The Good Wife7×22 End

Emozionante. Controverso. Perfetto. Il futuro di Peter ma soprattutto quello di Alicia Florrick nell'episodio che sancisce l'addio definitivo di The Good Wife. Solo pioggia di Emmy per Julianna Margulies e Christine Baranski.

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Emozionante. Controverso. Perfetto.

Come definire altrimenti questo splendido ultimo capitolo di The Good Wife, questo ultimo pugno allo stomaco? E cercare di fare un po’ d’ordine, credetemi, non è impresa facile, quando lo scombussolamento provocato dagli ultimi minuti di End si fa ancora sentire.

Il processo di Peter sembrava quasi giunto al termine in Verdict, con il Governatore pronto ad accettare un patteggiamento, proprio mentre la giuria stava per pronunciarsi. Inaspettatamente i giurati si mostrano molto più interessati a cosa accadde nella notte dell’omicidio che alle effettive colpe di Peter nella gestione del caso. Questa inattesa circostanza riapre inevitabilmente il caso e ridà speranza a Peter, permettendo a Diane e Alicia di perseguire altre strategie di difesa.

Come nelle storie più belle, non è importante essere soddisfatti dal finale quanto piuttosto il viaggio che ci conduce ad esso. Lo stesso dicasi dunque del processo a Peter Florrick, forse non uno dei migliori dal punto di vista legale della sua costruzione, e di cui poco ci importa se si concluderà inaspettatamente con un patteggiamento – seppur vantaggiosissimo – per Peter. Il lavoro dietro le quinte e quello in aula di questa seconda metà di processo ci regala pagine intensissime di storia della serialità, che ci racconta indirettamente di The Good Wife e dei suoi personaggi, cuore pulsante di questa serie, e del loro viaggio in queste sette stagioni.

La ricerca della verità, la passione per l’avvocatura nella sua accezione più alta sono affidate a Cary Agos, che ha trovato la sua dimensione nell’insegnamento e che riesce a metter da parte i rancori nei confronti di Alicia per amor di verità. Pochissimo screentime considerata la sua importanza all’interno della serie, ma il ritratto che ne esce fuori gli ridà quantomeno una statura morale che lo rende uno dei pochi vincitori di The Good Wife.

The Good Wife 7x22 End Recensione

Nessuna redenzione invece per Peter Florrick: per lui solo la realizzazione di essere giunto alla fine di un capitolo della sua vita, della sua sconfitta morale e politica, abdicando – forzatamente – in favore di Alicia Florrick. Per lui quindi la resa pubblica prima dell’accettazione del patteggiamento, con Alicia lì con lui al suo fianco, come in quel pilot che più volte ritornerà prepotente alla nostra mente in questo series finale.

E per due uomini che in un modo o nell’altro hanno lasciato delle tracce indelebili di sé in The Good Wife, lo spazio maggiore è da riservarsi alle due grandi donne di questa serie.

Diane Lockhart è stata in questi anni un’instancabile femminista, fiera e agguerrita quando c’è stato da difendere i più deboli, un’abile stratega ma anche indiscussa icona di stile. Indubbiamente è stata mentore nonché modello per Alicia e per tutti i giovani avvocati della Lockhart-Gardner. Il rapporto con Alicia, professionale e personale, non è stato certo facile ma si può dire, senza tema di smentita, che esso è stato sempre basato su un profondo senso di stima e di rispetto reciproci. Nonostante la recente partnership professionale e il comune intento di tenere Peter lontano da una prigione, le loro divergenze sulla linea difensiva per limitare i danni di una schiacciante prova balistica, creano un’insanabile frattura tra le due. Diane Lockhart non è più disposta a sacrificare la sua ritrovata felicità personale per la carriera a tutti costi, non è più disposta a crocifiggere il suo uomo al banco dei testimoni pur di vincere una causa. Viceversa Alicia non è disposta a mezzi termini pur di far assolvere Peter, non esita a scavalcare la linea difensiva di Diane tramite Lucca, non esita ad umiliare Kurt – e con lui la sua stessa socia in affari -, alludendo ad un presunto affair con la sua protegée pur di screditarne la professionalità agli occhi della giuria.

The Good Wife 7x22 End Recensione

Se Diane conserva intatte la sua moralità e la sua anima alla fine di questo lungo viaggio, lo stesso non riusciamo a dire di Alicia, mai così senza scrupoli, le cui motivazioni sembrano più dettate dall’ostinazione di voler vincere che dall’effettivo interesse a salvare un uomo che è sempre più solo un cliente che il proprio marito:

Diane: It doesn’t mean that he’s guilty.
Alicia: I don’t know if I care anymore.
Diane: He’s your client. That’s why you care.

Christine Baranski splende come non mai in questo End, affidando al proprio sguardo e alla propria fisicità tutto il suo talento e le emozioni del suo personaggio. Il suo breakdown emotivo compostamente trattenuto e la dignitosa uscita dall’aula valgono da soli un Emmy. E speriamo proprio che stavolta possa essere l’occasione giusta per lei, dopo tante nomination.

Doverosamente tocca lasciare Alicia Florrick per ultima, in questa analisi del series finale di The Good Wife, perché è chiaramente lei al centro di tutto. Dalla parole precedenti possiamo dedurre che End è l’apoteosi della metamorfosi di Alicia, ormai sempre più simile a Peter. Quella che è nata come esigenza di sopravvivenza, di riscatto sociale e morale, nonché di felicità, è una trasformazione senz’altro dovuta ma che si è spinta troppo oltre, peraltro fallendo miseramente l’obiettivo sul piano personale. Sul piano professionale – e presto anche quello politico – Alicia ha raccolto invece l’eredità di Peter e meno quella di Will Gardner, ahimè.

