The X-Files10×05 Babylon

Quasi non sembra un episodio di The X-Files. Abbiamo un incipit cliché-terroristico, vaghi riferimenti all’aldilà e a modi più o meno canonici per avvicinarcisi. Il caso sa più di qualcosa affrontabile dalla Homeland Security, ed effettivamente è il primo episodio di questo ritorno della serie al termine del quale ci si chiede solo perché mai sia […]

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Quasi non sembra un episodio di The X-Files. Abbiamo un incipit cliché-terroristico, vaghi riferimenti all’aldilà e a modi più o meno canonici per avvicinarcisi. Il caso sa più di qualcosa affrontabile dalla Homeland Security, ed effettivamente è il primo episodio di questo ritorno della serie al termine del quale ci si chiede solo perché mai sia andato in onda. Il buono in teoria si troverebbe laddove la resa sia talmente curata da giustificare la penuria di contenuto, ma anche sotto questo punto di vista il dubbio prospera.

X-Files SerialFreaks Recensione 1005 - 1

La prima sequenza fa già storcere il naso, una rivisitazione piatta dell’iter del terrorista islamico prima dell’attacco suicida. Niente mistero, niente elementi esoticamente paranormali. Sospendiamo l’incredulità, immaginiamo che una persona possa sopravvivere all’esplosione ravvicinata, e aspettiamo che arrivino Mulder e Scully a indagare la mente del sopravvissuto, per sventare possibili attentati futuri…

Doppia Coppia

…Solo che questa volta vogliamo aiutare i giovani, presentando una nuova coppia di agenti FBI che sembrano una versione slavata e inesperta dei reali Mulder e Scully. Einstein e Miller ricalcano il vecchio modello che contrappone agente scettico e agente credulone, ad un livello molto più marcato dei decisamente più smaliziati M&S, somigliando ai loro archetipi anche in alcuni distintivi tratti fisici (complimenti a Lauren Ambrose e alla sua interpretazione).

Le carte si mischiano, in un curioso meccanismo di mentoring tra agenti collaudati e nuove leve dell’FBI: da una parte Miller e Scully intendono risolvere la questione con scrupolo e rigore scientifico, attraverso l’analisi delle onde cerebrali in risposta agli stimoli esterni – con l’interruzione dai motivi opinabili della divisione Homeland, che vorrebbe disfarsi prontamente del terrorista – dall’altra Mulder e Einstein affrontano le loro divergenze su alcune metodologie non tradizionali, incluso l’utilizzo di sostanze allucinogene e illegali. In The X-Files anche le congetture più strane una volta spiegate hanno senso, questa volta la motivazione più credibile è che Mulder voglia provarle perché sì.

X-Files SerialFreaks Recensione 1005 - 3

A rinforzare la piega fastidiosa intrapresa da questo episodio abbiamo anche l’infermiera killer, che con ogni probabilità voterà Donald Trump alle prossime elezioni presidenziali. Poco importa se l’uomo è più utile da “vivo”, si ha bisogno di un banale espediente per movimentare le acque stagnanti di questo Monster Of The Week che mostro non è.

Allucinazione e Verità

Annoveriamo il trip di Mulder come un minimo spiraglio di divertimento in un episodio senza capo né coda. È brutto vedere il cameo dei Lone Gunmen ridotto a una manciata di insignificanti fotogrammi – era una delle notizie accolte con maggiore hype dai fan della serie – ma la sequenza ci riporta su dei binari più confortanti, con annessa metafora carontiana e traghettamento del terrorista nell’aldilà, tra le braccia di quella che scopriremo essere sua madre.

THE X-FILES: David Duchovny in the "Babylon" episode of THE X-FILES airing Monday, Feb. 15 (8:00-9:00 PM ET/PT) on FOX. ©2016 Fox Broadcasting Co. Cr: Ed Araquel/FOX

Si può aggiungere ulteriore confusione? In X-Files è quasi d’obbligo, dato che Einstein sostiene di aver dato un semplice placebo a Mulder. Non si scoprirà mai la portata del viaggio onirico, né perché questo sia stato efficace nonostante una sostanza apparentemente innocua, possiamo solo sospendere l’incredulità senza poterci aggrappare a nulla. Solitamente questo è un bene per un’opera come The X-Files, solo che stavolta il boccone è difficile da mandar giù e digerire, complice una trama dall’apparato di per sé piuttosto precario.

Gran parte del successo del caso è dovuto a Mulder e alle sue idee illogiche, mentre per Scully si tratta più di una lezione a beneficio del giovane Miller, con una spolverata sul tema della madre, scomparsa durante lo scorso episodio, ma la cui influenza è ancora percepibile. La possibilità di comunicare con chi è in procinto di trapassare riapre la ferita e il mistero della collana ci viene brevemente ricordato, ma per Scully il contributo al caso della settimana è decisamente limitato.

X-Files SerialFreaks Recensione 1005 - 5

La sequenza finale sulle note di “Ho, Hey!” dei The Lumineers si riaggancia ai discorsi estemporanei tra Mulder e Scully fatti all’inizio dell’episodio sulle trombe del Paradiso. Il fil rouge della storia è la spiritualità e la percezione di essa fino ai suoi estremi: Mulder pensa curiosamente al ruolo di Dio nelle coscienze degli uomini, al suo ipotetico dividerli affinché forse, dopo guerre e difficoltà, possano ritrovarsi. La morale della storia è aperta in questa riflessione, ma siamo sicuri che certe volte un trip allucinogeno può spingerti a farti domande altrimenti impensabili.

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