The AffairSeason 1 Recap

Season Recap Una storia clandestina che fa da sfondo ad un delitto irrisolto. Se volessimo compiere un esercizio di estrema sintesi, la storia raccontata da The Affair, novità della scorsa stagione di Showtime, è esattamente questa. Un plot quasi banale per una serie che invece è stata acclamata dalla critica e dal pubblico e che si è addirittura aggiudicata due […]

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Una storia clandestina che fa da sfondo ad un delitto irrisolto. Se volessimo compiere un esercizio di estrema sintesi, la storia raccontata da The Affair, novità della scorsa stagione di Showtime, è esattamente questa. Un plot quasi banale per una serie che invece è stata acclamata dalla critica e dal pubblico e che si è addirittura aggiudicata due Golden Globe. Il segreto e la forza di questa serie vanno evidentemente ricercati altrove.

Che The Affair fosse una serie non banale lo si poteva intuire già dalla sigla di apertura: le onde del mare che si stagliano su una spiaggia, che sommergono lo spettatore quasi, con immagini in trasparenza dei protagonisti, della loro passione, della loro angoscia. Il tutto sulle note di Container di Fiona Apple: l’effetto è garantito.

Sotto interrogatorio, i due protagonisti sono costretti a confessare agli inquirenti i dettagli della loro relazione extraconiugale, evidentemente connessi al delitto, e sviscerare i retroscena della loro storia clandestina. Attenzione però: lo spettatore non sa ancora di che delitto si tratti o chi ne sia la vittima, lo si scopre di episodio in episodio, insieme alle dinamiche di quella che appunto è una tresca tra due persone sposate.

Noah Solloway è uno scrittore in cerca di ispirazione per il suo secondo libro, sposato con Helen e padre di quattro figli. Helen è una donna d’affari figlia di uno scrittore di successo: i soldi non sono dunque un problema per i Solloway e Noah è anche un uomo affascinante, che riscuote ancora un buon successo tra il gentil sesso. Tuttavia, Noah è frustrato dal non essere la fonte di sostentamento primaria per la sua famiglia, e dal macigno derivante dall’avere un suocero che eccelle nel suo stesso campo.

Come ogni anno i Solloway si recano nella tenuta dei genitori di Helen a Montauk, una piccola cittadina nello stato di New York, nota meta turistica che chiaramente fa dell’estate il momento in cui massimizzare i profitti. A Montauk, Noah si imbatte in Alison Lockhart, un’affascinante cameriera sposata con Cole, proprietario del ranch di famiglia insieme alla madre e ai fratelli. Alison nasconde un passato doloroso, non ha una famiglia “solida” alle spalle e su di lei grava il debito di riconoscenza verso il clan dei Lockhart, che l’hanno accolta come una figlia e sostenuta nei momenti più dolorosi.

Tra spiagge assolate, con uno dei fari ancora attivi più antichi degli Stati Uniti a far da sfondo, tra Noah e Alison scatta una passione sfrenata, non un ameno capriccio, ma qualcosa destinato ad unirli profondamente: Noah vede in Alison una ventata di freschezza nella sua vita fatta di frustrazioni e al tempo stesso diviene il centro di una dimensione in cui la donna può rifugiarsi, ricominciare da zero, riporre i dolorosi ricordi in un angolo nascosto.

Quello che caratterizza The Affair, rendendolo unico, è uno stile narrativo atipico e duale. Ogni episodio racconta una duplice versione della stessa storia, in due metà distinte, secondo due punti di vista differenti: la verità di Alison e la verità di Noah. Le due verità sono spesso in contraddizione tra di loro, divergenti, sta allo spettatore dedurre tra le righe l’oggettività dei fatti o semplicemente scegliere di accogliere uno dei due punti di vista quando non riesce.

Dominic West è quindi chiamato a rappresentare l’uomo frustrato nella verità di Noah e lo “sgamato” Don Giovanni quando è invece Alison a descrivere i fatti. Viceversa Alison è una donna complicata, malinconica, nella sua di verità è tangibile un doloroso fardello del passato, ma diventa audace, seducente, sfrontata dal punto di vista di Noah. Ruth Wilson, nei panni di Alison, è assolutamente perfetta nonché dotata di una sensualità non comune.

A conti fatti quindi c’è tensione, sessuale e non, curiosità nel collegare tutti i pezzi del puzzle, tanta passione, un ottimo lavoro di introspezione psicologica, personaggi ben costruiti e due bravissimi protagonisti. L’unico limite di questa serie appare essere, forse, l’eccessiva lentezza degli episodi, e talvolta anche il dualismo narrativo ne appesantisce la visione, con una ridondanza di elementi a volte evitabile. Superato però questo limite, l’essere arrivati al finale appagherà sicuramente qualche occhio serrato di tanto in tanto.

The Affair tornerà a breve con una seconda stagione che dovrebbe riprendere dall’intenso season finale e che dovrebbe vedere l’introduzione dei punti di vista di Helen Solloway e Cole Lockhart. Helen e Cole, finora solamente citati, sono una parte fondamentale dello show: se Alison e Noah sono il simbolo di una passione irrefrenabile, loro due hanno invece l’ingrato compito di dover subire le scelte del proprio consorte, di dover fare i conti con la propria rabbia e la loro delusione. E Maura Tierney e Joshua Jackson assolvono pienamente il compito a cui sono chiamati.

Un vero e proprio dualismo nel dualismo. E direi che non è un caso se la scena di sicuro più bella e d’impatto è (ancora) nel season finale, quando tutti e quattro si trovano nella stessa stanza.

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