The Good Wife 7x22 End Recensione

Uno dei grandi pregi di The Good Wife negli anni è stata l’empatia totale con la nostra protagonista, immergendo totalmente lo spettatore più fedele nella sua psiche e nella sua anima. Noi spettatori quindi sappiamo bene quale estenuante lotta contro se stessa Alicia abbia combattuto in tutti questi anni, tra la responsabilità e la felicità personale, ma all’interno del micromondo di Alicia questi suoi sforzi non sono probabilmente emersi. Ciò lo si evince chiaramente dal sacrificio di Grace nel voler prendere un anno sabbatico per stare a fianco del padre – quando ancora per lui si prospettava la prigione – quasi a emulare tutti i sacrifici che la madre aveva fatto per la propria famiglia. A sottolineare ancor più questa dicotomia tra l’io interiore e quello esteriore, le parole di Lucca, che aprono letteralmente gli occhi ad Alicia circa l’immagine di sé agli occhi del mondo esterno e dei sentimenti di Jason nei suoi confronti:

Lucca: It means, you don’t want to kick a man when he’s down.
Alicia: Okay, and by man, are we meaning Jason?
Lucca: No. Peter. You tend to confuse responsibility and love.

Tocca poi ancora a Lucca – sempre più Grillo Parlante per Alicia – dare uno scossone all’amica per spingerla a prendere una decisione, prima che sia troppo tardi:

Lucca: Just think about it. Who do you want to come home to? Every night. Who do you want to see when you open your door?

Con la solita maestria e la potenza delle immagini, veniamo dunque immersi nuovamente nella psiche di Alicia, nella sua indecisione, con il ripetersi della stessa sequenza per ben tre volte: Alicia che rientra dal lavoro e che, giunta sull’uscio della cucina, trova l’uomo dei suoi sogni ad attenderla lì con due calici di vino. Tre sequenze per i tre uomini della sua vita: Jason, Peter e… Will. Capirete bene che già a questo punto il cuore dello spettatore è già seriamente compromesso e tutto quello che ne seguirà è solo poesia televisiva.

The Good Wife 7x22 End Recensione

Will Gardner è l’amore della vita di Alicia, e non poteva essere altrimenti. In End la figura di Will diventa l’emblema dell’Io di Alicia che deve necessariamente andare avanti, è il lasciapassare per l’evoluzione personale. Questo e i successivi momenti tra Alicia e Will non sono altro che il definitivo traghettamento del proprio inconscio verso la nuova Alicia, pronta a lasciarsi indietro ingenuità, paura, insoddisfazione, affidate proprio alle domande e alle parole dette a Will:

Alicia: You wouldn’t like it here now. Things have gotten sad.
Will: Hmm, things were pretty sad when I was here.
Alicia: No. They were never sad.

Un lasciapassare che è ovviamente anche un beneplacito per un futuro a fianco di Jason:

Will: Then go to him. It’s not too late.
Alicia: I’ll love you forever.
Will: I’m okay with that.

Lo struggente definitivo addio all’amore della sua vita, mette tutto nella giusta prospettiva. Alicia è pronta a prendere per mano la sua vita, dopo un ultimo atto di responsabilità, quell’ultima volta a fianco di Peter pronto ad annunciare le sue dimissioni da Governatore. Ma è tardi Alicia. Troppo tardi.

The Good Wife 7x22 End Recensione

Gli ultimi tre minuti di The Good Wife sono perfezione pura, sotto le struggenti note di una versione acustica di Better di Regina Spektor: Jason che si allontana dai corridoi, il soffermarsi della camera sulla mano tesa invano da Peter verso un’Alicia in fuga tra le braccia di un altro, fuga peraltro vana. Dopo sette stagioni Alicia Florrick resta con un pugno di mosche, l’ennesimo schiaffo morale della sua vita, seguito da un sonoro schiaffo da parte di Diane. Scena monumentale quest’ultima, che chiude così una serie strabiliante, che ha scritto vere e proprie perle di serialità da consegnare ai posteri. Una scena che ricalca peraltro lo schiaffo di Alicia a Peter durante il pilot, uno schiaffo che fu allora motore degli eventi e che ora è epifania degli errori commessi da una donna che è diventata, suo malgrado, molto simile all’uomo da cui era fuggita tanti anni or sono. Inutile dire che Julianna Margulies merita dozzine di premi per questa interpretazione.

Sebbene privo di un lieto fine – e per questo potrebbe essere definito come un finale controverso – non ci sono davvero più parole per descrivere End o The Good Wife. L’unica cosa da fare è davvero lasciar parlare la bellezza delle immagini, non prima di aver ovviamente dato i nostri porcamiseria.

Alla settima stagione vanno tre porcamiseria: troppi alti e bassi e una prima parte sinceramente da dimenticare. A End – ma anche all’intera serie – tocca necessariamente il voto più alto, e forse non sarebbe sufficiente. Ai coniugi King, a Julianna Margulies, Christine Baranski, Josh Charles, Archie Panjabi, Alan Cumming e tutti gli altri splendidi protagonisti di The Good Wife, il mio più sentito grazie per le splendide emozioni che hanno regalato e a me e a tutti i fan.

Grazie di cuore.

5

 

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