American Nightmare è probabilmente uno dei migliori episodi che prendono la forma di caso-della-settimana che Supernatural abbia mai trasmesso. Potremmo senza dubbio definirlo come un episodio di passaggio, ma questa accezione andrebbe in qualche modo a sminuire ciò che viene messo in scena con estrema cura, per più di quaranta minuti.
Il tutto inizia con il “riassunto delle puntate precedenti”, dove vediamo esclusivamente estratti delle prime cinque stagioni, che ci portano immediatamente a pensare ad un caso che possa essere collegato a degli avvenimenti/personaggi del passato. Effettivamente la protagonista dell’episodio è un’adolescente con dei poteri paranormali, una sensitiva che riesce a spostare gli oggetti col pensiero e costantemente soggetta a delle visioni che le impediscono di condurre una vita normale. La famiglia estremamente religiosa a cui appartiene crede sia posseduta dal demonio e, inscenando la sua morte, decide di trasferirsi in una casa isolata da qualsiasi centro abitato per condurre una vita “semplice”. La verità è che la giovane Magda viene tenuta prigioniera nel seminterrato, dove è costretta a frustarsi e a recitare delle macabre cantilene, che allontaneranno via il diavolo dal suo spirito. I Winchester vengono condotti alla misteriosa abitazione in seguito a delle morti sospette che però li confondono circa l’entità che possa esserci dietro. Dean è estremamente convinto che si tratti di stregoneria e decide di fidarsi del proprio istinto seguendo una pista completamente sbagliata, mentre Sam intuisce che qualcosa di molto più pericoloso si nasconde dietro le parole della famiglia. Dopo aver scoperto che Magda è in vita, Sam viene però fatto prigioniero e la situazione degenera nel caos più totale. La madre di Magda è in preda ad un delirio di onnipotenza e, convinta di portare avanti il lavoro di Dio, uccide il marito con del veleno per topi ed è pronta a far fuori l’intera famiglia per poter entrare in paradiso tutti insieme. Le parole di Sam riescono a convincere Magda che non c’è nulla di sbagliato in lei e ciò infonde alla ragazza una sicurezza inaudita che, purtroppo, non basterà per salvare la vita del fratello.
Sono successe così tante cose cose nel corso di queste stagioni che tornare a pensare ai poteri psichici di Sam fa uno strano effetto. La sua fase “medium” aveva trovato il giusto epilogo con la morte di Azazel e la sventata apocalisse di tanti anni fa, ma ha comunque lasciato un segno indelebile nell’animo di Sam. Il bellissimo discorso che il giovane Winchester fa a Magda ricorda molto la conversazione avvenuta fra Sam e Max Miller nell’episodio Nightmare della prima stagione (altro episodio dove curiosamente Sam e Dean si erano travestiti da sacerdoti) e ci porta un po’ indietro nel tempo, dove la paura di essere malvagio e la non completa accettazione delle proprie doti avevano definito un periodo piuttosto buio per Sam. Attraverso le sue parole, riusciamo a rivivere il percorso di redenzione che il ragazzo ha fatto nel corso degli anni prima di potersi perdonare totalmente. Adesso Sam conosce molto meglio se stesso e l’oscurità del suo passato ha giocato senza ombra di dubbio un ruolo chiave nell’evoluzione del suo personaggio.
Altro grande tassello dell’episodio è la rabbia di Dean. L’”abbandono” della madre fa sì che quest’ultimo non riesca a concentrarsi sul caso e tutto ciò scatena in lui un conflitto interiore non indifferente. Nonostante egli cerchi di reprimere questa frustrazione, Dean è costantemente costretto a confrontare Sam e le sue mille domande circa il suo stato d’animo. I dubbi nutriti circa la scelta di Mary di allontanarsi per qualche tempo per ritrovare se stessa lasciano il ragazzo perplesso, quasi come se sapesse già che la separazione sia definitiva. Alla fine dell’episodio, Dean arriva in qualche modo alla conclusione che la madre necessita di ritrovare un contatto fermo con la realtà che possa permetterle di tornare a vivere la propria vita.
La scena finale dell’episodio è piuttosto spiazzante. Magda si trova su un autobus che la condurrà dalla zia, sua nuova tutrice. Durante una sosta, però, viene fatta fuori da Mr. Ketch, il sicario personale dei Men Of Letters britannici. Porre fine alla vita di Magda è (nell’ottica di questi ultimi) la chiusura di un particolare cerchio. I Winchester non sono stati in grado di portare a termine il proprio compito annientando la minaccia sovrannaturale rappresentata in questo caso dalla povera Magda, comunque responsabile (seppur indirettamente) di due omicidi. La scena è sicuramente molto interessante, principalmente perché rimescola tutte le carte in tavola, ma anche per via della discussione morale che tutto può creare. Magda doveva effettivamente essere fermata? La metodologia dei Men Of Letters inglesi è efficace perché il fine giustifica sempre i mezzi? Siamo molto curiosi di vedere come si svilupperà questa stagione, soprattutto perché finalmente non sono delle entità sovrannaturali a scontrarsi, ma c’è dell’umano in ognuna delle due fazioni.
La puntata è ben strutturata e non annoia lo spettatore neanche per un minuto. Troviamo molto interessante vedere come la serie tratti il tema della religione e del divino dopo averlo praticamente messo in scena qualche mese fa, chissà che prima o poi Dio non compaia nuovamente. La puntata merita 3,5 porcamiseria su 5.
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Questa puntata di #Supernatural è davvero qualcosa di inquietante e suggestivo…#12×04
— severusnape; (@heiiwinchester) November 5, 2016
Ma i flashback della seconda stagione all'inizio?
FEEEEEELS #Supernatural #12×04
— Dimitri Belikov (@percyismyiratze) November 5, 2016
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