This is Us2×03 Deja Vu

Il Déjà vu è un fenomeno molto comune della mente, che consiste nella rievocazione alla memoria di episodi già vissuti, e questa puntata di This Is Us ruota tutto intorno a quella strana sensazione che abbiamo sperimentato tutti almeno una volta nella vita. I ricordi portano all’infanzia dei nostri protagonisti, ripescando memorie che spesso non si vogliono più affrontare.

Finalmente scaviamo più a fondo nei cuori di Jack e di Kevin, e scopriamo cosa li accomuna. Jack fatica ancora a riconnettersi con Rebecca, soprattutto ora che frequenta gli alcolisti anonimi e non può più annebbiare i propri pensieri. La convinzione di sentirsi un fallito agli occhi della moglie e a quelli del padre, a cui ammette di aver chiesto un prestito, ritorna prepotentemente a tormentarlo, tanto da non riuscire a desiderare sessualmente la moglie. Rebecca si confida con un amica – una specie di stepford wife che fa apparire le due tremendamente white americans – che le consiglia di mettersi un po’ giù da gara e buttargliela praticamente in faccia. Fortunatamente Becca è molto più romantica, e cerca di ricreare il primo appuntamento con Jack, inizialmente senza successo. L’orgoglio ferito e il senso di impotenza di Jack sono un forte blocco emotivo, e la mancanza di intimità è un grosso campanello di allarme: Rebecca riesce comunque a fare breccia nel cuore del marito, che finalmente si apre e accetta di palesare i propri momenti di debolezza. La scena è di per sé un po’ banale e scontata, se rapportata ad altre viste nella scorsa stagione, e si ha l’impressione che sia un filler per temperare la sempre sottesa narrazione della morte imminente di Jack, seminando indizi fuorvianti, come visto in A Father’s Advice.

A essere particolarmente suscettibile all’argomento della perdita del padre c’è Kevin, che sembra aver costruito un vero e proprio muro intorno ai sentimenti verso la morte di Jack. Per questo personaggio la carriera di attore potrebbe essere stata scelta dagli sceneggiatori di This Is Us proprio per renderlo più abile a mascherare le proprie emozioni, e almeno da quel punto di vista sembra eccellere. Il litigio con la gemella e le parole taglienti e crude usate per troncare l’argomento della morte del padre gli danno finalmente carattere e lo fanno apparire più vulnerabile, così da renderlo paradossalmente meno antipatico, soprattutto in luce della pace fatta con Kate dopo una commossa telefonata.

Da un lato Kate cerca di affrontare l’argomento tabù condividendolo con Sylvester Stallone nella parte di Sylvester Stallone, evocando il forte legame con il padre e questa star del cinema. Dall’altro Kevin che si fa prendere dall’ansia durante la recitazione a causa di flash-back del passato – i nostri déjà vu – dimenticando le battute e arrabbiandosi di conseguenza con la sorella, che cercando di psicanalizzarlo peggiora la situazione. Questa resistenza ad esprimere i propri sentimenti lo lega a Jack, ma purtroppo nelle ultime scene sembra che qualcos’altro lo accomuni al padre: la dipendenza, non dall’alcol ma da dei non precisati farmaci.

There’s no such a thing as along time ago. There’s only memories that mean somenthing, and memories that don’t.

In questa seconda stagione di This Is Us stiamo rivivendo l’adolescenza dei ragazzi, e questo periodo della vita sembra sicuramente occupare più spazio rispetto all’infanzia vista nella scorsa stagione, soprattutto da un punto di vista individuale. Le trame della vita di Kate e del suo rapporto esclusivo col padre, di Kevin con Sophie, e in questo episodio di Randall che riesce a contattare la sua madre biologica, rivelatasi purtroppo una truffa. Il desiderio di Randall di ritrovare le sue radici esplode ovviamente in adolescenza, quando il desiderio di appartenenza è più forte: il legame che sente verso la sua famiglia adottiva vacilla, mentre sappiamo come il rapporto con i gemelli, specialmente con Kevin, non è dei più rosei, seppur con un’impacciata dimostrazione di affetto dei tre ragazzi mentre cercano di capire la profondità dell’essere una famiglia diversa dalle altre. Kevin e Kate però rimangono al suo fianco, proprio in un momento delicato come la temuta separazione dei genitori, a conferma che nelle loro differenze la famiglia Pearson cerca di restare il più unita possibile.

La famiglia allargata è in effetti un tema molto presente in This Is Us, che sicuramente prenderà più rilevanza ora che in casa di Beth e Randall è arrivata l’adozione: se vi aspettavate un maschietto in tenera età siete sicuramente rimasti delusi e shockati dal vedere una ragazza teenager, con un sacco di problemi alle spalle. Una sfida enorme che grava sulle spalle di tutti, non solo dei genitori: Deja, così si chiama l’adolescente problematica, riesce a legare con le due bambine di casa, con un meraviglioso montaggio dove rivediamo William che spunta nei ricordi della più piccola Annie, che ci fa sciogliere come fossimo di fronte ad un cesto pieno di gattini. Annie e Tess accolgono Deja con il genuino affetto che solo i bambini riescono ad esprimere, mentre Randall prova a connettersi con l’empatia, che funziona fino a che la new entry non scopre che la madre biologica è finita in galera.

Momenti di vita familiare molto intensi in questo episodio di This Is Us, che girano sempre intorno alla morte di Jack, con gli occhi dei gemelli adulti ma con blocchi psicologici sepolti nel passato. Applausi per la sequenza durante l’inserimento in casa di Deja, con le inquadrature posteriori parziali, le rotazioni e le sfocature sullo sfondo, in grado di farci immedesimare negli occhi della ragazza, un ottimo lavoro di regia e montaggio. Molto bene anche l’apertura di Kevin, che risulta un po’ meno antipatico, ma che non si azzardi più a trattare così Kate. Perdura comunque una sensazione di allungare la minestra, che dovremo tenerci per altri quindici episodi.

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