Un viaggio nel passato inaspettatamente interessante ma che avrebbe meritato più spazio, in vista di un finale di stagione che è sempre più un punto interrogativo.
Dopo tanti brutti episodi ne arriva uno che mostra sprazzi di ciò che American Gods dovrebbe essere ogni settimana. Sarà sufficiente a risollevare una stagione generalmente pessima?
Un episodio che più volte dà pugni nello stomaco allo spettatore e non sempre lo fa nel modo giusto. Si arranca ancora a tre episodi dalla fine di questa stagione.
La seconda stagione di American Gods sta caratterizzandosi per una sola costante: l'incapacità di trovare uno stile, un'identità e una chiave narrativa precisi. Questo quarto episodio non fa altro che confermare un trend che ci vede sempre più pessimisti.
L'universo delle piattaforme di streaming comincia a farsi decisamente affollato: Disney+ e Apple TV+ si preparano a scombussolare i giochi e ci raccontano un trend dai numeri impressionanti.
Mentre buona parte dei personaggi continua a muoversi lungo la mappa degli Stati Uniti, arriva New Media e mai Gillian Anderson fu tanto rimpianta.
Il destino di Shadow, due gruppi on the road, una buona dose di flashback. Ingredienti che portano ad avere un episodio lievemente migliore del precedente, ma che ancora non ci regalano la serie a cui ci eravamo abituati.
È valsa la pena attendere due anni per la seconda stagione di American Gods? Come i tanti travagli produttivi potevano aver suggerito, forse - e ci duole tantissimo dirlo - no.
Finale di stagione e di serie per uno dei prodotti di maggior qualità e al contempo sfortuna dell'ultimo anno. Siamo alla resa dei conti. Mira e Indigo verranno sconfitti? Cosa sarà del passaggio tra i due mondi e dei personaggi che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare?
Il confronto tra le due Emily, le ultime mosse di Indigo, nuove alleanze e una sola domanda: c'è ancora modo di evitare il disastro?
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