Amonet era la controparte femminile del Dio Amon, “colei che è nascosta”: la mitologia dell’antico Egitto è la chiave per capire quello che è successo in questo season finale della seconda stagione di Penny Dreadful, che mi ha letteralmente fatto accapponare la pelle.
Lucifero, il diavolo, sotto le sembianze delle bambole create da Madame Kali, ora sfida la nostra Vanessa: il vero Male è nascosto dentro di noi, e dobbiamo fronteggiarlo per non cadere in tentazione. Vanessa lotta contro la tentazione delle parole dell’angelo caduto, con la sua stessa voce, triste e suadente, mentre anche Madame Kali cerca di rinforzare il messaggio del suo Signore Oscuro. Miss Ives è cambiata: se in qualche episodio di questa stagione ci aveva regalato dei sorrisi spensierati, adesso è pronta all’ultima sfida, la resa dei conti.
É lei stessa e la sua incredibile forza a tentarla, non con la vana promessa della vita eterna e della giovinezza, ma con la realizzazione del suo più intimo sogno proibito: una vita normale, una casa tranquilla, due figli e un marito, Ethan, immersi in una luce di serenità. Il Diavolo sa che nel momento in cui ha preso la vita di Sir Geoffry con un incantesimo ha assaggiato il potere del male… quasi riesce a farsi baciare, e ad ottenere l’anima immortale di Vanessa, che potrebbe portarlo a conquistare i cieli…
Ma all’ultimo Vanessa si ritrae:
you offer me a normal life… why do you think I want that anymore? I know what I am, do you?
Con queste parole lascia di stucco la bambola (ok, battutaccia involontaria…), ed inizia a recitare con rabbia in Verbis Diablo; la bambola-Lucifero la segue a ruota forsennatamente, in una scena carica di tensione che penso mi darà degli incubi allucinanti. L’oscura cantilena cantata all’unisono fa scuotere la terra, la stanza trema e le bambole intorno cadono a terra, un sibilo assordante costringe la povera Madame Kali a urlare di dolore cercando di tapparsi le orecchie.
Vanessa afferra con una mano la faccia della bambola che inizia a frantumarsi, e dalle crepe iniziano a fuoriuscire degli scorpioni, tanti, tantissimi scorpioni (uno penetra nella carne della mano di Vanessa…). Prima di spaccare la faccia della bambola, la nostra Miss Ives, con il viso trasfigurato e in lacrime, rivolge le ultime sibilline parole a Lucifero:
Beloved, know your master.
Madame Kali in pochi secondi inizia rapidamente ad invecchiare: impazzita di rabbia, afferra la daga che affilava praticamente dalla prima puntata, se non fosse che quella stronza della figlia, Hecate, libera Ethan-lupo, che si precipita nella stanza e con un colpo alla gola la uccide Madame Kali in un istante. Eccoli dunque, Ethan e Vanessa, uno di fronte all’altro, Lupus Dei e… Amonet, la promessa di Dio?
La Regina dei Dannati? Non so più come definirla… il lupo non la attacca, si ferma, è come se Vanessa riuscisse a controllare l’istinto bestiale con la sua sola presenza: ma Ethan si rifiuta di farsi accarezzare, e fugge impaurito.
E gli altri? Victor e Sir Malcom sono rimasti chiusi nella stessa stanza in preda alle allucinazioni dei loro “figli”, fino a chiedere loro di suicidarsi, unico modo per espiare le loro colpe e riposare in pace. Nel momento in cui Madame Kali muore, l’incantesimo si spezza, e all’ultimo riescono a salvarsi, e persino Ferdinand Lyle riesce a uccidere una strega. Vanessa Wonder Woman insomma, se non era per lei erano tutti già morti.
Tutto a posto quindi? Ma ovviamente no, dobbiamo pensare alla prossima stagione. Nonostante il Male sia stato sconfitto, le visioni del passato tormentano i nostri amici, per non parlare dell’impatto della morte di Sembene su Sir Malcom: il vecchio esploratore decide di portare le spoglie del suo amico in Africa, nella sua terra, credo anche per esorcizzare il ricordo del figlio, abbandonato durante l’ultima esplorazione.
Vanessa cerca conforto tra le braccia di Ethan: adesso sa, è disposta ad amarlo lo stesso… solo che è lui il problema: in una scena molto “non sei tu, sono io” che strappa qualche lacrimuccia, Ethan abbandona Miss Ives, e si costituisce alla polizia, sperando di essere giustiziato velocemente.
L’ispettore Rusk gongola, ma ha una sorpresa per Ethan: un mandato di estradizione. Caricato su una nave, chiuso in una gabbia, Ethan viene dunque spedito negli Stati Uniti dove da molto tempo lo attende il padre.
Avevamo lasciato la Creatura dietro solide sbarre, nei sotterranei del museo delle cere. I Putney cercano di convincere John Clare a “passare dalla loro parte”: il loro progetto è quello di un freak show con esseri umani deformi, e se la Creatura li aiuterà potrà un giorno avere il privilegio di uscire dalla gabbia, ogni tanto però, senza esagerare.
