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Ormai conosciamo bene Elliot Alders, il suo disturbo antisociale, il suo pensiero hacktivista e la sua dipendenza. In questo terzo episodio Sam Esmail, creatore della serie, decide che è ora di immergersi in altri discorsi, aprire nuove finestre per avere una visione più completa, dei personaggi e della vicenda. Partiamo dunque appronfondendo la conoscenza di […]

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Ormai conosciamo bene Elliot Alders, il suo disturbo antisociale, il suo pensiero hacktivista e la sua dipendenza. In questo terzo episodio Sam Esmail, creatore della serie, decide che è ora di immergersi in altri discorsi, aprire nuove finestre per avere una visione più completa, dei personaggi e della vicenda.

Partiamo dunque appronfondendo la conoscenza di una figura che finora se n’è stata in disparte, quella di Tyrell Wellick, futuro CTO della E Corp, almeno secondo lui. La sequenza d’apertura di questa terza puntata è da urlo. “You will be the next CTO of this company”, ripete come un mantra Tyrell allo specchio. Si esercita con una cura maniacale dei dettagli per l’incontro decisivo col suo capo, vuole ottenere la carica tanto desiderata di Chief Technical Officer; una determinazione quasi inquietante, da robot potremmo dire. Ma qualcosa va storto, qualcosa che non aveva previsto: un nuovo candidato, con tutta probabilità il nuovo CTO. I giochi sono finiti prima di iniziare, grandissimo fail dunque, e vedere Tyrell tornarsene intristito al suo appartamento da milionario, con il suo autista privato, quasi ci dispiace. Ma nessun pericolo, non abbiamo neanche il tempo di innescare un sentimento di empatia che già il nostro Tyrell si mette a picchiare duramente un barbone per sfogarsi; e il fatto che lo paghi non fa che accrescere la violenza simbolica del gesto. Prima di questo momento non avevamo ancora avuto modo di associare definitivamente Tyrell al ruolo del cattivo, con questa scena ci togliamo ogni dubbio.

La caratterizzazione del personaggio continua con una scena di soft bondage (per ora buttata li un po’ a casaccio) con la moglie incinta, e un’altra di sesso gay con un suo dipendente/collega, rimorchiato unicamente con lo scopo di hackerargli il cellulare e monitorarlo da remoto. La sete di potere è forte, ogni mezzo è valido, di sentimenti neanche l’ombra. Per rimanere in tema di freddezza scopriamo anche che lui parla svedese (e la moglie gli risponde in danese). Cose a caso.

Continuiamo con le sottotrame, stavolta ci occupiamo della coppietta un po’ sfigata Angela/Ollie, alle prese con un pericoloso ricatto: 100 ore per inserire il CD infetto nel network della AllSafe per cui entrambi lavorano. La minaccia della pubblicazione del materiale a prova della relazione extraconiugale di Ollie non regge, quest’ultimo è talmente privo di spina dorsale da confessare tutto ad Angela. La minaccia comunque resiste: i conti bancari della giovane sono li, pronti per essere rubati dal misterioso hacker. Crisi totale dunque, qualcosa ci dice che i due se la vedranno male, entrambi non sembrano essere così forti da poter affrontare la situazione in modo deciso. Elliot, pensaci tu!

Elliot appunto, lo avevamo lasciato in caduta libera sulla spiaggia e lo ritroviamo in ospedale, ovviamente sano e salvo. Dopo la seconda puntata auspicavamo una sua presa di posizione più concreta nei riguardi della Fsociety, e il nostro protagonisa sembra averci ascoltato. Stufo di incontri segreti, piani distruttivi, e spintarelle giù dai parapetti, decide di nascondersi, di chiudersi in se stesso per non farsi trovare. Peccato che proprio mentre sembra essersi deciso ad applicare questa strategia di difesa ci ritroviamo Mr.Robot seduto alla sua postazione AllSafe. Che voglia scusarsi? Che voglia convincerlo una volta per tutte a prendere parte alla Fsociety? Niente di tutto ciò a quanto pare, bastano un appletini da 12$ e due battute in croce per un addio definitivo. Opinione personale: basta con questo tira e molla, o sei dentro o sei fuori, il comportamento di Mr.Robot appare davvero poco sensato in questo frangente.

Un momento però, andiamo con calma. C’è da dire che finora abbiamo sempre guardato alle azioni e alle decisioni di Elliot considerando le relazioni tra dei personaggi tradizionali. In verità dovremmo prendere atto una volta per tutte di una considerazione che circola attorno alla serie già dal pilot. Allacciate le cinture e tenetevi forte: c’è una buona probabilità che Mr.Robot non sia reale!
Nessuno è rimasto sorpreso, vero? Già perchè tutti lo abbiamo pensato ad un certo punto, e questo terzo episodio ci ha chiarito ulteriormente le idee. L’incontro alla AllSafe e al bar avvengono (di nuovo) senza nessuna interazione con altri personaggi. Che Mr.Robot sia dunque frutto dell’immaginazione di Elliot? Conseguenza dell’assunzione di droghe? O forse si tratta della personificazione di una parte della sua personalità? Speriamo che la risposta ci sorprenda, e che il parallelismo con Fight Club non continui per molto ancora.

Il tema della puntata, come da titolo, è quello del bug, il difetto nascosto nella vita delle persone; e il difetto nella vita di Elliot è bello grande. Quale miglior metodo per nasconderlo se non quello di provare a condurre una vita normale? Senza bug, senza labirinti di scuse e cappucci sulla testa, aprendosi invece alle cene del capo, alla palestra, a Instagram e Starbucks. Elliot sembra adattarsi a questa nuova vita senza troppe difficoltà, ne assapora i piaceri. Il primo bacio con Shayla, sua fidanzata da un giorno, è un po’ goffo, ma necessario. Scopre che ci sono cose nella vita che non possono essere hackerate, meglio tardi che mai.

“I’m not talking about the stuff you can find online. I’m talking about the real me.”

Propio quando Elliot sembra aver trovato il suo equilibrio tra vita privata e dimensione sociale arriva come un macigno la notizia che la E Corp, nella figura di Terry Colby, sarebbe coinvolta in una perdita di rifiuti tossici avvenuta nel 1993 in New Jersey, la stessa che ha probabilmente causato la leucemia del padre. Scacco matto, Mr.Robot ha trovato il bug di Elliot.

Le premesse erano molto buone, lo avevamo detto, e le aspettative non sono state deluse neanche questa volta. Una puntata ricca di elementi, una caratterizzazione niente male del personaggio di Tyrell, la sottotrama di Angela e Ollie che sicuramente si intreccerà con i piani di Elliot, una riscoperta umanità del nostro protagonista, e la definitiva presa di posizione al fianco della Fsociety contro la Evil Corp.
Insomma, di carne al fuoco ce n’è, continuiamo a dare 4 Porcamiseria su 5 a questo Mr.Robot, sperando che il bug di quel punto mancante venga presto eliminato.

4

Anche il popolo di Twitter continua ad elogiare Mr.robot. Che sia la vera sorpresa dell’anno?

Porcamiseria

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