Riassumere le passate stagioni di Game Of Thrones – Il Trono di Spade non è proprio un’impresa semplice, ma è necessario per non arrivare impreparati all’anteprima della nuova quinta stagione in arrivo su HBO il 12 aprile (ANSIA).
Decine di personaggi, vicende e intrighi, guerre, morti e resurrezioni, draghi e una buona dose di sesso fanno di questa serie una delle più seguite di tutti i tempi, cosa non comune per un fantasy che si ispira alla saga scritta (e non ancora terminata, mannaggia a lui) da George R. R. Martin, “A Song of Ice and Fire”. Un intero universo fittizio creato ex novo e adattato per la televisione, con alcuni tagli e variazioni, sempre più marcate col proseguire della storia, a renderla comunque diversa e affascinante anche per i lettori dei libri.
La prima stagione va in onda nell’aprile del 2011 e ammetto che, nonostante la curiosità per il pilot, la prima puntata non mi stimola più di tanto, a dispetto di fenomeni paranormali, scene di sesso incestuoso, morti e complotti.
IL FREDDO NORD
È proprio la prima scena a farmi alzare il sopracciglio: strani zombie dagli occhi di ghiaccio (Others, gli altri, detti anche Ombre Bianche, White Walkers) attaccano tre ignari ranger dei Night’s Watch (Guardiani della Notte). A me i non-morti non piacciono, e con questo pregiudizio non vado oltre, e ho subito scartato la serie, riprendendola in mano solo dopo due anni (avevo molto tempo libero, diciamocelo); da quel momento non sono più riuscito a farne a meno!
Tornando alla trama, in seguito all’attacco uno dei tre ranger riesce a sopravvivere e a fuggire verso sud, ma viene catturato a Winterfell (Grande Inverno) dagli uomini di Eddard “Ned” Lord della casata degli Stark, che lo giustizierà come disertore di fronte ai suoi figli maschi: Robb, il maggiore ed erede, e Brandon, il più piccolo. Assieme a loro Jon Snow, suo figlio illegittimo e Theon Greyjoy, ostaggio cresciuto con gli Stark ma figlio di Balon Greyjoy delle Iron Islands (Isole di Ferro).
Rientrando dall’esecuzione il gruppo si imbatte in una scena di oscuro presagio: un cervo (simbolo della casata Baratheon) giace morto dopo aver ucciso una metalupa (simbolo di casa Stark), e sei lupacchiotti abbandonati ne stanno mangiando le interiora. I cuccioli vengono adottati da ognuno dei figli di Ned Stark, compreso il bastardo Jon che prende quello bianco e lo chiama Ghost.
L’ARRIVO DI RE BARATHEON
Re Robert Baratheon governa da circa 12 anni sui Sette Regni di Westeros dalla capitale King’s Landing (Approdo del Re), in seguito all’insurrezione da lui condotta contro l’ultimo Re Targaryen, Aerys II detto il pazzo (perché lo era sul serio, completamente). In questo periodo il suo regno ha goduto di una lunga e fertile estate (qui le stagioni non durano mesi, ma anni, e hanno lunghezza variabile e imprevedibile) e un tranquillo periodo senza guerre sanguinose, ma l’inverno è alle porte. Il Re è in viaggio con la sua bellissima e temibile Regina, Cersei Lannister, i figli e una fetta importante di corte verso Winterfell, la capitale del regno del Nord, presieduta da Lord Eddard di cui è Protettore.
Amico di Robert Baratheon e complice dell’insurrezione, il freddo e contemplativo Ned è un Lord ligio al dovere e al bene del regno, e non rifiuterà l’offerta del suo Re di diventare Primo Cavaliere (Hand of the King, una carica importantissima, tipo Primo Ministro), perché il precedente è morto in circostanze poco chiare: Jon Arryn, anziano Lord Protettore delle terre dell’Est, forse è stato avvelenato; la moglie Lysa Tully dalle alte vette del castello di Eyrie (Nido dell’Aquila) invia un messaggio segreto alla sorella Catelyn Tully, sposa di Ned Stark.
A Winterfell uno dei giovani Stark, Brandon, mentre si arrampica su una torre abbandonata scopre la regina Cersei fare sesso con il fratello gemello Jaime Lannister: i due amanti se ne accorgono e Jaime, fingendo di tranquillizzare Brandon, lo spinge giù dalla torre. Brandon si risveglierà dal coma (senza ricordare nulla), e sarà vittima di un tentato omicidio, salvato in extremis dalla madre e dalla sua metalupa Summer.
