Arrow5×01 Legacy

Arrow ritorna per la quinta stagione con il botto! Nuovi villains all'orizzonte di Star City e la discesa del sindaco Oliver Queen verso l'oscurità. Un ritorno alle origini per Green Arrow. E che fine ha fatto il Team della Freccia? Scoprite tutto nella nuova recensione di SerialFreaks!

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Dopo la consueta pausa estiva, Arrow ritorna in grande stile. Davvero, davvero in grande stile. Questa première getta le basi per la stagione a venire conservando un ottimo equilibrio tra ciò che ha scelto di rivelare e ciò che invece tiene in serbo per le prossime puntate, senza mettere troppa carne al fuoco ma costruendo un canovaccio ben preciso su cui articolare tutta la stagione.

E per essere il primo episodio di una quinta stagione, la curiosità che fa nascere negli spettatori è tanta: cinque anni sono duri da reggere, se sei una serie su un tizio in calzamaglia verde con arco e frecce e non ti chiami Robin Hood. La sensazione principale è che Arrow, ormai, sappia davvero il fatto suo nel panorama CW. Non possiamo che esserne felici.

No Team, no party

Per quanto mi abbia stupito che gli sconvolgimenti temporali non abbiano – in apparenza – influenzato il panorama di Star City, ritroviamo comunque una situazione molto diversa dalla première dello scorso anno. Oliver Queen, il sindaco appena eletto, si barcamena a fatica tra la vita mascherata – in cui si lancia dai tetti e stende criminali duri a scomparire dallo schermo (Machin, you again) – e la vita in giacca e cravatta, che mal tollera i suoi continui ritardi alle serata di gala e agli impegni che una figura pubblica dovrebbe rispettare.

5x01 Legacy Arrow Recensione

Il Team Arrow si è disgregato, dopo la morte di Laurel: Thea ha scelto di appendere la tuta rossa al chiodo e Diggle è partito per tornare in missione, scelta che nessuno di noi ha ben capito. Se per la morte del fratello, dimostratosi davvero un traditore e una persona spregevole, o per esigenze contrattuali dell’attore, non è dato sapere. Fatto sta che, come giustamente sottolinea Quentin Lance, “ai vertici ci si può sentire molto soli”. La solitudine di Oliver è innegabile, ed è anche uno dei motivi per cui è tornato alle origini: se nelle scorse stagioni abbiamo assistito a un Freccia Verde dagli angoli smussati, meno oscuro e soprattutto non incline a far fuori i suoi avversari, la conta dei morti di questa puntata ci mostra chiaramente come Mr. Queen sia tornato alle vecchie abitudini.

5x01 Legacy Arrow Recensione

Oliver è un uomo che si è sempre sentito profondamente solo, anche quando era un superficiale playboy che pensava solo a spendere i suoi soldi e a sedurre quante più ragazze possibile. La maschera di Green Arrow ha acuito la sua rabbia, smorzata nel corso delle stagioni ed esplosa prepotentemente alla fine della quarta con la morte di Laurel; se avesse ucciso prima Darhk, puntualizza Oliver amaramente, tutto questo forse non sarebbe mai successo. Cerca così di porre rimedio, per un malsano senso di colpa, e non fa altro che allontanare ancora di più Thea da lui – che per quanto sia disposta a indossare nuovamente il suo costume da Speedy per aiutarlo, sottolinea come non lo voglia più fare se il nuovo hobby di Oliver è spezzare il collo dei criminali.

“C’è un nuovo sceriffo in città”

Quello che, presumibilmente, sarà il villain almeno della prima parte di questa stagione ci viene introdotto con un’entrata che chiamare “d’effetto” sarebbe riduttivo: apprendiamo, grazie a un sottile gioco di spiegazione-nonspiegazione, che la polizia di Star City ormai è sempre più corrotta. Sembra un leitmotiv dell’universo DC che qualsiasi grande città abbia la capacità di corrompere chi ci vive – Gotham City, una su tutte, è la metropoli sporca e corrotta per eccellenza.

5x01 Legacy Arrow Recensione

In questo caso, durante una finta retata della polizia ad un covo di spacciatori – fatta solo per impadronirsi dell’incasso senza destare troppi sospetti – conosciamo Tobias Church, alias Caronte, che non si fa troppi problemi ad ammazzare a pugni il capo dei poliziotti e mettersi a capo del manipolo di sbirri corrotti. Manovra che, notiamo proprio sul finale, gli riesce particolarmente bene visto che riesce a infiltrare qualcuno dei suoi in ognuna delle bande criminali della città e prenderne il pieno possesso. Ti piace vincere facile.

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C’è qualcosa che fa storcere il naso, invece, nel conoscere il secondo e misterioso cattivo della stagione, introdotto nell’ultimo minuto attraverso l’omicidio di uno dei pochi poliziotti rimasti leali nel dipartimento – uno di quelli appena promossi per l’Unità Anti Crimine promossa dal sindaco Queen. L’ennesimo tizio mascherato di nero, con voce cavernosa e arco e frecce sa di già visto, e se è qualcuno collegato alla Lega degli Assassini sa di ancora più visto. Ma è ancora presto per giudicare.

Legacy

Come spiega alla perfezione il titolo dell’episodio, questa première parla di svariate eredità: la statua (dalla discutibile bellezza) dedicata a Black Canary, fatta erigere in onore di Laurel e del suo sacrificio, sottolinea come la stessa Laurel aveva fatto promettere a Oliver di non lasciare che la sua eredità andasse perduta. Ci dev’essere un’altra Black Canary ad aiutare Green Arrow, il tutto sta nel vedere chi raccoglierà il testimone. Altre eredità sono quelle di cui i vigilanti “dilettanti” vorrebbero far parte, collaborare anche loro con la Freccia per proteggere Star City dato che il Team al momento è un po’ sguarnito – anche se con Curtis new entry sta già iniziando a rimpolparsi piano piano.

5x01 Legacy Arrow Recensione

Ma l’eredità più importante è quella raccolta dall’Oliver Queen di cinque anni prima, che questa volta ritroviamo in Russia – nei canonici flashback che la scorsa stagione ci avevano tanto ammorbato lasciato indifferenti. Sono decisamente curiosa di assistere ai giorni di Oliver in quel della Bratva, dato che sono una parte importante già più volte sottolineata; e meno male che abbiamo cambiato panorama, perché la maledetta giungla cominciava ad annoiare a morte.

Ottimo l’aggancio del perché lo troviamo in Russia: Tajana gli aveva parlato di un certo Kovar, tiranno che spadroneggiava sul suo villaggio. Un modo davvero azzeccato per rendere i flashback della scorsa stagione utili quantomeno a qualcosa.

4

 

Quattro porcamiseria, di incoraggiamento.

La regia è curata e i combattimenti sono davvero credibili – ammirevoli i ripetuti piani sequenza, primo su tutti quello durante la serata di gala con conseguente dialogo tra Oliver e Thea; puntuale anche la scelta del rallenty in alcune sequenze per renderle più sceniche. Parlando di storyline, siamo solo all’inizio ma impazienti di proseguire; tipo, chi è il misterioso uomo che frequenta Felicity? Diggle tornerà? E chi saranno i nuovi membri del Team Arrow? Restate sintonizzati.

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