The MillersThe Millers So Far / So Long

Season Recap É dura quando una serie che segui e che ti piaciucchia viene cancellata così, senza un motivo apparente. Questa la sorte di The Millers, di cui al termine della prima divertente stagione ne era stata confermata una seconda di 22 episodi, EINVECE. Siamo di fronte alla classica sitcom a presa diretta, con set statici ma […]

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É dura quando una serie che segui e che ti piaciucchia viene cancellata così, senza un motivo apparente. Questa la sorte di The Millers, di cui al termine della prima divertente stagione ne era stata confermata una seconda di 22 episodi, EINVECE.

Pilot

Siamo di fronte alla classica sitcom a presa diretta, con set statici ma anche qualche uscita esterna: forse un po’ troppo statica, ma comunque godibile divertente. I Millers sono una famiglia alle prese con una crisi coniugale: dopo quarantatré anni di matrimonio Carol (Margo Martingale, bravissima attrice vista in L’Olio di Lorenzo e 28 giorni, e per la serie TV Justified, che la premia con un Emmy, e Masters of Sex) e Tom Miller (Beau Bridges, Emmy in My Name is Earl) si separano bruscamente, gettando lo sconforto nei loro due figli, Nathan (Will Arnett, visto in Will&Grace e 30 Rocks) e Debbie (Jayma Mays, la maestrina ipocondriaca di Glee!), soprattutto perché la non poco invadente e iperprotettiva Carol decide di andare a vivere con Nathan, immischiandosi fin da subito nella vita privata del figlio, mentre il padre, che non è in grado di cuocersi nemmeno un uovo sodo si deve trasferire da Debbie. I genitori faranno impazzire i propri figli ormai adulti e alle prese con i propri problemi: Nathan, che è anchor man per un canale tv locale della Virginia, e con a sua volta un divorzio alle spalle, e Debbie con una figlia quasi adolescente e un marito un po’ pirla con il quale cerca di portare avanti un ristorante vegetariano dove non va nessuno perché il cibo fa schifo.

Stuff

Ogni Puntata è basata quindi sui battibecchi tra i moglie e marito, tra fratello e sorella, tra madre e figlio, e sulle situazioni al limite dell’assurdo che ne nascono. Plot molto semplice per 20 minuti a puntata che tutto sommato ti lasciano con un sorriso e una risata, a volte ripetitive ma secondo me non banali. Gli attori sono molto bravi, anche se forse non creano quella magia recitativa tra di loro che coinvolge veramente lo spettatore. Nonostante l’ingresso nella seconda serie di Sean Hayes, il mitico Jack di Will&Grace,  relegato comunque alla solita parte dell’omosessuale stereotipato, la serie ha continuato a perdere audience negli Stati Uniti ed è stata chiusa alla seconda stagione con una quinta puntata quasi emozionante, con una cerimonia di matrimonio… per celebrare un divorzio!
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Nonostante sia appunto stata cancellata, mi sento di consigliarla agli amanti delle commedie leggere e che apprezzano il basic humor americano, e 20 minuti scorrono molto in fretta ad ogni episodio: 2 PorcaMiseria che sarebbero 3 se non fosse stata rimossa!
voto-2

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