The Crossing1×02 A Shadow Out of Time

Jude cerca di capire cosa fare con la misteriosa Reece in un secondo episodio che fornisce già delle risposte a domande sorte durante il pilot, ma che allo stesso tempo ne genera di nuove. Ci si può realmente fidare di qualcuno, in questa situazione?

7.2

Questo secondo episodio, dal ritmo molto veloce pur avendo tutto sommato pochissima azione, conferma quanto di buono visto nel pilot: gli sceneggiatori non hanno paura di dare informazioni né di rispondere almeno in parte a domande sorte inevitabilmente durante il primo episodio della serie.
Così, in rapida sequenza, vediamo il futuro da cui provengono i rifugiati, scoprendo così il motivo della presenza di Reece nel presente, otteniamo qualche brandello di informazioni su Lindauer e la sua fazione, ci cominciamo a fare un’idea un po’ più precisa del protagonista e del suo passato.

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Tutto questo in un episodio che è dominato da un sentimento di incertezza  e dalla sensazione di tradimento.
Reece, che vediamo essere già stata dolorosamente tradita in passato, subisce una nuova delusione che potrebbe segnarla a lungo; Jude sembra venire tradito ogni volta che si fida; Rin è tradita sia nella fiducia posta nei superiori che quando decide di fidarsi di Jude. Tutti tradiscono tutti, ognuno convinto di essere nel giusto, spesso convinti di essere stati traditi per primi, a torto o a ragione che sia.
La serie di tradimenti di questo episodio potrebbe facilmente portare a un clima di paranoia intorno ai protagonisti, ma visto come in questi due episodi si vada parecchio veloci con la trama, evitando tempi morti e portando sempre avanti la storia con nuovi input, è probabile che già nel terzo episodio si ricuciano almeno parzialmente alcune di queste fratture.

Mentre su Jude raccogliamo solo qualche briciola relativa a un certo caso Doucette nel quale pare aver altruisticamente testimoniato, rovinandosi la carriera e probabilmente la vita famigliare, su Reece otteniamo informazioni ben più sostanziose sia riguardo al suo passato che per quanto concerne le sue abilità di Apex: scopriamo perché è venuta indietro nel tempo insieme ai rifugiati, e la cosa ci porta a ipotizzare che al momento non ci siano altri suoi simili nella Lunga Pace.
Scopriamo inoltre che malgrado abbia riflessi aumentati e un’agilità sovrumana, oltre a doti intellettive che fanno quasi pensare a quelle di un automa, la forza non è stata modificata a livelli superumani. Viene da chiedersi, essendo lei uno dei buoni, se la cosa varrà per tutti gli Apex o se eventuali nuovi arrivi godranno di migliori upgrade.
Di sicuro quanto visto delle abilità degli Apex per ora non basterebbe a giustificare lo sterminio assoluto che i profughi denunciano, e infatti arriva la rivelazione: la loro arma migliore pare essere il cervello, visto che per vincere questa guerra si sono limitati a creare un virus che colpisca i normali esseri umani lasciando stare i suoi creatori. Questo Mantle’s disease è contagiosissimo e letale, e i sintomi visibili sono inconfondibili al punto da farci temere per il presente, oltre che per il futuro: i rifugiati si sono portati dietro inconsapevolmente una bomba a orologeria.

Il futuro non è un bel posto, né per i Commons braccati, uccisi e falcidiati dal virus, né per gli Apex inquadrati in una struttura gerarchica rigida e militarizzata che non lascia spazio all’individuo o alle emozioni

Il futuro cui assistiamo per un paio di scene è il 2187, e se la miseria della condizione degli umani – o Commons – è indubbia e palpabile, i dominatori non sembrano passarsela molto bene. Sono liberi e vivi, certo, dimorano in case lussuose e tutto il resto. Ma sembrano apatici, ricordano quasi i soldati androidi dei vecchi anime sui robot: indossano sempre le loro divise, devono ubbidire fedelmente a ogni ordine dei superiori o venire rieducati, gli viene assegnato d’ufficio un compagno con lo scopo di fornire consiglio e sostegno emotivo. Non si vede grande emotività in nessuno di loro, eccetto che in Reece, e il suo apparire da subito anomala rispetto agli altri, vista l’empatia che mostra a inizio episodio, è per ora una piccola pecca nella storia dato che la fa passare come il classico individuo eccezionale, l’unica persona umana in mezzo a robot.

Poi ci sono loro, tutti gli altri viaggiatori temporali.
I rifugiati sono stati rinchiusi nel campo nei boschi, guardati a vista da guardie che non sanno bene come comportarsi in questa situazione dato che nessuno ha ben chiaro se siano gente da proteggere, prigionieri, un pericolo per la nazione o che altro. Per ora vivono bene questa condizione, un chiaro passo avanti rispetto a ciò cui erano abituati in precedenza, ma quanto durerà quest’accettazione passiva? Cosa succederà quando cercheranno di allontanarsi e gli verrà proibito?

Che valore può avere mai la vita di poche persone, per gente che ha viaggiato nel tempo allo scopo di modificare il futuro agendo sul passato?

E infine Craig Lindauer, assieme al suo gruppo, di cui cominciamo a intuire identità e motivazioni. Motivazioni che sembrano adamantine, e che portano a quello che sarà probabilmente uno dei temi principali della serie: il fatto che altri, non i nostri protagonisti, siano i classici personaggi da serie fantascientifica sui viaggi nel tempo. Qui non seguiamo chi è partito con una missione da svolgere nel passato, qui seguiamo chi fugge da quel futuro per viversene in tranquillità in un tempo più semplice… solo per ritrovarsi coinvolto in giochi di potere molto più grandi della propria persona, nuovamente in pericolo di vita.
E il gruppo di Craig è indubbiamente al centro di tutto, ben radicato, pronto ad affrontare i rifugiati e l’Apex che è sbucata nel presente, decisi a tutto per non mettere a rischio il loro piano.
Cosa faranno con i prigionieri? E chi è la misteriosa Eve?

Porcamiseria
  • 7.5/10
    Storia - 7.5/10
  • 6.5/10
    Tecnica - 6.5/10
  • 7.5/10
    Emozione - 7.5/10
7.2/10

In breve

Anche in questo secondo episodio vengono date subito alcune risposte che si poteva temere si sarebbero fatte desiderare a lungo. Ci sono dei buoni colpi di scena, e ci addentriamo immediatamente nel futuro degli Apex, anche se la loro società, per quanto creata sfruttando autorevoli consulenze, non convince appieno.

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Porcamiseria

7.2

Anche in questo secondo episodio vengono date subito alcune risposte che si poteva temere si sarebbero fatte desiderare a lungo. Ci sono dei buoni colpi di scena, e ci addentriamo immediatamente nel futuro degli Apex, anche se la loro società, per quanto creata sfruttando autorevoli consulenze, non convince appieno.

Storia 7.5 Tecnica 6.5 Emozione 7.5
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