Per Supernatural, la prima parte di questa tredicesima stagione si chiude stravolgendo quasi totalmente le aspettative del pubblico e cambiando improvvisamente direzione. Ciascun episodio di questo primo “round” era riuscito, fra alti e bassi, a definire più o meno degnamente la nuova era della serie; in particolare il focus su Jack è stato necessario per dare alla serie una nuova vita, in un certo senso ringiovanendo le dinamiche della trama e aprendosi a nuove prospettive. Una vera e propria ventata d’aria fresca che riusciva in un modo o in un altro a congiungere tutti i punti della storia, collegando i vari personaggi fra loro senza intaccare la mitologia della serie, ma al contrario contribuendo alla sua crescita.
Porre Jack al centro della vita dei Winchester ha fatto sì che la reclusione di Mary e Lucifero si configurasse come una storyline fine a se stessa, totalmente messa in secondo piano, poco approfondita ed in tutta onestà per niente interessante (i filtri di Instagram solo se siamo in Once Upon A Time, grazie). In realtà, la dimensione parallela in cui Mary è tenuta prigioniera fa parte di un più grande disegno che, se ben sfruttato dagli autori della serie, potrebbe portare Supernatural ad un livello successivo, superando il binomio Paradiso/Inferno e di conseguenza la lotta fra angeli e demoni. Se infatti The Scorpion and the Frog è un banale episodio di passaggio ancora un volta incentrato sulla fuga di Jack e la fondamentale importanza della sua figura per il raggiungimento di un equilibrio cosmico, questo suo valore diventa improvvisamente un semplice strumento per accedere all’infinità di altre dimensioni che costeggiano quella umana nel mid-season finale. Jack è ancora estremamente desiderato da demoni e angeli e sono proprio questi ultimi a ripercorrere le sue tracce per catturarlo. La determinazione che li contraddistingue sfiora quasi la follia e spinge le entità celesti a macchiarsi le mani di sangue e accettare il fatto di dover sacrificare anche Sam e Dean.
Eppure, il figlio di Lucifero non ha alcun interesse nell’accrescere i propri poteri e diventare inarrestabile; tutto ciò che gli sta a cuore è paradossalmente il suo lato più umano, ancora in qualche modo marcato da un’inedita innocenza, a tratti fanciullesca.
La bellezza del personaggio di Jack è proprio questa sua purezza, in grado di definire una vera e propria inversione di tendenza nella serie, già popolata da figure piuttosto oscure da entrambe le parti. Quest’ultima trova riscontro sia nel personaggio di Sam, unico a credere nella bontà di Jack fin dal primo istante, che in quello di Dean, finalmente libero dal cinismo che si era impossessato di lui dopo la presunta morte della madre.
L’entrata in scena di Kaia, una dei pochi individui in grado di “viaggiare” fra queste misteriose dimensioni, gioca un ruolo chiave nell’individuazione di Mary e il conseguente trasporto di Jack e dei Winchester, non proprio andato come previsto. Il suo percorso ricalca un classico delle serie fantasy: colei che vede il proprio potere come una maledizione, piuttosto che un dono. In realtà, la sua storia è riletta in una chiave piuttosto originale ed il personaggio sembra per certi aspetti completare la figura di Jack. È interessante sottolineare il discorso di quest’ultimo sul ruolo dei propri poteri, una sorta di metafora per le responsabilità con cui gli uomini e le donne dei nostri tempi devono confrontarsi quando investiti di ruoli piuttosto importanti.
Noi ci auguriamo che Kaia possa avere abbastanza tempo a propria disposizione per maturare come personaggio e compiere un percorso tutto suo, ma per il momento non ci resta che aspettare.
Nel complesso, questa prima parte di stagione, anche episodi di passaggio come The Scropion and the Frog in cui la caccia al demone è stata rivisitata in modi diversi e talvolta ironici, ha saputo fare il suo dovere. È stata presentata una storia che ha il potenziale per poter intrattenere i propri telespettatori e, seppur con qualche lieve accenno di stanchezza, Supernatural ha ancora un grande seguito su cui fare affidamento. Il coinvolgimento di Patience nella faccenda potrebbe sembrare non chiaro, ma la sua “alleanza” con Jodie ha il compito di spianare la strada al famigerato spin-off della serie con protagoniste le donne di Supernatural: Wayward Sisters, presentato ufficialmente nel prossimo episodio.
Porcamiseria
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Storia - 6/106/10
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Tecnica - 7/107/10
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Emozione - 7/107/10
In breve
La serie prende una svolta inaspettata, ma riesce a congiungere tutti i punti portati in scena fin dall’inizio della stagione, assegnando una funzione ben precisa a ciascun elemento della trama.
User Review
( vote)Jack e Mary almeno sono insieme…ora voglio vedere come usciranno Sam e Dean dal "Jurassic Park" dei mostri! #Supernatural #13×09
— Veronica (@VperVero) December 8, 2017
https://twitter.com/msjoanajyn/status/939451831922692096
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La serie prende una svolta inaspettata, ma riesce a congiungere tutti i punti portati in scena fin dall'inizio della stagione, assegnando una funzione ben precisa a ciascun elemento della trama.
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