In ogni santissima stagione televisiva, ci sono sempre nuove serie in arrivo che si contendono l’ambito titolo della più attesa dell’anno. Che sia un bene o un male non si sa, quel che è certo è che quelle serie si portano dietro un carico di aspettative grosso così, e il povero spettatore finisce per farsi un’idea di come sarà lo show stesso prima ancora che il pilot vada in onda. E quando, finalmente, il primo episodio inizia, tutte le aspettative vengono disattese, ribaltate, infrante.
Indovinate un po’: Quantico è una di queste serie, attesissima e bollata fin dagli Upfronts di maggio come la più attesa della stagione 2015/16. Poi arriva finalmente il giorno del pilot e tutte le idee che ti eri fatto fino a quel momento si rivelano completamente sbagliate. In positivo o in negativo? Bè, inutile girarci intorno: Quantico si preannuncia una gran bella serie, e vi spiego subito perché.
Grey’s Anatomy meets Homeland
…che è un po’ come dire True Detective meets 2 Broke Girls, ma tant’è, così la serie era stata definita dalla stessa ABC a maggio. E in effetti mai descrizione fu più appropriata.
Semmai, il problema sta nel fatto che tutti l’abbiamo subito intesa in maniera negativa, mentre invece, in questo pilot, Quantico dimostra di aver preso the best of both worlds – includendo anche un pizzico di How to get away with murder – facendo quello che sulla carta sembra un gran pastrocchio ma che, incredibilmente, sullo schermo funziona.
L’episodio inizia mostrandoci gente a caso in procinto di partire verso chissà dove. Abbiamo quella che mente alla madre su dove va – e che poco dopo si scoperà un manzo conosciuto sull’aereo -, l’hipster che si limona un tizio probabilmente conosciuto 20 minuti prima solo per farsi un selfie con lui, la figlia di papà che lascia una villa gigantesca ormai disabitata portandosi via solo un pezzo di metallo, un mormone, e un po’ di altra gente piuttosto strana. Non ci vuole molto a capire che si stanno dirigendo tutti verso Quantico, l’arcinota sede dell’Accademia dell’FBI, dove tutti inizieranno l’addestramento per diventare Agenti Speciali. Come Cip e Ciop.
Questa, come avrete intuito, è la parte Grey’s Anatomy della serie: le reclute vivono insieme all’Accademia, che altro non è che un college con regole rigidissime, e iniziano subito a rapportarsi tra loro. Iniziano le prime antipatie, che talvolta rimangono tali e altre volte invece si tramutano in amicizie, e noi spettatori impariamo a conoscere meglio questo gruppo del tutto eterogeneo di personaggi. Anche il tono è parecchio scanzonato, divertente, spensierato, come una serie qualsiasi tra quelle ambientate in un college americano.
Inutile dire che ognuno di questi personaggi nasconde almeno un segreto, ma grazie a un riuscito escamotage narrativo – i ragazzi ricevono l’incarico di indagare l’uno sull’altro per scoprire i rispettivi segreti – riusciamo a empatizzare in fretta con tutti loro, quasi a sentirci parte della squadra. Non so, sinceramente, a cosa sia dovuto: probabilmente all’alchimia tra i diversi attori/personaggi, che insieme funzionano davvero bene, o forse proprio a questa soluzione narrativa che mantiene alta la curiosità. Fatto sta che anche quando uno dei personaggi ci sta sui coglioni a pelle – come Caleb, il classico fighetto che fa strada solo grazie al papi e al bel faccino – finiamo per preoccuparci della sua sorte quando questa è messa in pericolo. E credetemi, per un pilot di 40 minuti è un traguardo notevole.
Come dicevamo, tutto molto scanzonato e senza pensieri… finchè sopraggiunge la parte Homeland della vicenda.
Con un salto avanti nel futuro di 9 mesi, scopriamo che a New York c’è stato un enorme attentato, di portata pari a quello dell’11 settembre – è saltata in aria la Grand Central Station – e i sospetti ricadono proprio su una delle reclute dell’Accademia: Alex, ritrovata priva di sensi (ma senza un graffio) sul luogo dell’esplosione. Pare, infatti, che l’attentato sia strettamente collegato agli eventi occorsi nell’Accademia nei 9 mesi precedenti, che noi spettatori ignari andremo ovviamente ad esplorare nel corso dei prossimi episodi.
I continui salti temporali, dai primi giorni in Accademia al giorno dell’attentato, ci fanno capire che nessuno dei protagonisti può dirsi al di sopra di ogni sospetto, per quanto ci sembrino tutti persone a posto, pur coi loro segreti. Per sottolineare questa cosa, già nel pilot gli autori ci tengono a intrecciare tantissime trame, giochi e doppi giochi, che contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare non sono difficili da seguire, ma anzi sono ben costruiti e mantengono la tensione per tutta la durata dell’episodio. L’importante è entrare nell’ottica che nessuno è chi dice di essere.
Sia chiaro, non si tratta certo del telefilm perfetto – i dialoghi sono decisamente migliorabili, così come alcune delle performance attoriali – ma le basi ci sono tutte per una prima stagione coi fiocchi in entrambe le dimensioni della serie: quella più scanzonata e divertente ambientata all’Accademia – pur con tutti i suoi drammi e tragedie, proprio come accade in Grey’s – e quella più thriller e azione, ambientata dopo l’attentato.
Al momento sono previsti 13 episodi, ma si sa, in base al successo la ABC potrebbe benissimo ordinare la full season da 23, il che ci porta a quello che potrebbe diventare il problema principale di questa serie, ossia lo sviluppo della trama orizzontale. Non credo che il soggetto si presti particolarmente a “casi della settimana” ed episodi filler, ma mai dire mai, specie se verrà ordinata la stagione completa; il difficile sarà proprio mantenere questi intrecci che abbiamo visto nel pilot, così perfettamente incastrati tra loro, per tutta la durata della stagione, senza scadere in banalità, cliché o episodi più o meno autoconclusivi.
Per il momento, Quantico mi ha sorpreso davvero positivamente, e si becca quattro porcamiseria di fiducia: per quanto mi riguarda, se si mantiene a questi livelli, potrebbe davvero essere la serie di questo autunno seriale.
Ecco i tweet migliori sull’episodio, ma non dimenticate di passare a trovare i nostri amici di Quantico Italia su Facebook!
Il pilot ha la stessa intensità della bomba dell'attentato. Ben fatto. #Quantico
— PEYTON (@Peyton2504) September 28, 2015
Non pensavo succedesse tutto cosí in fretta, mi aspettavo una storia più lenta. Felicissima di essermi sbagliata #Quantico
— Arwen #Sirius✨✨ (@ikarusufive) September 28, 2015
Ma tipo solo io ho avuto un flash #MerDer quando Alex si fa Booth e se lo ritrova il giorno dopo al tirocinio? #Quantico
— Young & Feddy (@ffedepi) September 28, 2015
Ti è piaciuto l'episodio?
