Dopo la lunga e consueta pausa estiva, la magia di Once Upon A Time torna ad incantare il suo fedele pubblico, dando il via ad una stagione che potrebbe rivelarsi decisiva per il futuro dello show. Il declino delle ultime stagioni è un dato oggettivo, ma la struttura ordinata e la coerenza di questa premiere, di un livello sicuramente superiore a quello a cui gli ultimi anni ci avevano abituato, potrebbero essere dei segnali di ripresa per questa serie tv, che si era ormai bloccata sulle proprie debolezze.
The fate of Saviors
Più o meno tutti gli spettatori, negli ultimi tempi, si sono chiesti quando e se avrà fine questa sfiga colossale che sembra affliggere gli abitanti di Storybrooke quasi più del Sortilegio Oscuro: ebbene, pare che la risposta sarà data nel corso delle prossime puntate. Se l’anno scorso Emma ha permesso l’approfondimento della mitologia dei Signori Oscuri, in questa stagione avrà l’opportunità di capire finalmente cosa significa essere la Salvatrice, un ruolo che lei ha finora esercitato come un involontario mestiere e che sembra non concederle mai dei momenti di vacanza. Infatti, dopo l’arrivo di Hyde e degli altri abitanti della Terra delle Storie Mai Raccontate, la protagonista inizia ad avere strane visioni di cose che non ha mai vissuto (oltre ad un piuttosto ansiogeno tremore alla mano) che le si vanno a mettere sul groppone insieme a tutti gli altri problemi che il finale della quinta stagione aveva portato con sé. La concomitanza tra i due eventi non sembra essere di certo un caso, dal momento che il nuovo proprietario della città, già finito dietro le sbarre, sembra conoscere esattamente ciò che Emma sta vivendo; questo porta la donna a tenersi tutto dentro e ad agire di testa sua come al solito, intrufolandosi nella cella di Hyde e facendosi dire, non si sa bene con quali abilità oratorie, dove poter trovare delle risposte. La soluzione è una delle nuove comparse alla Once, ossia una ragazza venuta con il dirigibile delle Storie Mai Raccontate, dotata di poteri di divinazione (e, udite udite, non invecchia!) che userà per mostrare il resto della visione alla Salvatrice, svelando un plot twist originalissimo secondo cui l’eroe della storia deve morire in una battaglia finale. C’è però da dire che un foreshadowing così palese nasconde sempre delle chicche per quanto riguarda l’avverarsi delle profezie, quindi sarà interessante seguire la vicenda ed arrivare finalmente a capire come può un Salvatore uscire dal circolo vizioso della carità e trovarsi un proprio lieto fine, anche se la testardaggine di Emma nel mantenere segreti i suoi problemi non sarà d’aiuto.
Tale as old as time
Parallelamente alle vicende di Storybrooke si sviluppa una storyline totalmente slegata e indipendente, ma che merita di essere approfondita per i possibili sviluppi che potrebbe portare nella già citata ripetitività dello show: buona parte del minutaggio è infatti dedicata a Rumpelstiltskin, che si trova in un altro mondo e che deve risolvere le proprie questioni familiari. Questo personaggio ha sempre rappresentato all’interno dello show una costante unione di scelte sbagliate e vigliaccheria, che hanno causato enormi problemi alla squadra degli eroi e, più in generale, a tutte le persone che hanno fatto l’errore di dargli un minimo di fiducia, delle quali la moglie è l’esempio più lampante: l’Oscuro più potente di sempre incarna la parte del vero cattivo in uno show dove la redenzione viene elargita un po’ troppo facilmente e, nonostante ciò sia un punto positivo, a volte risulta ridondante il circolo vizioso in cui il personaggio è bloccato. L’unica cosa che può tirarlo fuori è l’amore per Belle ed è proprio quell’amore che viene mostrato in questo episodio: dopo aver cercato per anni di costruire un rapporto solido con la moglie, Rumple si ritrova al punto di partenza, con il compito di far scoccare nuovamente quella passione che le sue bugie hanno spento. Le sequenze oniriche risultano dunque un percorso quasi catartico per lui, ma allo stesso tempo simboleggiano la sua inguaribile natura di manipolatore, dal momento che, secondo quanto detto da Morfeo, deve dimostrare i suoi sentimenti per l’amata attraverso una mera messinscena. Giustamente però, dopo aver rivissuto l’iconico ballo sulle note di “Beauty and the Beast“, risulta chiaro che l’Oscuro non è ancora in grado di svegliare la moglie e che quindi tutto il sogno era in realtà volto a mettere alla prova la forza della donna che, finalmente, riesce a non lasciarsi ingannare: superando questo test, Belle si salva da sola, attraverso il pessimo escamotage registico del Bacio del Vero Amore dato dal figlio non ancora nato, che ha chiaramente ereditato la mente perversa del padre e inscenato tutta questa storia per allontanare la madre dall’uomo che potrebbe rovinare la sua vita, come ha fatto con il suo defunto fratello Baelfire.