L’incidente getta una tragica ombra su Winterfell, con Ned che deve necessariamente seguire la corte verso King’s Landing, portandosi dietro le sue due figlie, Sansa e Arya, e Catelyn che sospetta dei Lannister e decide di vederci chiaro, viaggiando in incognito verso sud. Durante il viaggio Arya, mentre gioca col figlio del macellaio, litiga con Joffrey Baratheon, il primo figlio di Re Robert: Nymeria, la lupa della ragazzina, lo morde e fugge via, e il gran casino crea una crisi diplomatica che si risolve con l’uccisione dell’innocente figlio del macellaio da parte di Sandor Clegane (detto the Hound, il Mastino), e quella della lupa di Sansa, Lady, più sfigata della padrona. La vicenda crea una frattura anche tra le due sorelle, perché Sansa è innamorata di Joffrey in quanto suo promesso sposo, che si dimostrerà essere il peggior figlio di puttana di tutta la storia delle serie TV.
Jon Snow, decide di entrare nei Guardiani della Notte, e viene accompagnato verso The Wall, la Barriera che divide i Sette regni di Westeros dal freddo e sconfinato nord del continente, da Tyrion Lannister, fratello minore di Cersei e Jaime: nano, brutto e zoppicante ma dalla lingua tagliente e dalla passione per le prostitute, è forse uno dei personaggi più amati di GoT.
Jon fa fatica ad ambientarsi in mezzo ai cadetti dei Guardiani, niente altro che una manica di delinquenti che hanno scelto di arruolarsi per non finire in galera, diversamente da lui che, seppur bastardo di sangue, ha avuto un’educazione da nobile. L’unico amico che riesce ad avere è un ciccione goffo e un po’ sfigato, Samwell Tarly, figlio di un nobile che l’ha cacciato via dal castello perché troppo goffo e imbarazzante per diventare erede.
Arrivato a King’s Landing e preso il suo seggio nel Consiglio di Stato, Ned si rende subito conto che la capitale riversa in uno stato pietoso, indebitato soprattutto con la famiglia Lannister. Catelyn arriva in incognito nella capitale ma viene subito riconosciuta e portata al sicuro da Petyr Baelish (consigliere di Robert e vecchio amico di infanzia di Cat, da sempre innamorato di lei) e lord Varys (eunuco a capo di tutte le spie dello stato). Cat mostra ai due la daga di chi ha tentato di uccidere Bran e Petyr rivela che l’arma era sua, ma è diventata di proprietà di Tyrion in seguito ad una scommessa. Catelyn ammonisce il marito di stare attento in quel covo di serpi che è la capitale, ed è preoccupata che le due figlie abbiano un così pessimo rapporto. Arya da brava maschiaccia inizierà presto a ricevere lezioni di scherma, dopo che il padre scopre Needle, uno spadino di acciaio di Valyria regalatole dal fratellastro Jon.
L’ESILIO DEI TARGARYEN
Daenerys, ultima figlia dei principi Targaryen giustiziati durante la ribellione di Baratheon, è esiliata a est oltre il Narrow Sea nel continente di Essos, assieme al fratello Viserys. In accordo con il nobile Illyrio Mopatis, il giovane Targaryen ha in mente di far sposare Dany al grande capo dei selvaggi dothraki che imperano sulla grande distesa erbosa a est, per poter sfruttare il suo immenso esercito e riconquistare Westeros.
Dopo un’iniziale titubanza, Daenerys inizia ad assumere consapevolezza del suo essere Khaleesi, cioè Regina. Lentamente si innamora del marito Khal Drogo, che dapprima la usa solo sessualmente, ma diventando progressivamente più attento e “dolce”. La devozione con cui si impegna ad essere una buona moglie, ad imparare le usanze e la lingua della sua nuova gente le fanno acquisire un nuovo status di superiorità rispetto al fratello, che continua a considerare tutto e tutti inferiore e col solo scopo di farlo tornare sul suo trono: insomma, pazzo come il padre Aerys. I suoi modi violenti e arroganti non spaventano più Daenerys, che cerca comunque di metterlo in guardia dai suoi comportamenti irrispettosi.
In seguito ad una lite Viserys minaccia con un coltello la sorella, ma viene fermato da un dothraki. La punizione che gli spetta è la vergogna più grande per la tribù: la privazione del cavallo. Daenerys scopre presto di essere incinta, e Jorah Mormont (a.k.a. Lord Friendzone, un nobile di Westeros decaduto che ha giurato fedeltà ai due Targaryen rimasti) ci rimane malissimo.
