Ultima season première di Supernatural. L'hype era alto, ma i risultati potevano essere molto migliori.
Nuova serie Arrowverse, primi passi nella versione CW di Gotham City e un nuovo personaggio da scoprire. Ma non tutto va come dovrebbe.
La quattordicesima e penultima stagione di Supernatural stupisce per la buona costruzione della trama orizzontale e per uno svolgimento che ha lasciato ben poco al caso, rendendola una delle migliori nella storia della serie.
Dopo una stagione che aveva piacevolmente colpito, Black Lightning si assesta su una seconda non insoddisfacente ma con difetti che iniziano a essere ingombranti.
Poteva Supernatural arrivare alla pausa invernale senza colpi di scena e fiato sospeso? Ovviamente no e di domande aperte ce ne sono molte. Di risposte, invece, molte meno.
Dopo una caccia a un Uomo-Mosca e a Zombie innamorati, i Winchester tornano a dover affrontare momenti più drammatici. Due episodi che, nella loro diversità, si completano in modo soddisfacente.
Nonostante lo sviluppo orizzontale proceda ancora molto lentamente, l'episodio di Halloween e il successivo intrattengono bene lo spettatore, aggiungendo qualche spunto interessante e nuove chiavi di lettura.
Tra scelte narrative più o meno apprezzabili, sviluppi imprevisti e troppe domande senza risposta, Supernatural procede il suo percorso senza far ancora intendere quale, davvero, sarà la sua strada in questa quattordicesima stagione.
In un ritorno non esplosivo ma comunque interessante, Supernatural riparte per il suo quattordicesimo anno. Michael è ancora dove l'abbiamo lasciato, ma che intenzioni ha?
In una première ben scritta e strutturata torna Black Lightning a mostrarci le conseguenze del finale della prima stagione. Riusciranno i Pierce e l'intera Freeland ad affrontare gli ostacoli che si troveranno di fronte?
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