My life was never just one story
Si arriva così alla grande tematica che caratterizzerà la stagione, ossia il racconto delle storie che sono rimaste bloccate: ciò non riguarda solo i nuovi personaggi che sono arrivati a bordo del dirigibile, ma anche (e soprattutto) i protagonisti, i quali possono finalmente cercare di raggiungere nella propria vita una stabilità che finora non hanno avuto. E’ il caso di Emma, alle prese con le conseguenze dell’essere la Salvatrice, ma anche il caso di Regina, che, come ammette lei stessa in uno splendido dialogo con Snow, per troppi anni ha finto di andare avanti con la sua storia, rimanendo in realtà sempre legata alla figura e all’influenza della Evil Queen. Nonostante il suo percorso di redenzione le abbia fatta fare dei passi da gigante, la donna non si è mai sentita totalmente sgombra dal proprio passato e non è mai riuscita a interiorizzarlo, continuando in un’esistenza a metà, finché la morte di Robin non le ha fatto toccare nuovamente il fondo, dal quale potrà finalmente risollevarsi come una fenice. Potrebbe sembrare che a farla parlare di speranza e di nuovi inizi (e quindi da “buona”) sia la separazione dalla sua metà cattiva, ma limitare il cambiamento a questo sarebbe decisamente riduttivo per un personaggio tanto profondo: sicuramente la scissione le permette di prendere con serenità e ottimismo le situazioni, ma anche il viaggio introspettivo degli ultimi tempi le ha permesso di raggiungere la consapevolezza delle diverse sfaccettature che hanno sempre caratterizzato la sua vita. Regina sta finalmente prendendo in mano la propria storia, ma non come aveva fatto per mettersi in cammino verso la redenzione: ormai quella parte è superata, adesso ha bisogno di aprire un nuovo capitolo in cui non è più una ex-Evil Queen, ma semplicemente la donna che ha sempre sperato di essere; purtroppo però la minaccia della sua controparte negativa, come ci mostrano gli ultimi secondi della puntata, è dietro l’angolo, pronta ad ostacolare questo buon proposito e farla ricadere nel baratro.
Guardando questa premiere pare dunque chiaro che Once Upon A Time sta cercando di reinventarsi, anche se sappiamo che non mancheranno riferimenti alle prime stagioni, data la presenza di tutti questi nuovi personaggi alla ricerca di un lieto fine. La carne al fuoco anche in questa stagione sarà tanta, ma sembra essere molto più gestibile rispetto agli ultimi anni: le diverse storyline, come quella di Emma e di Aladdin (apparso troppo poco per poter essere giudicato), saranno collegate e quindi ci sarà meno motivo di fare salti logici incoerenti e disturbanti, come è accaduto nelle precedenti stagioni.
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Note a margine:
- La convivenza tra Zelena e Regina era tanto inverosimile quanto forzata: è successo tutto troppo in fretta e le due donne hanno ancora bisogno di molto spazio per poter costruire una buon rapporto tra sorelle, anche se da quanto sembra non sarà per niente facile.
- Mi sfugge il senso della cattura di Hyde, anche se dubito fosse solo un pretesto per parlare di Emma e della sua storyline.
- Bentornato Archie!
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