Will & Grace9×07 A Gay Olde Christmas

Un miracolo di Natale nella New York dei primi anni del Novecento fa da sfondo a questa sorta di speciale natalizio di Will & Grace che tra risate ed irriverenza sa farsi portavoce di messaggi di inclusione e denuncia sociale giocando sui suoi molteplici livelli di lettura.

8.0

Will & Grace interrompe il suo lungo hiatus regalando ai suoi spettatori una sorta di “speciale di Natale”, ovverosia uno di quei classici episodi a tema natalizio del tutto avulsi dalla trama orizzontale e – come in questo caso – dal contesto narrativo in toto.

Un’interminabile attesa al ristorante in cui i quattro protagonisti sono soliti riunirsi per la cena di Natale e un’incombente urgenza fisiologica di Grace porteranno la gang ad intraprendere un viaggio immaginario nella New York dei primi anni del Novecento, in un’America ancora lontana dall’essere quella terra di libertà e di opportunità che saranno i pilastri del Sogno Americano che tutto il mondo ha imparato a conoscere attraverso un patriottismo e una fierezza di fondo che fanno capolino in moltissime produzioni artistiche d’oltreoceano.

Will & Grace 9x07 A Gay Olde Christmas recensione

Tra risate e doppi sensi neanche troppo velati, la storia di sopravvivenza di una famiglia irlandese che non riesce a concedersi altro che delle cipolle quale lauto pasto natalizio, è fondamentalmente una storia di diritti negati – a più livelli – che non vuole essere solo una riflessione sui tempi che furono ma che assume più i tratti di un monito in questa nostra epoca in cui quotidianamente assistiamo a piccole o grandi storie di razzismo, misoginia o omotransfobia che ci fanno ripiombare, anche solo per un attimo, a quei periodi bui. Will & Grace non cessa di farsi emissario di messaggi di inclusione e di denuncia sui temi fondamentali neanche in un episodio in costume a tema natalizio, con tanto di stoccate dritte e secche a Trump, senza dubbio forzate e pretestuose, ma al tempo stesso coerenti con la mission di questo reboot: “Make America Gay Again“.

Se le controparti di Karen, Will e Grace sono gli emblemi di una parte della società non libera di esprimersi e/o che vede negati i propri diritti, quella di Jack è l’elemento di rottura, la mina vagante che – ci rendiamo conto quanto azzardato possa sembrare ciò che stiamo per dire alla luce di come esso stesso si compie – può produrre un piccolo miracolo, quella prima pietra di un processo di cambiamento lungo e sicuramente difficile.

Will & Grace 9x07 A Gay Olde Christmas recensione

Tale sottotesto non appesantisce però il registro comico di A Gay Olde Christmas, che può attingere a nuova linfa vitale grazie a questo tuffo nel passato in cui le caratterizzazioni di Will, Grace, Karen e Jack si mescolano sapientemente a quelle delle loro controparti in costume, permettendo agli attori di poter mettere in scena nuove sfaccettature grazie alla libertà che questo conferisce loro.

Notabile tra tutti l’interpretazione di Megan Mullally nei panni della povera immigrata irlandese Karoline: l’esilarante accento irlandese volutamente marcato, le scene con i figlioletti, la straordinaria capacità di poter mettere in scena un personaggio apparentemente in antitesi con quello di Karen Walker instillandone al tempo stesso le caratteristiche peculiari ed essenziali.

Karoline a Fanny: Maybe it’s what you’re wearing. 1888 called. They’d like their drapes back.

Will & Grace 9x07 A Gay Olde Christmas recensione

Gran lavoro sui dialoghi che non solo fanno abilmente uso dei riferimenti socioculturali della società odierna – dagli Oreo all’Hodor di Game of Thrones – ma che sanno rendere evidenti e alternativamente prominenti le due chiavi di lettura dell’episodio.

Jack: Sweeper of chimneys. Snake Charmer. He only travels by tunnel. Moustache pumper. He rubs the silver wear without a cloth. He is a Homo.

Grace: Look, I know it’s tough being an immigrant. Irish, Italian, Jews. No picnic being women, either… But this country is built on letting more people enjoy its great freedoms, not keeping people down. It may take longer than it should, but we always get it right, eventually.

Porcamiseria
  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 8.5/10
    Tecnica - 8.5/10
  • 8.5/10
    Emozione - 8.5/10
8/10

In breve

Lo speciale natalizio di Will & Grace mette in scena il più classico dei miracoli di Natale che tra risate e doppi sensi neanche troppo velati, è una storia di diritti negati – a più livelli – che vuole essere monito in questa nostra epoca ancora pericolosamente indietro su questi temi. Un gran lavoro poi a livello interpretativo, dove i protagonisti sono abili nel poter giocare con nuove e vecchie sfaccettature dei personaggi che amiamo nelle loro controparti in costume.

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Porcamiseria

8

Lo speciale natalizio di Will & Grace mette in scena il più classico dei miracoli di Natale che tra risate e doppi sensi neanche troppo velati, è una storia di diritti negati - a più livelli - che vuole essere monito in questa nostra epoca ancora pericolosamente indietro su questi temi. Un gran lavoro poi a livello interpretativo, dove i protagonisti sono abili nel poter giocare con nuove e vecchie sfaccettature dei personaggi che amiamo nelle loro controparti in costume.

Storia 7 Tecnica 8.5 Emozione 8.5
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