Ebbene, anche il nostro Vikings è arrivato alla resa dei conti: una stagione ricca di sorprese e colpi di scena che non poteva avere una puntata migliore per chiudere in grande stile. Ma andiamo con ordine…
Ragnar sta male: sofferente e sempre più debole, a stento riesce a camminare. Tutti si stanno preparando alla sua dipartita per il Valhalla il Paradiso dei Cristiani, dove sembra ansioso di andare lui stesso per poter incontrare il suo amico Athelstan. Ma dico ma scherziamo? Ad ogni modo i franchi arrivano con un carico d’oro e argento, il riscatto per abbandonare le porte di Parigi, e i nostri vichinghi sono tutti contenti e giocano con i tesori dei forzieri: i franchi sono schifati ma almeno sanno che si stanno levando una grossa spina nel fianco…
I Franchi tutto sommato festeggiano per lo scampato pericolo del saccheggio a modo loro: con una messa. L’Imperatore, tronfio per non aver fatto nulla, ignora quella fastidiosa di sua figlia Gisla che gli fa notare che in fin dei conti hanno perso e si sono arresi… Ma i cazzi tuoi mai? Ad ogni modo Il Comandante Odo vorrebbe la sua ricompensa, ma Gisla non gliela dà (stiamo parlando della mano eh), e il povero comandante è “costretto” a cedere alle avance di una Dama ben più prona al fascino della divisa… ma ad una condizione: Odo infatti svela la sua passione per il sadomaso, e porta la bella donzella nelle segrete per incatenarla e prenderla a frustate. E dire che sembrava una personcina così a modo…
I vichinghi però non se ne vanno. Rimangono ancora un mese, e la cosa inizia a insospettire il Comandante Odo, che decide quindi di andare di persona all’accampamento e indagare sul perché gli invasori non si sono ancora levati dalle palle dai territori circostanti la città. Ad accoglierli c’è Bjorn: Ragnar è ormai in fin di vita, e stanno tutti aspettando che muoia prima di andare via, e cosa più importante – e scioccante sia per i vichinghi sia per i franchi – Ragnar vuole un funerale cristiano in chiesa, ed essere sepolto in terra consacrata. Il Cristianesimo gli ha ovviamente dato alla testa, e mentre Odo promette che una volta morto il corpo potrà essere portato dentro le mura (da uomini disarmati), il resto dei vichinghi vede con crescente malumore l’apostasia di Ragnar, e secondo me non vedono l’ora che tiri le cuoia per toglierselo di torno una volta per tutte.
Ebbene, la morte infine giunge: Re Ragnar è morto, la malattia ha avuto il suo corso fatale ( io stento a credere che il protagonista sia stato eliminato così, ma chi si crede di essere, Ned Stark?) e Bjorn è lì accanto a lui mentre esala l’ultimo respiro. Nella tenda adibita a camera ardente, tutti vanno a porgergli l’estremo saluto: Lagertha, che rivela quanto sia affranta per non poterlo incontrare di nuovo nel Valhalla, tradendo il suo ancora forte legame con Ragnar; il fratello Rollo, che lo onora e lo invidia, asserendo che si è compiuto il volere degli dei (grazie ar cazzo); Floki, l’amico, che lo ama, poi lo odia, poi lo ama, poi lo odia, e poi è pazzo.
Il corpo, chiuso in una bara di legno intagliato dall’inconfondibile foggia norrena, viene trasportato con grande onore davanti alle porte di Parigi, con al seguito uomini e donne che cantano, ballano e suonano tamburi, celebrando il loro defunto sovrano. All’ingresso dentro la città, i sei uomini che sorreggono il feretro, tra cui Rollo, vengono guardati con paura mista a curiosità dai cittadini, tenuti sotto sorveglianza dalle guardie di Odo. Il Vescovo inizia la sua omelia funebre… quando all’improvviso Ragnar salta fuori dalla bara e prende in ostaggio l’imperatore puntandogli un coltello alla gola! Gli altri vichinghi approfittano del disordine generale tra le guardie francesi per prendere altre armi dalla bara, e Ragnar (dopo aver tagliato la gola al vescovo) cattura Gisla, che stupidamente si era avventata contro Ragnar per boh, picchiarlo col rosario?
