Vikings

La prima puntata della terza stagione riassume molto velocemente le due precedenti con il classico Previously on Desperate Housewives Vikings, stavolta con Ragnar finalmente Re.

Ragnar e la Spada del Re

Lagertha è la contessa di Hedeby, dopo aver ucciso il marito e preso il potere. La puntata inizia con lei che chiede al vecchio Seid, lo sciamano cieco e sfigurato, di predirle se riuscirà mai ad avere un altro figlio, ma questo vede solo immagini sibilline di sangue e fiamme. Ad aiutarla nell’amministrare nel suo nuovo incarico vediamo subito un nuovo personaggio, Kalf (Ben Robson) giovane bello e mite all’apparenza, che rifiuta l’offerta di Lagertha di diventare suo marito, in seguito ad aver rifiutato l’ennesima proposta di matrimonio da parte del signorotto di turno: bella, carismatica e forte alla nuova contessa non mancano pretendenti, e il gentile rifiuto di Kalf aumenta la di lei fiducia nel consigliere, che le confida come Einar (Steve Wall), parente del defunto Jarl Sigvar, – il marito violento ucciso da Lagertha – stia tramando vendett complottando per ucciderla. Lagertha parte con la convinzione di aver lasciato un alleato a difendere la sua posizione, ma Kalf è un doppiogiochista: fa prima catturare Einar dagli uomini di Lagertha, poi lo porta su una barca solitaria in mezzo ad un fiordo dove invece di giustiziarlo gli propone di supportare la sua candidatura a Earl – conte – chiedendo l’appoggio delle altre famiglie del suo clan, perché “Lagertha è una ~~pizzettara~~ contadina”.

Kalf convince Einar per supportarlo come nuovo Conte

A Kattegat fervono i preparativi per salpare verso il Wessex e reclamare l’accordo con Re Ecbert; in pratica tutti i vichinghi non vedono l’ora di ripartire: Rollo, il fratello di Ragnar potrà finalmente tornare all’azione dopo le ferite in seguito all’ultima missione; Bjorn, il primo figlio di Ragnar, freme dalla voglia di menare le mani e con lui partirà anche Pòrun (Gaia Weiss) la ex schiava di cui si è innamorato e messa incinta senza perdere tempo; anche Floki è troppo felice della vita tranquilla e famigliare della moglie Helga (Maude Hirst) sposata nelle ultime puntate della scorsa stagione “orribilmente troppo buona”. L’unica a cui la situazione non piace è Aslaug, gelosa del tempo che Lagertha e Ragnar passeranno insieme, oltre al fatto che il suddetto non è più sicuro di amare la sua bella principessa, dopo aver partorito un bambino storpio.

Aslaug che rosica non poco

Ad attendere nel Wessex troviamo Re Ecbert, insieme al figlio Aethelwulf (Moe Dunford), la principessa Judith (Jennie Jaques) figlia di Re Aelle della Northumbria, e la principessa Kwenthrith (Amy Bailey), inviperita perché cacciata dalla sua terra di Mercia dallo zio e dal fratello che l’hanno spodestata. Proprio per risolvere questa contesa si chiederà ai vichinghi di aiutare Kwenthrith a riconquistare i suoi territori: alcuni quindi salperanno per l’entroterra attraverso le vie fluviali per la causa che comunque non rientra nei patti (ma c’hanno tutti un po’ voglia di sangue), altri, guidati da Lagertha, partiranno alla volta delle terre promesse da Re Ecbert per fondare una colonia agricola (allora Kalf c’ha visto giusto, è proprio na contadina). Tutto questo non sarebbe però successo senza l’intermediazione del monaco Athelstan, che fa da traduttore-ambasciatore a Ragnar, e si troverà ad accompagnare Lagerthaa cui Re Ecbert lungo la strada farà pure il filo.

Re Ecbert che ci prova spudoratamente con Lagertha, con Althestan nel mezzo a cui tocca tradurre le reali avance

I vichinghi arrivano in Mercia, e si trovano attaccati sulle due sponde del fiume dalle forze separate dello zio e del fratello della principessa Kwenthrith. Ragnar allora decide di attaccare lo zio, sulla sponda destra del fiume, che ha un contingente più contenuto. Lo zio viene sconfitto e ucciso, il fratello guarda dall’altra sponda inebetito. Kwenthrith è ebbra di gioia vendicativa negli occhi, e a Ragnar questo non passa inosservato.

La puntata mi è piaciuta parecchio, è un collegamento fluido con la passata stagione e già da subito iniziano nuovi intrighi mentre quelli già esistenti si infittiscono. Quattro PorcaMiseria su Cinque!