House of Cards4×01 Chapter 40 – 4×02 Chapter 41

Negli ultimi anni, il problema con le serie TV, e mi riferisco soprattutto a quelle targate Netflix come House of Cards, è che chiunque si imbarchi nell’impresa temeraria del binge watching – un termine che ormai è entrato a far parte del vocabolario di noi assidui divoratori di serie TV – spesso fatica a ricordare con precisione tutto ciò […]

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Negli ultimi anni, il problema con le serie TV, e mi riferisco soprattutto a quelle targate Netflix come House of Cards, è che chiunque si imbarchi nell’impresa temeraria del binge watching – un termine che ormai è entrato a far parte del vocabolario di noi assidui divoratori di serie TV – spesso fatica a ricordare con precisione tutto ciò che è successo nel corso della serie quando viene rilasciata in blocco una nuova stagione. Facciamo una scorpacciata di episodi l’uno dietro l’altro (e di junk food come accompagnamento, perché no) e poi, arrivati alla fine, una volta superato il senso di vuoto dopo la fine del nostro show preferito, ci domandiamo: cosa è successo?

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(Se siete freschi di House of Cards o se avete una buona memoria sulle stagioni passate, saltate tranquillamente alla vera recensione degli episodi 4×01 e 4×02 seguendo questo link)

Credo sia doveroso fare un piccolo recap delle puntate precedenti di House of Cards, prima di iniziare a parlare della quarta stagione. Premiamo il tasto rewind di circa due anni: Frank Underwood, deputato dei Democratici, nonché capogruppo di maggioranza (Whip) al Congresso, ha portato avanti in maniera brillante la campagna elettorale del neo eletto Presidente degli Stati Uniti d’America Garrett Walker. Fiero del proprio lavoro e pronto a essere eletto Segretario di Stato, la nomina gli viene soffiata da sotto il naso all’ultimo secondo. L’affronto è talmente inconcepibile che Underwood inizia in maniera risoluta una scalata ai vertici del potere di Washington, mettendo in atto quella che è una vera e propria vendetta personale.

La prima stagione è un susseguirsi continuo di intrighi di potere, sotterfugi per ottenere incarichi di prestigio, il tutto condito da buone dosi di corruzione e violenza, spesso e volentieri non troppo nascosta. I primi 13 episodi (13 come le carte in un mazzo) si concludono con la nomina di Underwood a Vice Presidente a un passo dalla vetta delle proprie aspirazioni personali. Underwood, un vero e proprio squalo della politica, è disposto a tutti i costi ad ottenere ciò che vuole, persino a macchiarsi le mani col sangue delle persone che potrebbero ostacolarlo nella strada verso lo Studio Ovale del Presidente: ne sanno qualcosa Peter Russo, lasciato morire dopo che questi aveva coperto di ridicolo se stesso e indirettamente Underwood, e la giornalista Zoe Barnes, declassata da persona privilegiata informata delle trame nascoste del Campidoglio, nonché amante di Frank, a ostacolo fastidioso da rimuovere, spinta sotto a un treno in corsa in una sequenza che a ripensarci mette i brividi ancora oggi.

House of Cards 4x01 Chapter 40 recensione

Il prezzo che Underwood ha dovuto pagare è stato assai alto, in termini di omicidi, dignità e credibilità, ma tutto ciò gli permette di arrivare a sedersi sulla poltrona più importante degli USA (e, prendendo in prestito un po’ di orgoglio americano, del mondo): infatti, dopo aver tramato contro lo stesso Presidente, riesce a farlo dimettere con l’accusa di impeachment.

Senza più nessun avversario contro cui battersi apertamente, Frank Underwood viene finalmente nominato 46° Presidente degli Stati Uniti d’America. Nonostante questo, il “trono” della Casa Bianca non è un affatto stabile, poiché la carica di Underwood è a rischio, in vista delle elezioni presidenziali del 2016: da una parte il partito gli chiede di non candidarsi, per non perdere di credibilità contro i Repubblicani, dall’altra entra in scena una inaspettata rivale, l’ex procuratore generale Heather Dunbar, che si era dimostrata palesemente ostile nei confronti di Frank durante un processo tenuto durante la sua vicepresidenza.

Nella scalata verso il potere, la figura più di spicco al fianco di Underwood è la moglie Claire: interpretata da una impeccabile Robin Wright, Claire Underwood è una donna dalla bellezza austera e algida, sempre perfetta nei suoi completi di alta sartoria, il volto spigoloso incorniciato da un caschetto biondo che è diventato un elemento iconico tra i fan della serie. Claire non è soltanto la consorte di Frank, non è l’ombra del proprio marito: è la donna che lavora in parallelo col marito aiutandolo a farsi strada tra gli intrighi di potere a Washington e, nel corso di tre stagioni, assume un’autonomia sempre più palese.