I COMPLOTTI A KING’S LANDING
Ned Stark intanto continua ad indagare sulla morte del suo predecessore, e seguendo gli indizi trascritti proprio da Jon Arryn scopre Gendry, uno dei tanti figli bastardi di Robert Baratheon: capelli nero corvino e occhi scuri, tratti forti e marcati, il ragazzo assomiglia moltissimo al Re. Ned inizia a chiedersi come mai i figli legittimi avuti dalla bella Cersei siano invece tutti e tre biondi dagli occhi verdi, proprio come solo i Lannister possono essere…
Ad ogni modo, c’è un torneo a cui pensare! Giostrano, tra i tanti cavalieri, l’erede di casa Tyrell, Loras, e Gregor Clegane, “la Montagna”, che per poco non lo sfascia di mazzate dopo essere stato battuto. Loras si salva solo grazie all’intervento dell’altro Clegane, il fratello Sandor: i due si odiano perché da ragazzi Gregor prese la testa di Sandor e la schiacciò contro un braciere, sfigurandolo e lasciandogli delle orribili cicatrici sul lato destro della faccia.
Catelyn Tully è in viaggio verso nord, e in una taverna incontra Tyrion Lannister, che invece sta ritornando a casa nel sud. Rivelandosi ai vassalli presenti (che odiano i Lannister e stimano gli Stark e i Tully), Cat fa catturare il nano, e lo porta verso l’Eyrie, dove insieme alla sorella vuole processarlo con l’accusa di aver complottato per uccidere Brandon.
Lungo la strada il gruppo viene attaccato da dei selvaggi, senza grossi danni, con Tyrion inaspettatamente al salvataggio di Catelyn. Arrivati al cospetto di Lysa Tully, Cat non fatica a capire che la sorella è giusto un po’ impazzita, nonché iperprotettiva verso il gracile e malaticcio Robin Arryn, figlio di Jon ed unico erede della casata, che ancora allatta al seno nonostante abbia già sei anni. Imprigionato e portato a processo, con astuzia Tyrion riesce a chiedere “giudizio tramite combattimento”: non potendo chiamare il fratello Jaime perché troppo lontano, interviene in sua difesa Bronn, un esperto spadaccino che riesce a sconfiggere il cavaliere di Lysa e a salvare Tyrion. Lungo la strada del ritorno il gruppo viene intercettato da alcuni barbari, ma Tyrion con la sua abile dialettica li convince a non ucciderli ma a seguirli all’accampamento del padre, Tywin Lannister che sta cautamente radunando un esercito.
Informato della gravidanza di Daenerys, Re Robert vuole ucciderla per evitare che qualcuno possa reclamare il suo trono. Ned è assolutamente contrario e si dimette da Primo Cavaliere. Le trame di Varys che confabula di guerra imminente con magistro Illyrio, protettore dei due ragazzi Targaryen vengono sentite per sbaglio da Arya che proverà senza esito a riferire al padre. Intanto Petyr Baelish porta Ned da un’altra donna, madre di un altro bastardo di Re Robert (e che di nuovo gli assomiglia parecchio), con riflessioni che non fanno che gettare benzina sul fuoco. Lord Stark al ritorno a castello viene fronteggiato da Jaime Lannister in merito alla cattura di Tyrion, finendo per essere ferito ad una gamba.
Risvegliandosi nei suoi appartamenti trova Robert Baratheon e Cersei Lannister al suo cospetto: la regina lo accusa di aver attaccato il fratello, ma il re le tira un ceffone e la manda via, intimando poi a Ned di ritirare le dimissioni e riprendere l’incarico di Primo Cavaliere. Robert in seguito decide stupidamente di andarsene a caccia con diversi cavalieri, il fratello minore Renly Baratheon, e col fidato anziano cavaliere Ser Barristan Selmy, lasciando a Ned il compito di reggente, una rottura di scatole terribile: nelle Riverlands infatti, territori dei Tully, Gregor Clegane, fedele alla casata dei Lannister, sta razziando e portando devastazioni inspiegabili; Lord Eddard decide quindi di ritirare il cavalierato a Clegane e convoca immediatamente a corte Tywin Lannister per rispondere dei delitti del suo vassallo, pena una condanna per alto tradimento.
