni, ritorniamo nella cittadina di Twin Peaks - ma non solo - per assistere all'evoluzione di una delle serie tv più discusse di sempre. Nuovi personaggi, nuove storyline, ma stessa atmosfera: la terza stagione di Twin Peaks promette di essere ancora più criptica e misteriosa delle precedenti.
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