Ultima season première di Supernatural. L'hype era alto, ma i risultati potevano essere molto migliori.
Chambers NON è la storia di uno spirito malvagio che ossessiona il suo ospite dopo un trapianto di cuore. Che basti questo a farvi incuriosire sul mondo raccapricciante creato da Leah Rachel, che vuole farsi vedere (con angoscia) fino all’ultimo secondo.
La quattordicesima e penultima stagione di Supernatural stupisce per la buona costruzione della trama orizzontale e per uno svolgimento che ha lasciato ben poco al caso, rendendola una delle migliori nella storia della serie.
Sasha è un'adolescente come tante altre fino a quando il suo cuore non decide di fermarsi. Salva per miracolo grazie a una giovane donatrice, la sua nuova opportunità di vita si tinge di mistero quando strane visioni su quest'ultima iniziano a tormentarla.
The OA ci trasporta in un multiverso di emozioni e bizzarrie, che acquistano un senso unico in una storia che, in quanto a originalità, ha pochi eguali.
Dean è pronto a dire addio a Sam, ma quest'ultimo non è pronto a salutare il fratello. Un ritorno inaspettato riporterà nelle loro vite una serie di emozioni perdute. Tutto è adesso possibile.
I due episodi fungono da preludio ad una seconda metà di stagione che si preannuncia piuttosto intensa. Non è ben chiara la direzione che la serie prenderà da adesso, ma la paura dei due Winchester è incredibilmente tangibile.
Poteva Supernatural arrivare alla pausa invernale senza colpi di scena e fiato sospeso? Ovviamente no e di domande aperte ce ne sono molte. Di risposte, invece, molte meno.
Dopo una caccia a un Uomo-Mosca e a Zombie innamorati, i Winchester tornano a dover affrontare momenti più drammatici. Due episodi che, nella loro diversità, si completano in modo soddisfacente.
Nonostante lo sviluppo orizzontale proceda ancora molto lentamente, l'episodio di Halloween e il successivo intrattengono bene lo spettatore, aggiungendo qualche spunto interessante e nuove chiavi di lettura.
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