IL “GIOCO DEI TRONI”
Accorgendosi che il clima nella capitale sta diventando decisamente pericoloso Lord Stark decide di rispedire a casa le sue figlie per sicurezza, e mentre quella scema di Sansa piagnucola perché è innamorata dei biondi capelli di Joffrey, il padre ha un’epifania, e andando a controllare l’albero genealogico dei Baratheon si rende conto che nessuno in quella famiglia aveva mai avuto occhi verdi e capelli biondi, e conclude che nemmeno i tre figli di Cersei, Jeoffrey, Myrcella e Tommen possono essere di sangue Baratheon, ma sono molto probabilmente figli dell’incesto con il fratello Jaime, di cui a corte le malelingue iniziano già a chiacchierare. Ned affronta verbalmente la regina che non nega, anzi lo lascia con la frase più bella della prima stagione:
“In the Game of Thrones, you win or you die, there is no middle ground.“
Robert torna gravemente ferito dalla battuta di caccia. Morirà presto per le complicazioni, non prima però di aver nominato reggente il suo amico Ned, fidandosi poco della consorte e dell’eventuale potere che avrebbero i Lannister. Nella sala del trono Lord Stark accusa apertamente la regina e Joffrey di alto tradimento, dichiarando quindi che il legittimo erede è il fratello minore di Robert, Stannis Baratheon. Ned tuttavia viene incastrato, perché le guardie del Re arrestano lui e lo imprigionano, complici del volta faccia di quella serpe di Petyr.
Nella speranza di mettere in salvo le sue due figlie, Ned è portato al patibolo con la promessa di essere risparmiato se si dichiara colpevole di alto tradimento. Joffrey di sua iniziativa lo fa comunque decapitare, con l’orrore di Sansa, che resta a King’s Landing, e Arya, che viene portata in salvo da Yoren, un uomo fedele agli Stark.
Nel frattempo il primogenito Robb riunisce tutti i nobili affiliati alla casata degli Stark e decide di scendere in guerra contro i Lannister, che stanno pressando da sud. Alla notizia della morte di Eddard il Nord dichiara la propria indipendenza, proclamando Robb Stark King in the North. Nella prima battaglia tra i due eserciti Jaime viene catturato e fatto prigioniero. Il padre Tywin (che è il mio personale personaggio preferito, sapevatelo) è furente, non abituato a perdere: decide quindi di guidare personalmente le strategie di guerra mentre impone il figlio Tyrion come Hand of The King, per dare un occhio al nipote Joffrey e soprattutto alla figlia Cersei, che non reputa in grado di svolgere un buon lavoro come reggente (e ha perfettamente ragione).
Jon Snow, sconvolto dalla notizia della morte del padre, tenta una fuga disperata, ma viene successivamente convinto a non abbandonare i Guardiani della Notte dopo il giuramento, poiché gli spetterebbe la pena di morte per diserzione. Parte invece per una spedizione a nord del Muro per ritrovare lo zio, Benjen Stark, arruolato come ranger ma scomparso da diverso tempo, e per indagare sulla minaccia dei selvaggi che vivono al di là della Barriera.
LA MADRE DEI DRAGHI
Al di là del mare, nella pianura dei dothraki, l’arroganza di Viserys giunge all’epilogo estremo: durante un rito religioso minaccia di morte la Khaleesi di fronte alla tribù. In tutta risposta Khal Drogo lo disarma facilmente, lo fa bloccare a terra in ginocchio dai suoi uomini e gli versa sul capo una colata di oro fuso, uccidendolo all’istante. La sorella guarda con distacco la scena, senza provare più la minima emozione nei confronti del pazzo fratello: in fondo non era degno di essere un drago come lei, immune alle fiamme.
Durante il viaggio coi dothraki un tentativo di assassinio ai danni di Daenerys viene sventato dall’intervento di Jorah, e il rischio di perdere la sua giovane moglie manda su tutte le furie Drogo, che decide di tornare a ovest e aiutare finalmente Dany a riprendersi Westeros. Sfortunatamente durante una razzia Drogo rimarrà ferito, con conseguenze potenzialmente fatali. Daenerys ricorrerà persino all’aiuto di una strega loro prigioniera, Mirri Maz Duur, per salvare la vita al suo amato consorte, ottenendo tuttavia terribili risultati: la strega richiede un’altra vita in cambio del salvataggio di quella di Drogo, ottenendo in offerta quella del figlio in grembo a Dany. Il peggio accade, in quanto il figlio nasce morto e deforme, invalidando il sacrificio e rendendo la Khaleesi definitivamente sterile. Oltre a questo tutti i dothraki la abbandoneranno, inorriditi dal rituale magico, lasciandola con pochi fedelissimi. Le sorti tuttavia migliorano proprio quando sembra non esserci più speranza, durante la cerimonia di cremazione di Khal Drogo. Daenerys cammina nelle fiamme della pira insieme alle uova di drago ricevute in dono al suo matrimonio, uscendone illesa: le fiamme non la possono bruciare, ma le uova di pietra, dando alla luce tre piccoli draghi: Drogon, Rhaegal e Viserion .
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