Supergirl3×04 The Faithful – 3×05 Damage

Arrivati al quinto episodio di questa terza stagione, abbiamo più rimpianti che certezze per il futuro di Supergirl, quando, rimasti ormai orfani di Cat Grant e Mon-El, scopriamo di dover già salutare la brava Floriana Lima e con lei le amatissime Sanvers. Quel che è certo è che fino al ritorno di Mon-El, la componente non supereroistica della serie rimane ampiamente scoperta e il timore è quello di doverci sorbire una serie di inserti inutili e fini a se stessi a controbilanciare gli eventi della trama orizzontale incentrati su Reign e Morgan Edge, che per fortuna si profilano invece abbastanza interessanti.

The Faithful e Damage sono per lo più due grossi filler, il primo incentrato sul fanatismo religioso di una setta che venera Supergirl, fondata dal padre di Aria Montgomery un sopravvissuto all’incidente aereo che l’ha vista fluttuare per la prima volta tra i cieli di National City – quello del pilot per intenderci -, e il secondo che vede Lena Luthor alla gogna pubblica, vittima di una trappola ordita da Morgan Edge, che la addita quale responsabile di un avvelenamento da piombo ai danni dei bambini di National City, correlato alla bomba con la quale il team Supergirl aveva sconfitto i Daixamiti.

Se le trame verticali non sono poi così interessanti di per sé, quello che emerge è una scrittura di due dei personaggi secondari più prudente e misurata rispetto alle stagioni scorse, un approccio graduale che conferisce loro un’inusuale tridimensionalità per Supergirl. I due episodi danno infatti tanto spazio sia alla neo-promossa regular Lena Luthor, evidentemente, ma anche alla new entry Samantha Arias.

Dalla breve sinossi che vi abbiamo dato, è evidente che Lena sia protagonista di Damage, ma a dire il vero in entrambi gli episodi la vediamo molto al centro della scena e finalmente perfettamente integrata nel cast. Se fino alla scorsa stagione le sue interazioni si limitavano per lo più a quelle con Kara, finalmente possiamo conoscere altre sfaccettature del suo personaggio, grazie per esempio alla girl night a casa di Kara o le dinamiche di redazione che la avvicinano sempre più a James Olsen, coppia per cui le frecce di Cupido sembrano sempre più pronte a colpire. Per rimanere fedeli alla sua caratterizzazione, il punto saldo rimane ovviamente la sua amicizia con Kara, anche se il suo legame con Samantha si fa sempre più forte: che proprio Lena possa essere l’ago della bilancia nel futuro scontro tra Kara e Samantha/Reign? A far da sfondo a queste nuove sfaccettature di Lena, inoltre, il suo eterno tarlo interiore che la vede lottare per affrancarsi da quel pesantissimo cognome che la rende facile bersaglio dell’opinione pubblica nonché spesso sull’orlo di un precipizio verso il suo lato oscuro, come quando non esita a puntare una pistola verso Morgan una volta provato essere il mandante del tranello di cui rimane vittima in Damage.

Seconda grande protagonista di questa doppietta episodi è sicuramente Samantha Arias, elemento principale di uno dei due filoni narrativi di The Faithful, che la vedono sempre più in difficoltà nel bilanciare carriera e famiglia, portandola a trascurare la figlia Ruby. In Damage invece costituirà un’inaspettata partnership con Kara Danvers per scagionare Lena dalle accuse di avvelenamento e bastano poche battute a suggerirci quanto il loro passato e il loro futuro le accomuni più di quanto possano pensare. Sempre col contagocce invece gli elementi che andranno a costituire la metamorfosi di Samantha in Reign: gli incubi ricorrenti si fanno sempre più vividi, tanto da presentarsi anche nei momenti di veglia, quando al termine di The Faithful si ritroverà coperta da misteriosi simboli che neanche la protagonista di Blindspot. Al contempo i suoi poteri finora sopiti dopo il pilot, si manifesteranno in Damage, scoprendo che oltre a possedere una forza sovrumana è anche a prova di proiettile, altro fattore che li avvicina fortemente a quelli di Kara.

Ma veniamo al tasto dolente: l’addio a Floriana Lima. Quando un attore decide di abbandonare il cast c’è ben poco da fare e agli autori non resta altro che gestirne al meglio l’uscita. Ma qui purtroppo  non ci sentiamo proprio di avvalorare le modalità con qui questa è stata attuata.

Parliamoci chiaro: lo struggente ultimo addio tra Alex e Maggie è reso ottimamente e quell’ultimo fotogramma di Maggie oltre la porta di casa di Alex colpisce dritto al cuore. Ma su questo non avevamo dubbi, la bravura di Chyler Leigh e Floriana Lima non è mai stata messa in discussione, decisamente una spanna sopra la media del cast. Quello che non ci convince è tutta la gestione della rottura tra le due che appare oggettivamente tirata per i capelli. L’improvvisa voglia di maternità di Alex non riesce ad essere credibile, sia per la caratterizzazione della più forte delle sorelle delle Danvers sia per il turbinio di emozioni che investe una persona nei primi mesi dal suo coming out. L’importanza della relazione con Maggie dovrebbe essere duplice per Alex e tanta risolutezza sul proprio futuro appare un tantino stonata. Anche il percorso che ha condotto a questa sofferta scelta è discutibile, telefonatissimo sin da subito, lasciando lo spettatore ad aspettare l’inevitabile conclusione della loro storia d’amore senza nessun colpo di scena di sorta. Se da un lato è comprensibile che inscenare la morte di Maggie avrebbe comportato il precludere un qualsivoglia rientro di un personaggio tanto amato all’interno della serie, una chiusura più suggestiva ed emozionante sarebbe stata quantomeno doverosa.

Con la Lima, Supergirl perde un personaggio importante non solo per il suo contributo emozionale quanto anche per l’amplificazione delle potenzialità della Leigh nelle storyline che la riguardavano. Il rischio è che si ritorni a quella annosa bidimensionalità che è sempre dietro l’angolo in una serie come Supergirl, in cui non si riesce a tratteggiare tratti differenti della protagonista neanche a mettersi di impegno, tanto che in questa stagione l’unica cosa che riusciamo a dire di Kara è che ci sia rimasta sotto come un treno dopo l’addio di Mon-El, peraltro inutilmente ribadito alla fine di The Faithful per bocca di Chad Lowe. Non ci voleva certo un’epifania spirituale per capirlo.

Noi lo abbiamo detto subito…

lena e james che si mettono insieme entro due episodi quotato a 1.01 #Supergirl

— Alessia 🇬🇧 (@ehialexandra) November 11, 2017

Quando lo scopri ce lo dici nei commenti? Abbiamo bisogno di motivazioni anche noi…

Mon-El non c’è più , la Sanvers non ci sono più, Cat non c’è più… mi date un motivo per continuare #Supergirl ?

— ✞ (@lanuvshka) November 7, 2017

Ora capite il nostro disagio…

Ma solo a me tutte le scene delle #Sanvers sono sembrate senza senso??! Sono basita dalla mente degli autori.. PENOSI #Supergirl

— Gege (@disagioagogo) November 7, 2017

Se mi mettessi a scrivere serie tv uscirebbero capolavori in confronto a sta cosa #Supergirl

— vale (@gebisst) November 7, 2017

Non potevamo non premiare il GENIO.

https://twitter.com/_taysvoice/status/926504007367000067

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