La Creatura ascolta calma e tranquilla i discorsi sulla fama e sul denaro, e sembra quasi rassegnata ad accettare: terminato di ascoltare le parole deliranti della coppia, John Clare sfonda la gabbia come fosse una libreria Billy di Ikea, spezza il collo alla signora Putney e fracassa il cranio del signor Putney contro il muro.
Sopraggiunge Lavinia, che sarà cieca e bellissima ma è della stessa pasta malata di mamma e papà… la Creatura però non la uccide: mentre fugge dal museo, si odono le urla della ragazza, abbandonata in mezzo ai cadaveri dei suoi genitori. Fuggito nel refettorio sotterraneo, John incontra Vanessa, lieta di vedere un viso amico, dopo essere stata praticamente mollata da tutti.
Il dialogo che scaturisce tra i due è molto toccante, come al solito è tra il filosofico e il teologico. Vanessa ha perso una parte immortale di sé, mentre John Clare vuole fuggire:
When you’ve seen that of which you are capable, when you have stood in blood long enough, what is there left but to wade to a desolate shore away from all others?
Offre a Vanessa di seguirlo, ma lei declina l’offerta: il fato di tutti quelli che la circondano è la sofferenza, e non vuole condannare la Creatura allo stesso destino. Lo bacia sulla bocca, dicendogli che è una tra le persone più umane che abbia mai conosciuto. Lacrime per loro e brividi per noi.
Vanessa è rimasta sola nella grande casa, lentamente spegne tutte le luci, legge la lettera di addio di Ethan, e prosciugata dal dolore si avvicina al crocefisso sul muro, lo toglie dal muro e senza troppa esitazione lo getta nel fuoco del camino.
Ha quindi abbandonato la Via del Signore? In fondo ha sempre affermato di essere maledetta, non è che cambia molto. Il demone che cova dentro – Amonet – forse avrà il sopravvento? Per ora ha “solo” abiurato la sua fede cristiana, senza perdere la sua umanità. Per ora.
E arriviamo al grosso interrogativo di fine stagione: partito come abbastanza inutile, Dorian è arrivato al finale come un possibile villain, in coppia con Brona, che a quanto pare sapeva chi fosse fin dal risveglio, giocando con l’innocenza di Victor (e della Creatura).
Victor arriva nella villa di Dorian e li trova danzanti, vestiti di bianco, e ordina a Lily di tornare a casa con lui. Più che casa diciamo una catapecchia. Adesso Brona è in coppia con un immortale, proprio come lei, una nuova stirpe che conquisterà il mondo. Victor spara ad entrambi, ma le pallottole non fanno altro che sporcare i loro abiti, lasciandoli indenni. La punizione di Victor è la consapevolezza di aver creato un altro terribile mostro, determinato a conquistare il mondo e sottomettere l’intera umanità, in coppia con Dorian.
La soluzione di Victor è quella di scappare a casa a farsi le pere, mentre Dorian e Brona continuano a ballare in una scena meravigliosamente inquietante.
Dopo dieci episodi, è stato sconfitto il nemico, ma il male pervade l’animo dei nostri protagonisti. Alcuni potrebbero diventare i nuovi “cattivi” della prossima stagione, per esempio Dorian e Brona. Victor Frankenstein sarà ancora vivo o morirà di overdose? La Creatura, se guardiamo il libro di Mary Shelley, fugge nell’artico, alla ricerca del suo creatore: dove andrà la prossima stagione?
Sir Malcom Murray ritorna in Africa, forse in Egitto, dove mi piacerebbe vedere ambientato un approfondimento sulla natura di Amonet (scusate ma io da bambino disegnavo geroglifici sui muri, l’antico Egitto lo porto nel cuore).
Ethan Chandler in direzione opposta, cosa dovrà affrontare negli Stati Uniti, ora che è chiuso in una gabbia e coi capelli rasati?
E infine, la nostra Miss Vanessa Ives. Che stia scivolando verso la sua natura demoniaca? Gli interrogativi come vedete non mancano, ma c’è purtroppo da aspettare dieci mesi per ricominciare ad avere delle risposte. A questa stagione non posso che dare 5 PorcaMiseria su 5, mentre alla puntata ne vorrei dare 50. Nella speranza che la prossima stagione segua lo stesso spettacolare impegno di sceneggiatura e regia – perché sugli attori non si può far altro che applaudire – salutiamo Penny Dreadful, senza dimenticare che ogni notizia sulla serie sarà ovviamente riportata sul nostro Wednewsday!
E per la Season Finale non potevano mancare i vostri tweet!
Mancherà anche a noi…
https://twitter.com/Lothbrok_/status/618063143714037760
La sua faccia poi, dopo il sogno ad occhi aperti…
Indovinate chi è affogata in un mare di lacrime e fangirling vedendo la 'vita normale' di Vanessa?
THIS IS TOO BLOODY MUCH. #PennyDreadful— Bloody Eli (@Lostinblondie) July 6, 2015
La tristezza infinita:
Che season finale deprimente!! Praticamente mai na gioia per nessuno! #PennyDreadful #PennyDreadfulSeason2Finale
— anas 🌈 (@anasss93) July 7, 2015
NEBRA TRON HAK! (non so se si scrive così, ma rende l’idea)
https://twitter.com/_Sebs_/status/617992292679446528
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