Nella maggior parte delle serie televisive, soprattutto in quelle trasmesse da USA Network, la perdita di un personaggio caro al protagonista della serie sarebbe stato affrontato con scene di lutto e/o di vendetta (o almeno un accenno di indagine, un funerale, qualcosa!); ma abbiamo già avuto modo di constatare che le convenzioni non sono proprio il punto forte di Mr.Robot. E così ci ritroviamo ad affrontare la scomparsa di Shayla, dopo l’intensa sequenza finale del sesto episodio, in modo del tutto naturale, senza drammi, accompagnando Elliot nella sua crescita personale.
L’episodio parte con un sacrosanto flashback, assistiamo al primo incontro di Elliot e Shayla, quasi il classico primo incontro tra vicini di pianerottolo, se non fosse per le personalità dei due, praticamente agli antipodi. Giusto il tempo per una romantica Pictures of You dei The Cure, che ci ritroviamo con l’amaro in bocca: la disillusione di Elliot si mescola ad un esistenzialismo che non lascia scampo ai sentimenti, la vita di Shayla è stata solo un “beep” all’interno del ciclo di vita cosmico, e presto diventerà solo un aneddoto da raccontare.
Se all’inizio della serie abbiamo conosciuto un Elliot chiuso in se stesso, qui pare addirittura rinchiuso; qualcuno ha usato un lucchetto bello grande, e deve aver buttato la chiave in qualche angolo sperduto del cyberspazio. All’invito del capo Gideon ad aprirsi, Elliot si immagina un mondo in cui la “sorgente” di ognuno, la verità, sia visibile a tutti. Decisamente meglio continuare a nascondersi.
“Find someone to be your honest self with. Bullshit.”
Parallelamente al dolore inespresso di Elliot, c’è una Angela sempre più determinata ad andare a fondo con Colby e le sue responsabilità per lo scandalo dei rifiuti tossici del ’93 che ha visto sua madre come vittima. Il dialogo tra i due è duro, pungente, a tratti provocatorio, ma nonostante il livello di scrittura si mantenga alto c’è da dire che l’intera vicenda appare un po’ confusa e poco coinvolgente, almeno per ora.
Ciò che invece è parsa come una mossa decisamente azzardata da parte degli sceneggiatori è lo sviluppo del personaggio di Tyrell Wellick. Fino ad ora eravamo rimasti colpiti dalla sua freddezza, un calcolatore abile e determinato, capace di uccidere per ottenere l’affermazione professionale ed economica tanto desiderata, questo avremmo detto. Dopo i giochi di sguardi e le provocazioni taglienti ma sempre calibrate, Tyrell cede improvvisamente. Su uno dei tetti della Manhattan che conta, si lascia andare alla passione con la signora Knowles. Quando questa passione si trasforma a tutti gli effetti in omicidio il primo pensiero è quello di una mossa calcolata. Lo spietato Tyrell avrà sicuramente escogitato il delitto perfetto per cavarsela e affossare definitivamente il rivale Scott Knowles. E invece no. Tyrell per la prima volta è spaventato, ha agito di impulso, ha commesso un errore, e se la da a gambe levate verso la prossima puntata.
Sam Esmail, in tutto ciò, ha anche deciso che è ora di far interagire Mr.Robot (Christian Slater) con altri personaggi che non siano Elliot, tanto per tenere vivo il dibattito circa la sua natura. Con Darlene prima e con Romero poi, in quest’episodio abbiamo modo di conoscere meglio un personaggio che fino ad ora si era rivelato sempre equilibrato e sempre fermo sulle sue posizioni. Ora invece abbiamo a che fare addirittura con una pistola puntata alla testa, e l’appelliativo di “crazy” utilizzato quasi con orgoglio. Arrivati a questo punto possiamo dirlo, l’opinione di chi scrive è che Mr.Robot sia Elliot stesso (disturbo dissociativo della personalità), che si personifica nella sua mente nella figura di suo padre; chiaramente ogni ipotesi è ancora aperta, anche quella che ci stiamo tutti quanti facendo un po’ troppe pippe mentali.
Tornando all’episodio, la narrazione improvvisamente si blocca, l’unica buona nuova è che l’incontro tra Fsociety e White Rose, hacker dell’esercito oscuro, si farà; un po’ poco se si esclude il gesto scellerato di Tyrell, che comunque per ora ben poco ha a che fare con Elliot e compari. Il nostro protagonista viene un po’ lasciato in disparte, gli si da il tempo di respirare dopo lo shock della scorsa puntata, e questo momento di pausa si rivela fondamentale per la crescita del personaggio. L’ultima scena dell’episodio avrebbe potuto benissimo essere il pasticciaccio brutto di Tyrell Wellick, per lasciarci ancora una volta col fiato sospeso, invece ci ritroviamo con Elliot dopo averlo lasciato praticamente a inizio punata (se escludiamo la visita al veterinario per il goloso cane Flipper). L’inaspettata confessione alla psicanalista Krista, oltre al fatto che Rami Malek continui ad essere strepitoso nel suo ruolo, ci rivela che Elliot è pronto a lasciarsi andare, ad aprirsi con qualcuno. Certo, sempre a modo suo, ma è pur sempre un inizio.
Non un passo falso, ma sicuramente un rallentamento necessario. Ci sono stati sviluppi, anche importanti, e scene intense (la regia di quest’episodio è stata curata dallo stesso Sam Esmail), e quindi, nonostante alcuni punti morti e scelte forse frettolose, non ce la facciamo proprio a scendere sotto ai 4 Porcamiseria su 5 per questa serie che rimane un autentico gioiellino.
Freakin’ Music
Vi consigliamo i due brani più rappresentativi di questo episodio: la già citata Pictures of You per l’addio a Shayla e la splendida Two Weeks dell’altrettanto splendida FKA Twigs, che fa da colonna sonora al momento di follia di Tyrell. Buon ascolto!
Tra i vostri migliori Tweet di questa settimana c’è chi ha ancora in testa la magnetica moglie di Tyrell,
Comunque Tyrell, smettila di fare il figo perché ormai é chiaro chi é che porta i pantaloni in casa. #MrRobot
— Luca P. (@vlp31) August 1, 2015
chi invece nota le strizzatine d’occhio di Sam Esmail al pubblico più hipster…
Mamma mia quant'è gigiona la scena di #MrRobot con FKA Twigs in sottofondo.
— Matteo Z. (@Maxxeo) August 6, 2015
…e una chicca con riferimento al monologo finale di Elliot.
Io stesa in terra morta dal ridere. #MrRobot pic.twitter.com/ow9WMIIgUu
— claudia (@irukla) August 8, 2015
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