Finalmente Vikings termina di tessere trame e passa all’azione che tutti aspettavano: nel sesto episodio – What Might Have Been, cosa sarebbe potuto succedere – Ragnar decide di partire alla volta della seconda campagna di Parigi.
Tutti in Barca
Dopo una parentesi funeraria, in cui Lagertha brucia un po’ di incenso e recita una preghiera per l’ormai defunto Kalf, entriamo nei ferventi preparativi della partenza. Grazie alla ferma decisione del nostro Re di portare con sé in battaglia i due figli più grandi, Ubbe e Hvitserk, assistiamo al totale disappunto di Aslaug, che viene però zittita crudelmente: Ragnar la fredda ricordandole di quella volta in cui perse di vista i figli avventuratisi sul lago ghiacciato, per folleggiare con Harbard, vicenda che costò la vita a Siggy.
Ragnar percepisce il forte ascendente di Aslaug sui loro figli, e vuole sottrarli al all’influenza materna; quale miglior occasione pedagogica di una guerra per passare insieme del sano quality time? Alla Regina rimangono sempre altri due figli su cui investire: Sigurd, costretto a giocare con la cuginetta, e Ivarr, che scopriamo essere ancora allattato al seno nonostante sia ormai grandicello; la scena ci dice quanto Aslaug sia legata quasi morbosamente al figlio storpio. Quasi come fosse stato richiamato dallo shade di Ragnar, rispunta dal nulla il vagabondo Harbard, con la promessa di porre fine alle sofferenze della bella Aslaug, rendendola libera. Un po’ ridondante come tema, questo della libertà: stessa cosa ha detto Re Ecbert a Judith, idem Ragnar alla schiava Yidu.
Di chi si può fidare Ragnar? Floki sembra intenzionato a tradire l’ex amico alla prima occasione, complici probabilmente i fratelli Bellachioma. Bjorn è troppo concentrato a bramare vendetta contro Erlendur, e persino l’amata Lagertha non trova di meglio che rinfacciargli di averla abbandonata per sposare Aslaug.
Non penso ci si possa fidare nemmeno di Yidu, la spacciatrice, perché a conti fatti la bella cinesina viene caricata sulla nave per preparare la droga di cui ormai Ragnar è totalmente dipendente, e che gli causa una malinconica visione illusoria del passato che avrebbe potuto avere se fosse rimasto un semplice contadino.
Un nuovo Ragnar, tormentato e tossicomane, che si appresta a tornare in guerra circondato da persone inaffidabili: l’inizio di questa nuova campagna militare, anche se nella breve battaglia a cui assistiamo i nostri Vikings ottengono una rapida vittoria, non fa certo sperare in un esito favorevole; inoltre, ad attenderli c’è il conte Rollo, mostratosi a tutti i suoi ex compagni senza vergogna, provocando le ira del fratello.
La Nuova Patria
Parigi è allertata della presenza dei vichinghi, e nei sotterranei della capitale francese si svelano le vere intenzioni di Odo: vuole detronizzare l’Imperatore Carlo per reclamare il potere per sé, e lo spiffera senza problemi alla bella Therese, mentre la prende a randellate sulla schiena. Rollo invece dimostra la sua lealtà alla corona con una dichiarazione romantica e solenne:
I will not betray Paris. And I will not betray my life.
Dev’essere senz’altro questo il motivo per cui Gisla si è perdutamente innamorata di Rollo, oltre l’aver scoperto la gioia di fare tante zozzerie con un uomo con il corpo di Clive Standen. Rollo ha ormai rinnegato la sua terra, il fratello e la propria gente nel momento in cui ha fatto distruggere tutti gli insediamenti norreni di Franchia, lasciando solo macerie ad accogliere il ritorno vichinghi.
Come Sbarazzarsi del Figlio Problematico
Nel Wessex assistiamo ad una mossa inaspettata di Re Ecbert: il figlio di Judith e di Athelstan, Alfred, viene spedito a Roma per un pellegrinaggio di purificazione, e chi lo deve accompagnare? Nientemeno che Aethelwulf, costretto quindi ad ad allontanarsi per lunghi mesi. Un applauso a Re Ecbert che si leva dai piedi il figlio non proprio sveglissimo e dimostrando ancora una volta di essere il vero e unico Re; togliendo la protezione di Aethelwulf a Kwenthrith e al piccolo Magnus, può così esercitare il suo potere sul destino di Mercia, oltre ad avere più libertà con la nuora Judith.
Episodio lento, di transizione, che ci porta dopo cinque puntate preparatorie nel vivo di questa stagione di Vikings: la guerra, lo scontro tra Ragnar e Rollo, e i giochi di potere interni alle fazioni sul campo.
Ed ecco i vostri tweet:
Smetteremo mai di shipparli? Evidentemente NO. #Vikings pic.twitter.com/tMmBPBRs2Y
— Primo (@tolkien_wars) March 26, 2016
Ragnar basta con la droga cinese che ti fa vedere Athelstan che non ne posso più di piangere per favore. #Vikings
— Venere (@artsalcoholic) March 26, 2016
Il figlio di Athelstan è ginger ragà non mi sento bene #Vikings
— drama lama (@pondgitsune) March 25, 2016