House of Cards 4x01 Chapter 40 recensione

Nonostante ci sia un rapporto simbiotico tra i due, Claire è una donna determinata a ritagliarsi una sua posizione rilevante nei giochi di palazzo: non è disposta a vivere della luce riflessa da Frank, ed è fermamente convinta di potersi muovere da sola nel mondo della politica. Sebbene entrambi abbiano sempre ribadito il loro amore reciproco, la decisione di Claire di essere conosciuta non solo in quanto First Lady e di concorrere per la carica di ambasciatore delle Nazioni Unite è la prima crepa nel rapporto tra il Presidente e sua moglie, una crepa che sembra irreparabile nel finale della terza stagione, che si chiude con Claire che abbandona la Casa Bianca annunciando a Frank la fine del loro matrimonio.

CHAPTER 40

La nuova stagione si apre con un ritorno dal passato: lo sfortunato giornalista Lucas Goodwin, fidanzato della scomparsa Zoe Barnes. L’avevamo lasciato nella seconda stagione, quando fu arrestato per crimini informatici commessi nel tentativo di esporre gli omicidi commessi da Frank Underwood. Ora che Goodwin viene rilasciato nel Programma Protezione Testimoni, che gli assegna una nuova identità, rappresenta l’ennesima spada di Damocle a minaccia della sicurezza di Underwood, dopo Barnes e l’ex prostituta Rachel Posner, tolta di mezzo dopo una lunga ricerca dall’assistente di Underwood, Doug Stamper. Che Lucas Goodwin rappresenti un pericolo per Frank ora che, seppur sotto falsa identità, si trova in libertà?

House of Cards 4x01 Chapter 40 recensione

La minaccia di Goodwin è tuttavia ancora lontana, e il Presidente Underwood ha delle gatte più importanti da pelare, in primis la condizione precaria del suo matrimonio, proprio durante la fase cruciale delle “primarie” dei Democratici. La First Lady si trova da sola a Dallas, in quella che poi scopriamo essere la sua casa d’infanzia: le scene in cui vaga tra le stanze della villa e metaforicamente tra le immagini del suo passato offrono allo spettatore la possibilità di ricordarsi della figura di Claire in quanto protagonista principale, padrona di profonde motivazioni, ambizioni e opinioni che fino a questo momento sono state messe da parte a causa di Frank, con cui anche lo spettatore ha sempre potuto godere di un rapporto privilegiato, tramite i dialoghi metatelevisivi con il superbo Kevin Spacey, rivolto direttamente alla telecamera.

Claire fa un passo avanti, conquista i riflettori di House of Cards come mai prima e si immerge a capofitto in quello che è il cuore più cupo della macchina politica statunitense: ancora una volta, assistiamo a mosse e contromosse, dalle intimidazioni a volto scoperto da parte del Presidente ai mezzi sorrisi taglienti di Claire, che nascondono astio e desiderio di rivendicazione personale. Tutto ciò non si svolge tra Underwood e i suoi avversari, bensì rimbalza tra Claire e Frank, in passaggi che impreziosiscono la narrazione proprio perché coinvolgono il cuore dei protagonisti: per la prima volta, il Presidente e la First Lady sembrano essere in aperta rivalità e nessuno dei due sembra intenzionato a sventolare bandiera bianca.

House of Cards 4x01 Chapter 40 recensione

Molto promettenti sono anche le new entry della quarta stagione. La consulente Leann Harvey interpretata da Neve Campbell (che, per chi non se ne fosse accorto, faceva la sorella del Dottor Stranamore Lizzie Shepherd in Grey’s Anatomy), il cui piglio minaccioso fa ben sperare per un ruolo interessante nel corso della stagione, la deputata Doris Jones (interpretata da Cicely Tyson, che ultimamente ha recitato nei panni della madre di Annalise Keating in How to Get Away with Murder) e la madre autoritaria di Claire, la signora Elizabeth Hale (portata sullo schermo da una elegantissima Ellen Burstyn, vincitrice di Emmy, Golden Globe e due volte nominata all’Oscar come migliore attrice).

