Vikings5×05 The Prisoner

Intrighi e ancora intrighi in questo episodio di Vikings, dove le menti dei nostri protagonisti vengono messe alla prova dai giochi di potere che scaturiscono da forze apparentemente più grandi di loro. L’intervento divino guida la mano dell’uomo, tra visioni mistiche e oscure, senza dimenticarsi di una buona dose di violenza, sangue e morte.

York

Gli inglesi spavaldi entrano senza incontrare resistenze nelle mura della città occupata, guidati da Aethelwulf e da Heahmund, quest’ultimo infervorato dal sogno vittorioso che Dio gli ha mostrato. L’idillio però dura molto poco, con Ivar come sempre astutamente un passo avanti i cristiani: nascosti nelle fogne, i vichinghi saltano letteralmente fuori in mezzo alle forze nemiche e riescono a sconfiggere facilmente gli inglesi, che scappano un po’ con la coda tra le gambe.

Ignoriamo l’utilità delle scene in cui Alfred è salvato dal cugino di Judith, che potrebbe diventare un nuovo interessante personaggio: viene purtroppo subito ucciso a martellate da un vichingo, già trafitto da due spade. Aethelwulf sul campo non riesce a imbroccarne una, ed è sull’orlo di una crisi di nervi, soprattutto se consideriamo quanto ci tenga a imporsi su Heahmund, quando in pratica militarmente vale la metà del vescovo. Ivar quindi vince e addirittura cattura Heahmund, e se il nuovo capo vichingo in terra inglese ha dimostrato di lodare il coraggio e le abilità del vescovo guerriero, ciò non toglie che crocifiggerlo sia un’opzione molto probabile. Può Vikings permettersi di eliminare Jonathan Rhys-Meyers – ingaggiato un po’ per sostituire il Ragnar di Travis Fimmel – dopo così poche puntate? Probabilmente sarà risparmiato, ma al momento è interessante assistere alle interazioni tra Ivar e Heahmund, soprattutto sulle loro idee teologiche, un po’ come lo furono quelle tra Ragnar e Athelstan.

Gli sceneggiatori cercano di dare più spessore a Hvitserk, che dopo essere stato il pupillo di Ubbe adesso vuole sbarazzarsene, insieme a Lagertha, e incoronare Ivar Re di Kattegat. Per farlo è necessaria un’alleanza con Harald, che però ha la stessa intenzione di sedersi sul trono; carne al fuoco per questa stagione ce n’è, vediamo solo come ce la cucineranno.

Kattegat

Lagertha sta diventando un po’ statica come personaggio, forse sarà l’età, forse il ruolo di regina che la sta rammollendo, abituati come siamo ad averla sempre vista con scudo e spada tra le mani. Il suo accettare Ubbe come alleato è necessario per avere qualche speranza di difendere Kattegat dalle forze di Harald e di Ivar, come unica opzione la fuga o una distante speranza che Astrid le rimanga segretamente fedele.

A peggiorare la situazione ecco Floki, che torna dall’isola misteriosa a seminare il caos, questa volta per portare con sé alcuni prescelti, puri di spirito, selezionati personalmente da lui per conto degli dei. Lagertha non può assolutamente permettersi di perdere altri uomini e donne, ma a Floki questo ovviamente non interessa: il fervore mistico è pari a quello di Heahmund, e Lagertha sarà costretta a prendere provvedimenti esemplari, se non vorrà apparire più debole di quanto già non sia.

Tendopoli Nel Deserto

Lasciata la Sicilia, Bjorn e Halfdan attraversano il deserto con una carovana di dromedari che nemmeno nella più banale delle cartoline dalla Tunisia. Insieme ad Euphemius e alla misteriosa Kassia fanno la conoscenza dell’emiro Ziyadat (Kal Naga), che si rivela essere uno spietato commerciante senza scrupoli e senza morale. Scoperto il complotto di Euphemius, lo fa uccidere e lo dà in pasto ai suoi ospiti stranieri, che non apprezzano la raffinata cucina araba. La puntata termina con un cliffhanger che ci fa sobbalzare dalla sedia, con Bjorn che rischia insieme ad Halfdan di essere decollato come un criminale qualsiasi.

Dietro questo complotto si cela Kassia, che zitta zitta muove le fila per non sappiamo quale obiettivo: il suo personaggio non è ancora particolarmente strutturato, ma comunque necessario per dare una ragion d’essere all’avventura di Bjorn, che altrimenti sarebbe un semplice viaggio all’avventura.

Questo episodio di Vikings scorre veloce, e se restano ancora dei momenti poco convincenti, soprattutto nel segmento di Bjorn, non possiamo negare che si stiano facendo dei progressi nello strutturare la storia lontano dal sicuro pilastro che fu Ragnar. Mentre il ritorno di Ivar a Kattegat e un nuovo scontro fratricida con Ubbe sia molto probabile, incerto è invece il ruolo di Harald, e questo lo rende già più interessante: la sua assenza si è sentita, ma dev’essere in viaggio di nozze con Astrid, quindi meglio non disturbarlo.

https://twitter.com/_rraaavenclaw_/status/943946561469501440

spoiler #Vikings

La nuova generazione ci regala una coppia pagana/cristiana un po’ più psicopatica e sanguinaria, passeremo da “raccontami del tuo dio” a “raccontami di come mi soffocheresti nel sonno”

— martie (@_dracosmudblood) December 21, 2017

https://twitter.com/xfleursdumaI/status/943964124647755778

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