Se sulle nuove storyline zoppica un po', non si può di certo dire che Grey's Anatomy non abbia una storia lunga e importante a cui attingere. Il passato, in questi due episodi, diventa una fonte di ispirazione importante, soprattutto in vista dell'episodio chiave numero 300.
Dopo un'estate di attesa Grey's Anatomy torna riportando sulle scene il mood ironico e sexy del passato: lacrime e ammiccamenti convivono in questa doppia première che fa ben sperare per il futuro della serie.
Dopo una stagione deludente Shonda Rimes ci regala un finale di fuoco che, pur essendo a tratti scontato, risolleva almeno in parte le sorti della serie regalando quel tocco di drama che da troppo tempo ormai era assente dal Grey Sloan Memorial.
Con i continui alti e bassi che hanno caratterizzato la tredicesima stagione, Grey's Anatomy si dirige verso gli episodi conclusivi. Tra cassetti che si chiudono e storie che si aprono, in mezzo a tanto caos, si percepisce uno spiraglio di speranza.
Nell'episodio diretto da Chandra Wilson, Meredith e Nathan si incontrano casualmente in aereo, in un viaggio turbolento che risveglia la passione ma allo stesso tempo rievoca gli spettri del passato.
Al Grey Sloan Memorial è guerra aperta senza esclusione di colpi: tutti sembrano avere un valido motivo per avercela con qualcun altro, inscenando litigi e battibecchi degni della scuola dell'infanzia. Che Grey's Anatomy stia retrocedendo?
Arizona torna al Grey Sloan Memorial Hospital e affronta chiaramente Alex. Il rapporto tra Meredith e Nathan cresce all'oscuro di una Maggie completamente nel pallone dopo il due di picche di Riggs. Intanto un'intera famiglia viene coinvolta in un incidente d'auto...
Nonostante non sia stato un finale di stagione epico, gli ultimi due episodi della dodicesima stagione di Grey's Anatomy portano a termine quello che dovrebbe essere il compito di qualsiasi season finale: non lasciare troppe storie in sospeso, mettere la parola fine a quelle vecchie e aprire la strada a nuove storie per il prossimo anno.
“Any day where no one died is a good day”. Questa è la nuova massima di Meredith Grey, il nuovo leitmotiv di Grey’s Anatomy che l’accompagna nella scoperta di una nuova identità, spesso fragile per la sua proprietà di perdersi, di ricostruirsi e di moltiplicarsi in labirinti reconditi. È una nuova identità, un nuovo profilo […]
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