La signora Hale, in particolare, riveste un ruolo fondamentale: il suo palese disprezzo nei confronti di Frank, predicato in privato alla figlia da decenni e in pubblico alle amiche a cui chiede di finanziare Heather Dunbar per ostacolarlo, potrebbe danneggiare la campagna elettorale in vista delle elezioni presidenziali del 2016. Resta da vedere quali saranno i provvedimenti che Frank prenderà nel caso la suocera gli dovesse mettere ulteriormente i bastoni tra le ruote. A questo proposito l’abbraccio tra madre e figlia a fine episodio rappresenta la formazione di una nuova alleanza che, se le nostre previsioni sono esatte, farà dormire sonni poco tranquilli al Presidente Underwood.

House of Cards 4x01 Chapter 40 recensione

CHAPTER 41

Mrs. Hale: “He is a classless, graceless, shameless barbarian.”

Le parole che la madre della First Lady usa per descrivere il Presidente non sono affatto edulcorate: l’Underwood ritratto dalla suocera è un uomo senza scrupoli, uno di quelli che non è disposto a impegnarsi in patti di alcun tipo a meno che questi non gli procurino un tornaconto personale. La lingua della donna è tagliente ma inquadra alla perfezione la figura del genero: anche noi ci siamo chiesti come un uomo così spregiudicato e macchinatore possa essere giunto a sedersi al di là della scrivania nello Studio Ovale – una domanda piuttosto retorica, a giudicare dalle “performance” del Signor Presidente.

Le parole, per quanto veritiere, sono nulla se non sono supportate dai fatti e Frank Underwood, a modo suo, è un uomo di parola: infatti, in questo episodio mette in mostra in maniera puntuale il concentrato della sua spietatezza e lo fa in maniera del tutto inaspettata.
Ormai forte del sostegno da parte del marito e della parola datale dall’Onorevole Doris Jones, Claire è convinta di avere la strada spianata verso il posto in Congresso come Senatrice per il trentesimo Distretto Congressuale del Texas. Le mosse di Claire in questa situazione ricordano molto quelle del marito: si prende gioco dell’avversario facendo buon viso a cattivo gioco, forzando anche la mano, quando e se necessario, per spostare il piatto della bilancia a suo favore. Il marchio di fabbrica di casa Underwood è evidente: in trent’anni di matrimonio, Claire non si è limitata ad osservare il marito, ma ha imparato ad assorbirne i tratti più peculiari.

House of Cards Chapter 40 - Chapter 41 recensione

Nonostante questo, Claire non è immune alle mosse di Frank: lo smacco che subisce quando Frank annuncia l’endorsement nei confronti della figlia della Jones nella corsa al Senato è come uno schiaffo in pieno viso. Robin Wright porta sullo schermo in maniera elegante e impeccabile la compostezza ieratica con cui la First Lady reagisce al colpo infertole dal marito. La sequenza in cui accoglie suo malgrado l’annuncio del marito è uno sguardo totalizzante sul personaggio di Claire Underwood: composta ma non mite, una donna che cova rancore mascherato da un sorriso a denti stretti; metaforicamente, la First Lady è come un braciere la cui fiamma è affievolita e nascosta dalla cenere: apparentemente innocua, è capace di dimostrarsi determinata e spregiudicata quanto il marito, se solo qualcuno scava accidentalmente poco al di sotto della superficie. Solo lei sa cosa cova dentro di sé, ora che l’ultima scintilla ha riacceso la brace.

La crepa nel matrimonio degli Underwood va sempre più allargandosi: in un confronto dai toni minacciosi, che termina con Claire che lascia intendere di voler rinunciare a qualsiasi ambizione politica, Frank le rivolge queste parole:

Frank: “I will not allow you to be dangerous”.

Questa intimidazione sembra far scattare qualcosa nella First Lady, qualcosa di cui Frank fiuta il potenziale pericolo tanto da ricordare per l’ennesima volta allo spettatore, tramite un aneddoto della sua infanzia, che metterà in campo tutte le sue forze e che è disposto a fare di tutto per arrivare al suo obiettivo, persino uccidere. Persino, e questa è la vetta della sua crudeltà calcolatrice, se l’ostacolo da rimuovere è sua moglie.

House of Cards Chapter 40 - Chapter 41 recensione

House of Cards ritorna con due episodi che ridanno linfa vitale agli intrighi e alle trame nascoste del Campidoglio, riportando sullo schermo una politica dalle scarse virtù ma abbondante di vizi e di pratiche ai limiti della legalità. Siamo curiosi di assistere all’evolversi del rapporto tra Frank e Claire, interpretati sempre magistralmente da Kevin Spacey e da Robin Wright, a cui una regia e una scrittura incisiva e coinvolgente fin nei minimi dettagli dona ulteriore spessore, per cui non si possono che dare 4.5 porcamiseria al ritorno del primo gioiello di casa Netflix.

4.5

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