Il gioco è terminato, e in questo season finale di The Whispers vedremo cosa significa davvero affrontare una minaccia aliena. Saranno stati in grado gli sceneggiatori di mettere le toppe adeguate a una serie tv partita con buonissime intenzioni ma scivolata troppo facilmente nella prevedibilità e nel colpo di scena facile? La risposta è “nì”, e non si parla solo di prevedibilità…
Il problema è in realtà ben più radicato, e si ha l’impressione che molti dettagli venuti fuori (soprattutto nei primi episodi) siano stati totalmente dimenticati e mai più ripresi. Dettaglio numero uno: i disegni di Minx e Harper del primo episodio, che indicavano il presidente degli USA e la spirale sopra la Casa Bianca. Dettaglio numero due: la visione di Sean di un mondo senza più bambini.
Certamente dopo questi ultimi due episodi ha tutto un senso, ci vengono chiarite le mire espansionistiche di Drill e dei suoi amici venuti dallo spazio, tuttavia nessuno ha quel colpo di genio che ci si aspetterebbe, ricordando questi dettagli. Sarebbe stato un bel momento “What the fuck, me ne ero dimenticato!”, invece a fine episodio sono dovuto andare io, spettatore deluso, a ritrovare i pezzi che gli sceneggiatori avevano disseminato per strada.
Non voglio suonare troppo disfattista, ci sono stati anche elementi interessanti in questo episodio. Il dialogo tra Claire e Cassandra/Drill riprende concetti accennati tempo prima dagli stessi bambini sotto l’influenza dell’alieno, con i genitori insensibili alle vite dei figli che risultano così facilmente circuibili dai misteriosi bisbigli. Quando Cassandra accenna al sacrificio e si fa saltare in aria (!!!) intuiamo che le cose non andranno per niente bene, resistendo per un attimo al fascino inquietante della doppia voce aliena (sono suscettibile a questi effetti speciali sonori, non ci posso fare nulla).
Tutto molto bello, non fosse che ogni pretesto di natura morale precedentemente sbandierato viene spazzato via un secondo dopo l’esplosione di Drill, quando TUTTI i bambini marchiati dall’alieno perdono completamente il libero arbitrio (e non solo i bambini, come vedremo). Mi chiedo che senso abbia fare ragionamenti sulla sensibilità dei bambini, quando a conti fatti poi chiunque sia “toccato” da Drill alla fine sarà assoggettato al suo volere, a prescindere dall’affetto mostrato dai genitori. Sa tanto di morale spiccia da tv per famiglie, anzi, penso proprio lo sia.
Parlando ora degli adulti controllati da Drill, siamo davanti all’ennesimo espediente narrativo per tenere alta la tensione e occupare screen-time nell’attesa del vero arrivo degli alieni. La cosa che fa rabbia non è tanto la scelta in sé – accettabile, se siamo disposti a credere alla giustificazione fornita per l’introduzione di questa minaccia collaterale -, quanto perché sarebbe stata davvero una bellissima idea, se introdotta prima degli ultimi trenta minuti di stagione. Tutto sarebbe stato più inquietante e pericoloso (quindi interessante), e i già rincoglioniti agenti dell’FBI non avrebbero più saputo dove voltarsi.
E a proposito di agenti rincoglioniti, Jessup è un personaggio disastroso: cornuto, mazziato, con la (ex?) moglie plagiata dagli alieni, preso e ficcato nel bagagliaio, ma almeno con ancora il telefono utilizzabile – tutto molto improbabile, sbatti il nemico nel bagagliaio e gli lasci il telefono? MAH. -.
Il plot è praticamente sempre quello: personaggi che fanno cose, hanno contrattempi, si salvano, rincorrono gli eventi, e all’ultimo secondo succede sempre qualcosa di “inatteso”. L’attenuante in questo caso è fornita dalla scoperta tardiva dei reali piani degli alieni, imprevedibili: prendersi tutti i bambini contattati da Drill, ma in che modo questo possa contribuire alla dominazione a cui accenna Cassandra rimane da stabilire. I minuti finali sono sempre all’insegna del colpo di scena, e almeno in quelli sono rimasto piacevolmente sorpreso: il “sacrificio” di Claire è il dettaglio inaspettato, e vedere i bambini portati via dalla luce aliena ha contribuito a chiudere più che decorosamente l’episodio.
In media questo season finale può risultare interessante, se spegni la mente e lasci che quello che ti viene propinato faccia il proprio corso senza porti troppe domande. Tutta la stagione in realtà è caratterizzata da questo sentimento, visto che andando sotto la superficie (io stesso me ne sono accorto gradualmente) le pecche saltano fuori, e come si nota non sono nemmeno così trascurabili. A onor del vero, dovendo addolcire la pillola, ciò che prima non mi soddisfaceva appieno, ossia le performance degli attori, verso questi ultimi episodi ha iniziato a convincermi, specialmente i bambini, che non credevo così capaci nei loro ruoli.
The Whispers alla fine resta lì nel mezzo, c’è di peggio, ma è proprio questo il problema, perché non c’è nulla di più brutto di prendere un’idea interessante e veicolarla in modo banale. Ad aggravare la situazione nemmeno sapremo se ci sarà una seconda stagione, nonostante il cliffhanger del finale.
Ma siamo veramente così curiosi di sapere come andrà avanti?
Mi raccomando, se siete appassionati di serie tv e volete dire la vostra, commentate sotto le nostre recensioni, e non dimenticate di seguirci su Twitter e Facebook!
alti e bassi,no infamia no lode.lily rabe sempre brava.alieni sempre intriganti. serviva più sintesi e più pathos #TheWhispers #SerialUpdate
— Kitty Sync Hoola (@gual89) September 2, 2015
https://twitter.com/xnamelessgi0rd/status/638749317742862341
Ti è piaciuto l'episodio?
