This is Us2×08 Number One

Il numero uno, il primo, il primogenito: è di Kevin che si parla in questo episodio di This Is Us, finalmente riuscendo a tirare fuori il protagonista che per tutta la prima stagione è stato all’ombra delle vicende, e soprattutto di Randall. Number One tira fuori il potenziale interpretativo di Justin Hartley, che trova finalmente la sua dimensione drammatica.

L’episodio è abbastanza semplice nell’esecuzione, dovendosi concentrare quasi esclusivamente su Kevin. Il primo a venire al mondo dei gemelli Pearson, il primo a imparare a camminare, il primogenito maschio su cui si sono sempre concentrate le aspettative dei genitori, senza però essere veramente il vero favorito di nessuno dei due. Come abbiamo visto in The 20’s, Jack ha un occhio di riguardo verso Kate, mentre Rebecca investe molte aspettative su Randall: questo crea in Kevin un’insofferenza verso il proprio ruolo di primogenito, quasi un rifiuto a questa involontaria investitura che lo lascia ad affrontare da solo i propri tormenti interiori, che però cerca di controllare semplicemente mettendo a tacere le proprie emozioni.

Il rifiuto di dare uno sfogo al proprio disagio emotivo, soprattutto nei confronti della morte del padre, era già stato accennato in Deja Vu, ed è stato probabilmente l’innesto dell’attuale situazione depressiva che sta attraversando Kevin. Dopo una settimana chiuso in una suite a bere e drogarsi, l’invito a ritirare un premio nella vecchia scuola lo spinge ad uscire dalla stanza e tornare a Pittsburg. Emblematico il fermarsi a guardare la vecchia casa, dove di nuovo ci viene suggerito come forse è morto Jack: un incendio, forse causato dal sistema elettrico in pessime condizioni.

Il ritorno è doloroso, e gli antidolorifici causano anche allucinazioni che riportano alla memoria situazioni sepolte, che Kevin non vuole ricordare. This Is Us scava emotivamente nel passato di uno dei suoi protagonisti, arrivando a metterlo totalmente a nudo e mostrandoci le sue intime vulnerabilità. Il monologo nel campo da gioco è di facile fruizione ed empatia verso il nostro non-campione: Kevin non sente di meritare il premio, il successo adolescenziale come giocatore di football, la carriera di attore, la relazione con Sofie. In un modo o nell’altro ha sempre sabotato quanto di buono ha ricevuto dalla vita, a cominciare dal rapporto col padre.

Jack durante l’adolescenza dei propri figli sta attraversando un periodo difficile, e non riesce a capire in fondo il reale disagio del primogenito. Essere il primo anche senza sentire di meritarselo, essere amato quasi come una punizione, non essendone all’altezza:

Please don’t love me.

Il discorso davanti alla sua vecchia scuola non fa che peggiorare la sua situazione interiore, mentre tutti lo osannano semplicemente per essere famoso, per aver avuto successo. La notte di sesso con l’ex compagna di scuola è un gradino in più verso l’abisso, la perdita della collanina del padre Jack è la goccia che fa traboccare il vaso. Kevin capisce infatti di aver bisogno di aiuto, ma bussando a casa del fratello Randall scopre un’altra tragedia: Kate ha perso il bambino, un cliffhanger in stile This Is Us, abbastanza prevedibile durante tutta la puntata.

Kevin probabilmente ha un serio bisogno di finire in rehab e mettere a posto la sua vita, ma c’è il rischio che metta da parte questa necessità per accorrere in supporto alla sorella. Non tanto però per altruismo, secondo noi, quanto per approfittare della situazione e tornare a negare il bisogno sempre più forte di essere aiutato. La scena patetica dove Kevin implora Charlotte di trovare la collana del padre, con un richiamo al fratello di Jack dell’episodio 2×05, dopo aver rubato una prescrizione, è il punto più umiliante a cui è arrivato, battendo anche la precedente figuraccia con Sophie.

Interessante come sempre la scelta musicale di This Is Us, che per la scena in cui Kevin ripercorre il corridoio scolastico sceglie Lonesome Loser, le cui lyrics sono praticamente perfette:

Sit down, take a look at yourself
Don’t you want to be somebody?
Someday somebody’s gonna see inside
You have to face up, you can’t run and hide.

Il fantasma di Jack, quella guida paterna che lo ha sollevato durante il grave incidente al ginocchio, non c’è più. Ora deve diventare un uomo adulto, e lo deve fare da solo, senza fuggire dalle proprie responsabilità e soprattutto dai propri affetti. Ne sarà capace? Possiamo solo aspettare, visto che il prossimo episodio parlerà di Kate, la numero due della famiglia.

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