Le due linee narrative che vedevano come protagonisti Alice e Ben, in The Dining Hall, si intersecano e si sovrappongono, ponendo i due amanti, ancora una volta, su due schieramenti opposti. La grande scoperta, infatti, di questo episodio è che Tommy Vaughan non è soltanto un irresponsabile disoccupato, ma è anche affiliato ad un cartello della droga, di cui è parte integrante. Aver coinvolto Rhys nel proprio tentativo di fuga porta a due conseguenze: l’intervento di Alice nel progetto under cover di Ben e il tentativo di Rhys di tornare al lifestyle di un tempo. Se, infatti, il cambiamento di Ben è radicale, perché si basa sul suo amore per Alice, Rhys non ha mai rinnegato il suo passato, né ha mai mostrato segni di redenzione. Si ritrova, ora, a collaborare per l’FBI, solo per non separarsi dal suo partner e per non iniziare una guerra fredda con sua sorella. Immaginate, quindi, cosa potrebbe fare un truffatore di fronte alla concreta possibilità di impossessarsi di tre milioni di dollari: ovvio, prenderli. Questa somma di denaro, però, in seguito a questa sovrapposizione narrativa, diviene l’unica possibilità di sopravvivere tanto per Rhys quanto per Tommy. La missione under cover di Ben e Rhys ha un esito negativo, in seguito ad una mancata analisi degli eventi. Si ritrovano così vittime della propria negligenza e sotto tiro del figlio del console generale del Giappone, broker di diamanti. Dall’altra parte consegnare i tre milioni di dollari diventa per Alice l’unica via per porre fine al ricatto del cartello. Chi bisogna salvare? Ed ecco che troviamo Alice e Ben, l’uno contro l’altra, con le pistole puntate e un borsone pieno di soldi nel mezzo. Qualunque sia la conclusione, il rapporto tra Ben e Alice, di nuovo basato su omissioni e conflitti, appare compromesso.
In The Dining Hall, viene dato maggiore spazio a personaggi come Valerie, Sophie e Danny, ultimamente ascritti al mero ruolo di collaboratori. Diventano ora, invece, protagonisti di storyline importanti. In primis, Val, in seguito al coinvolgimento di Tommy nel cartello, decide di chiedere aiuto al suo partner in polizia. Una scelta importante che introduce un nuovo personaggio, Nick, e consente di ricostruire il passato tanto di Val, quanto di Alice. Dalle poche battute di Nick, infatti, apprendiamo che Alice Vaughan non è stata sempre come la conosciamo oggi e che Val aveva un futuro promettente in polizia, al quale ha rinunciato. Già la presenza di Tommy aveva fatto intuire che questa seconda stagione di The Catch avrebbe approfondito il background dei personaggi, abbandonando scritture sceniche superficiali e concentrate solo sull’azione meccanica. Ora, con questo nuovo personaggio e con Alice che manda in prigione suo fratello, senza pensarci due volte, ne abbiamo la conferma e ne siamo soddisfatti.
Anche Danny e Sophie, in questo episodio, hanno un protagonismo centrale e molto intrigante. Delegati ad occuparsi del caso di Margot, il cui comportamento è sempre pieno di risvolti inaspettati, entrambi saranno coinvolti in una nuova dimensione relazionale. La tensione tra loro è alta, in seguito al love affair di Sophie con Tommy e il tutto viene accentuato dal continuo elogio che Margot fa di Sophie, trattando Danny come una risorsa superflua e fiacca. Ma Margot non è l’unica coinvolta in questa operazione. Il Martello, mercenario ora al servizio di Margot, è un personaggio poliedrico, la cui sfera caratteriale oscilla tra humor nero e spontaneità. Tutti e quattro collaborano insieme per individuare il nemico di Margot, ma il rapporto lavorativo diviene solo il pretesto per dare avvio a nuove storyline. Il Martello, secondo uno schema comportamentale fatto di automatismi, vuole ringraziare Sophie per il suo macabro aiuto. La prospettiva del Martello è quella di un assassino robotico che, disabituato ad interagire con le persone, si mostra inesperto e forse proprio per questo genuino, nei rapporti personali. Abbandonando il cliché dell’assassino efferato e cinico, il Martello ci fa sorridere e diviene una potenziale risorsa per quella sfumatura umoristica di cui The Catch era priva, ma che sembra averne bisogno. L’indifferenza di Margot verso Danny nasconde una tensione sessuale che non tarda a manifestarsi, sul finire dell’episodio. In questo modo, in modo originale ed imprevedibile, ogni personaggio ha una propria dimensione personale e professionale e la scelta di creare legami, in teoria, inconciliabili può rivelarsi promettente.
L’episodio merita 4 porcamiseria, per aver rappresentato una nuova dicotomia amicizia/amore nella storia di Alice e Ben, per aver sviluppato ogni scenario d’azione con peculiarità, offrendo nuovi spunti di riflessione e ideando una forza concettuale maggiormente concentrica.
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c'è così tanta Margot in questa s2 di #thecatch piango
— simo (@itssimoon) March 25, 2017
Immaginavo che Tommy portasse solo guai #TheCatch
— Debs (@DebsB_91) March 26, 2017
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