This is Us1×03 Kyle

Il passato di William ci rivela da dove proviene Randall, mentre scopriamo altri retroscena sulla famiglia Pearson, tra intrecci passati e vicende del presente: This is Us è soprattutto amore.

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É possibile che una serie TV riesca a farci piangere ed emozionare così tanto, nonostante sia appena iniziata? Sì, se stiamo parlando di This is Us. Stiamo scoprendo a poco a poco i personaggi, eppure la sensazione di volerne sempre di più cresce ad ogni episodio, riuscendo ad abbozzare più chiaramente il ritratto di famiglia che si dipinge via via con i salti narrativi tra passato e presente.

Shakespeare

Un po’ inaspettatamente This is Us ci porta indietro nel tempo raccontandoci l’incontro di William con la madre di Randall, e lo fa sulle note di una canzone di Jackson C. Frank, che riascolteremo a fine puntata: il tema della chitarra acustica sembra ormai alla base di ogni scena emotivamente toccante, e ci avvisa di preparare i fazzoletti. Sappiamo che il padre di Russell è stato un tossicodipendente, ma grazie a questo salto nel tempo riusciamo a cogliere la natura del suo carattere così dolce, gentile e malinconico: William è infatti un poeta, soprannominato da tutti Shakespeare, e il suo sorriso e le sue poesie riescono a conquistare l’amore di una giovane donna – la madre di Randall, appunto.

Il filo conduttore tra la storia di William e quello di Jack e Rebecca è quello del lutto: mentre i coniugi Pearson hanno perso il terzo gemello – Kyle – William ha visto morire di parto la propria compagna, e ha deciso di abbandonare il giovane figlio appena nato, conscio di non poterlo crescere in quanto tossicodipendente. La silenziosa sofferenza di un padre che abbandona un figlio stride ed entra in risonanza con la silenziosa ed immensa gioia dello stesso William innamorato, all’inizio dell’episodio, segno di una ferita profonda e alla base dell’enorme senso di colpa che accompagnerà l’uomo per il resto della sua vita. Il colpo di scena della puntata è che Rebecca sapeva tutto: all’uscita dell’ospedale infatti la neo mamma aveva scorto un uomo di colore osservarla con insistenza per poi correre a prendere l’autobus, e come una novella Angela Lansbury, Rebecca riesce a rintracciare William grazie al soprannome Shakespeare.

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La scena è mortificante, con William nella stessa posizione in cui lo osserviamo spesso –  seduto, raccolto, con le spalle chiuse e lo sguardo sofferente anche quando gli capita di sorridere – e Rebecca circondata da sporcizia, disordine e siringhe usate. La scelta di dare il bimbo in adozione è la migliore, entrambi lo riconoscono, ma Rebecca fatica a legare con il piccolo, perché lo sente probabilmente come un “sostituto” del terzo gemello non sopravvissuto. William allora suggerisce di dargli il suo “vero” nome, porgendole un libro di poesie di Dudley Randall, in modo da non vedere più il figlio adottivo come un rimpiazzo, ma come una nuova creatura da amare, e per riuscire ad elaborare il lutto insieme a Jack. Rebecca poi pretende che William non faccia parte della vita del figlio, e il suo disappunto nel rivederlo nel presente con Randall ci mostra una madre forte e protettiva.

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This is Us in questo modo approfondisce la ricerca di Randall delle proprie origini black: la battuta mentre discute con William – “Hi, white people” – e il suo rapporto con Beth ci fanno pensare che la ricerca del padre biologico è solo l’ultimo passo di un uomo che cerca di riappacificarsi con la propria cultura di provenienza, oltre all’essere stato chiamato come uno dei pionieri della poesia afro-americana. Il profondo affetto dei due genitori adottivi hanno forgiato un essere umano adulto pieno di buone qualità, ma non sono riuscite a trasmettere un’appartenenza culturale abbastanza forte da non far sorgere in Randall il desiderio di ricercare le proprie radici.

Kevin & Kate

Il rapporto simbiotico tra i due gemelli è al centro del secondo blocco narrativo dell’episodio. I due hanno palesi tratti di immaturità: Kate è insicura di qualunque cosa la riguardi, mentre Kevin è un bambinone incapace persino di sistemare un armadio in vista del trasloco. La compensazione ha fatto sì che i due diventassero interdipendenti sugli aspetti carenti delle proprie personalità, ma li ha anche danneggiati e frenati sullo sviluppo delle loro potenzialità e sui rapporti interpersonali con gli altri. A farne le spese è Toby, che scoperto per caso il talento latente di Kate – cantare – la trascina, con un gesto romantico all’ennesima potenza, ad un “concerto” in una casa di riposo.

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Scopriamo che Kate ha effettivamente una voce fantastica, e la bravissima Chrissy Metz riesce a rendere ancora più emozionante l’esibizione del suo personaggio, che inizia timidamente a cantare Time After Time, per poi prendere sempre più confidenza col microfono e ricevere un meritato applauso finale. Ci sarebbe anche il microfono di Toby ad aver bisogno di un check-check-prova ma proprio sul più bello Kevin interrompe l’idillio telefonando alla sorella, che risponde con enorme disappunto del nostro ragazzone, rimasto col microfono a mezz’asta.

Oltre a non essere capace di piegare delle magliette, Kevin ci mostra che anche le sue relazioni personali non hanno mai avuto molto successo: telefonare alla propria ex per farci del sesso, e poi dirle che ti stai trasferendo dall’altra parte del continente non è la scelta più saggia, soprattutto se l’ex in questione è un’isterica che rischia di distruggerti casa. L’intervento della sorella non è molto utile, ma i due si scambiano delle confidenze che fanno capire al fratello che è arrivato il momento di farsi da parte e intraprendere la propria strada da solo, trasferendosi a New York, per lasciare spazio alla sorella di approfondire la conoscenza con Toby. In tutti i sensi.

This is Us continua a farci piangere ma anche a farci ridere, con battute divertenti che alleggeriscono le vicende drammatiche dei nostri protagonisti: stiamo scoprendo poco e poco alla volta, e la sensazione che ci lascia ogni episodio è voglia di vedere di più, more, more, more! Ancora 5 porcamiseria su 5, soprattuto per come è stata trattata la delicata vicenda dell’abbandono e l’adozione di Randall.

5

 

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