Il comandante Odo ordina ai suoi uomini di non intervenire per non mettere in pericolo Gisla e l’Imperatore di Francia: il commando allora esce dalla chiesa e si dirige verso la prima Porta, tagliandone le cime che possono chiuderla. Lungo il ponte Ragnar libera Gisla – lei incredula, già si vedeva martire – mentre gli altri suoi uomini aprono la seconda Porta e permettono all’esercito dei vichinghi di sciamare e sconfiggere facilmente i militari franchi, visto che sulle mura non ci sono i temibili balestrieri, e quindi saccheggiare rapidamente la città e depredare a piacimento.
I vichinghi, infine, salpano verso casa, tutti tranne Rollo insieme ad alcuni uomini, in attesa dell’arrivo della primavera, quando Ragnar tornerà con altri uomini per rifare la spesa. In previsione di ciò l’Imperatore Carlo III, che magari non è un cuor di leone ma ci vede lungo per le questioni politiche, decide quindi di usare la diplomazia e persuadere Rollo con un tesoro più prezioso dell’oro e dell’argento: la mano della figlia Gisla (bravo, così te la levi dai piedi), da dare in sposa proprio a Rollo: oltre all’alleanza con Parigi, si vedrebbe nominare Duca, e in cambio dovrebbe “solo” difendere la città dagli ulteriori attacchi dei vichinghi, ovverosia dal suo stesso fratello. A Rollo non pare vero, e accetta la vera occasione di riscatto che aspettava da una vita.
Durante l’incontro – sempre dentro la chiesa, che ci piace tanto – Rollo conosce la sua sposa, che lo accoglie ricoprendolo di insulti tipo “fai schifo preferirei dare la mia verginità a un cane muori sporco pagano”, ovviamente tutto in francese: il vichingo sa rispondere CIAO perché è l’unica parola che ha appreso dallo strambo Sinric, con un sorriso da idiota stampato in faccia. Momento un po’ lol, soprattutto perché Gisla ha fatto tanto la solenne verginella ma fondamentalmente ai vichinghi fottesega.
L’ultima scena di questa stagione è durante il viaggio di ritorno dei vichinghi: Ragnar chiama a sé Floki, e gli sussurra “Tu hai ucciso Athelstan“. Fine. Io a dire il vero ero convinto che già lo sapesse, o quanto meno sospettasse, ma questo ultimo dialogo apre altri interrogativi per lo sviluppo della prossima stagione!
Che dire, solo per Ragnar che salta fuori dalla bara questa puntata si meriterebbe 5 PorcaMiseria su 5! Ma non si può giudicare solo per l’effettivo effetto “Porca Miseria ma allora è vivo!”, quindi decido di darne invece 4, come al resto della stagione: alcuni accorgimenti di regia avrebbero reso più godibile certi momenti morti, e la sceneggiatura a tratti è stata un po’ fumosa. Bravi gli attori, specialmente Re Ecbert, che ha dato un carattere inconfondibile al suo personaggio, a mio parere il migliore della serie!
Ed ecco i Tweet più divertenti scelti per la Season Finale!
@doubtfuljoy ci avevo creduto anche io, una sincope:
https://twitter.com/doubtfuljoy/status/593034062320795648
Beh cara @kbstupidaba mi sa che c’è la fila eh:
Se lei preferisce andare con i cani piuttosto che con Rollo mi sacrifico io #Vikings #VikingsFinale
— Ketty ba🍒 (@ketty_ba) April 25, 2015
Mr. Gray WHO?! @_Call_Me_Liv
50 sfumature di Oddone. #VikingsFinale
— Livia Fauchelevent 🌈☮ (@_Call_Me_Liv) April 24, 2015
Guarda @bemygee se non lo fanno fuori…
E poi realizzi che Floki è ancora vivo ed è lì che ti rendi conto di avere un altra ragione per vedere la 4*
LA SUA MORTE #VikingsFinale
— fantastic mrs gel (@bemyjaime) April 24, 2015
Porcamiseria
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