Eccitazione, nervosismo, ansia, euforia, nell’accampamento dei nostri vichinghi fervono gli ultimi preparativi in vista dell’attacco imminente e sono tutti impazienti di menare le asce. Questo episodio di Vikings è principalmente concentrato sulla battaglia delle due torri sulla Senna, ma non solo, perché sia Kattegat, sia l’Inghilterra sono da tenere d’occhio.
Rollo 1 – Ragnar 0
Cosa possiamo dire dell’attacco? Che per Ragnar è stata una disfatta totale. Innanzitutto come comandante, perché ha ingenuamente creduto che i franchi non si aspettassero un attacco anche da terra, quindi sottovalutandoli: Lagertha, alla guida di questo assalto alle spalle di una delle due torri, viene respinta dopo aver subito gravi perdite. La sconfitta navale poi è tremenda: l’escamotage della catena (impossibile non pensare a Tyrion) blocca l’intera flotta, che viene bersagliata prima da frecce, poi da proiettili con liquido infiammabile e infine da dardi infuocati, che gettano confusione e morte tra gli invasori.
Ragnar è allucinato, gli occhi sono fuori dalle orbite, la bocca è tinta di rosso per l’abuso della droga cinese. Rollo invece è ormai diventato almeno esteriormente un conte franco dall’atteggiamento nobile e fiero, con accanto Gisla, che continua a dimostrarci il suo coraggio posizionandosi nelle prime file della battaglia.
Rispetto alla scorsa stagione di Vikings la situazione dei due fratelli è invertita: ricordate Rollo ubriaco e desideroso di morire, che fa a botte con il nipote Bjorn, mentre Ragnar era da poco diventato Re, nel pieno dello splendore e del successo personale? Adesso assistiamo esattamente all’opposto, con Rollo acclamato per il suo successo, anche se nonostante la vittoria non sembra particolarmente soddisfatto di aver tradito il fratello, e per la seconda volta.
Is this how you repay my love?
Ragnar è furente, ferito dal tradimento fraterno, e soprattutto è sempre più solo: Lagertha continua a rinfacciargli di essere stata abbandonata, e persino Bjorn ammette che la sconfitta è tutta colpa del padre. Di chi si può fidare? Forse di Floki, che nonostante la rottura del rapporto, non ha esitato a salvare dall’annegamento durante la battaglia? Questo gesto eroico ci mostra che Ragnar, nonostante il profondo cambiamento – in peggio – ha ancora un cuore, ma quanto può servirgli dopo aver subito una così grave batosta? Ha ormai completamente perso la brocca?
All’accampamento vichingo i francesi attaccano di sorpresa donne e bambini, e fanno strage. Se Yidu e i due giovani figli di Ragnar si salvano, Helga giace invece a terra gravemente ferita: Floki sa che la responsabilità è tutta di Ragnar e, nonostante gli abbia salvato la vita, si percepisce la crisi in cui viene a trovarsi, sopraffatto dal dolore. Floki inizia a dare segni di squilibrio psichico: mentre si trova in un campo, vede Aslaug avvicinarsi e iniziare a fare l’amore con lui, per poi cambiare sembianze e diventare Harbard, il misterioso vagabondo. Sembra proprio una visione di quello che sta effettivamente succedendo a Kattegat: forse che Floki stia lentamente diventando un indovino, come è stato predetto dal Seer? Il suo rapporto con Ragnar è decisamente conflittuale, ma credo sia uno dei punti cardine dei prossimi eventi, come protagonista comprimario a Ragnar.
Quando i Mariti sono in Guerra
Cosa sta succedendo a Kattegat? Harbard è appunto ritornato, e oltre a dare una ripassata ad Aslaug sembra essere determinato a inseminare tutte le donne sterili del villaggio. La visione di Floki getta ancora più ombre su questa figura misteriosa, che le leggende norrene indicano come un’impersonificazione di Odino: di nuovo quella punta di misticismo in più che rende Vikings una serie da amare. Non dimentichiamoci però che l’ultima volta che Harbard è arrivato a Kattegat, Siggy è morta, quindi forse c’è da aspettarsi qualche altra tragedia.
Il Cammino verso Mercia
Sbarazzatosi del figlio, Re Ecbert parte alla volta di Mercia, ma non come conquistatore, bensì per negoziare con il misterioso Wingstan, un nobile inglese che ci racconta la storia della sua casata, e di come siano ormai tutti pazzi. Che Kwenthrith non sia sana di mente lo avevamo capito fin dall’inizio, ma è interessante ascoltare Wingstan elencare gli efferati omicidi dei suoi parenti e di come vuole spazzarli via per consegnare Mercia a Ecbert: l’offerta è molto allettante e Re Ecbert non dovrebbe far altro che mettere fuori gioco Kwenthrith, cosa molto più semplice ora che Aethelwulf è lontano.
La puntata, nonostante sia in gran parte occupata dalla battaglia, non stanca assolutamente e scorre via veloce, a differenza di certi episodi delle scorse stagioni, dove appunto le scene di guerra si prolungavano sino a diventare tediose e a volte confuse. Ragnar rischia grosso non avendo più il carisma e la rispettabilità necessaria a governare, con i nemici interni ed esterni pronti a farlo fuori. Potrebbe mai continuare Vikings, senza il suo personaggio principale? Staremo a vedere.
Ed ecco immancabili i nostri tweet!
Sono a 19 minuti di puntata e da 19 minuti si stanno menando come dei fabbri, che meraviglia. #Vikings #SerialUpdate
— Ιουλία ♀️🇬🇷 (@JuliaGoldmine) April 2, 2016
Harbard è l'unico uomo rimasto al villaggio e limona tutte. Ok. #Vikings
— ㅤ ㅤ ㅤ ㅤ (@hiddlestovn) April 2, 2016
Ragnar ha ufficialmente perso la brocca 😭 #Vikings
— Giulia (@allonsygiu) April 2, 2016
Brutali e feroci vichinghi incazzati VS una catena di ferro.
Vichinghi 0 Catena 1.#Vikings— stargirl🌟 (@FRAnglophile) April 2, 2016