Supergirl3×01 Girl of Steel

Season Premiere È tempo di ritrovare anche Melissa Benoist e la sua Supergirl: una season première che ci racconta un'inedita Kara Danvers, lontana dalla ragazza solare e ottimista che ben conosciamo. La ferita inferta dalla scelta di sacrificare Mon-El è ancora apertissima.

6.5

Questa, lo avrete capito, è la settimana del ritorno sugli schermi delle quattro serie che si incastonano in quello che è comunemente detto Arrowverse, ovvero l’universo televisivo condiviso della DC. Dopo i pessimi inizi di The Flash e Legends of Tomorrow, e quello tutto sommato gradevole di Arrow, è adesso il turno di Supergirl, la nostra Ragazza d’Acciaio, appellativo ripreso peraltro come titolo di questa season première.

L’episodio si apre con una sequenza onirica in cui Kara attraversa una distesa di grano fino a ricongiungersi a Mon-El e alla madre Alura – il cui re-cast la vede rappresentata adesso dalle fattezze di Erica Durance, la Lois Lane di Smallville -, che si scopre essere una sorta di dimensione paradisiaca in cui Kara si rifugia quando vuole prendersi una pausa dalla sua vita diventata enormemente vuota dopo aver sacrificato Mon-El per la salvezza della Terra.

Supergirl 3x01 Girl of Steel recensione

Il fulcro dell’episodio è dunque la stessa Kara, che appare fortemente diversa dalla ragazza allegra, solare e ottimista quanto basta per irritare chiunque l’abbia conosciuta nelle due stagioni precedenti: quasi affetta da personalità multipla, l’ago della bilancia tra l’essere Kara Danvers o l’essere Supergirl propende irrimediabilmente verso quest’ultima, con la volontà esplicita di azzerare la propria umanità. E tutto ciò per aver perso il suo ragazzo verrebbe da dire, in barba al messaggio femminista della serie, anche se il sacrificio della propria felicità è dipinto in effetti come quel punto di non ritorno oltre cui i sentimenti umani della ragazza hanno ceduto il passo all’eroina, a quella perfezione tutta kryptoniana cui neanche Superman ammise candidamente di poter arrivare nel corso dello scorso season finale.

Se Kara Danvers quasi si annulla, isolandosi da tutti, assumendo atteggiamenti scostanti e rinunciando anche al suo lavoro alla CatCo, Supergirl è invece più badass che mai, tenace, intenta a sventare quanti più crimini possibili, addirittura fredda e glaciale nell’impassibilità con cui abbatte i criminali o accetta i ringraziamenti degli abitanti di National City.

Supergirl 3x01 Girl of Steel recensione

Attorno a lei, come sempre, il team Supergirl al gran completo capeggiato da Alex, che si destreggia tra il darle lo spazio necessario a superare la perdita di Mon-El e il cercare di farla rinsavire in questo folle proposito di azzerare gradualmente la sua umanità. C’è poco spazio in questa première per i percorsi personali dei vari comprimari dello show, nonostante l’episodio riesca al tempo stesso a presentarci il nuovo equilibrio di poteri in quel di National City e introdurre due nuovi personaggi senza – miracolosamente diremmo – svelare troppo le carte in serbo per questa terza stagione.

Con Cat Grant a Washington nel suo nuovo ruolo di portavoce del Presidente – e il cameo di Calista Flockhart è già sufficiente per farci desiderare uno spin-off interamente su di lei -, la CatCo è in mano – pensate un po’ – interamente a James Olsen. L’impero mediatico (e l’impatto sull’opinione pubblica che si potrebbe ricavarne una volta controllato) diventa oggetto di brame per uno dei nuovi villain della stagione, l’imprenditore Morgan Edge – interpretato dal veterano Adrian Pasdar, già protagonista di Heroes e Agents of S.H.I.E.L.D. – i cui loschi piani di conquista e controllo della città mettono in allerta non solo Supergirl ma anche Lena Luthor, che tenta di usare il suo potere per osteggiarlo, al punto di acquistare lei stessa la CatCo. Sul finale, poi, viene introdotto anche il personaggio interpretato da Odette Annable, che darà successivamente vita a Reign, il grande big villain della stagione. Un’apparizione col contagocce, che vede unicamente una giovane madre che riesce a salvare la propria bimba ricorrendo ad una forza sovrumana che apparentemente neanche lei stessa sapeva di possedere.

Supergirl 3x01 Girl of Steel recensione

Per la componente fanservice, infine, non manca il segmento dedicato ad Alex e Maggie, i cui preparativi per le imminenti nozze vengono rallentati da una sorta di ritrosia della prima causata dal dispiacere di non poter avere le nozze che aveva sempre desiderato, non potendo contare su di un padre che l’accompagni all’altare. Problema superato attraverso la scelta più ovvia, ovvero chiedere a J’onn. Un segmento inutile per quanto scontato e senza ripercussioni di sorta.

In definitiva, potremmo dire che Girl of Steel è una season première equilibrata e robusta, ben superiore a quella di Legends of Tomorrow o The Flash, col quale però condivide quella sensazione amara di “nulla di fatto” sul finale, in cui ovviamente Kara fa un passo indietro, riportando così il suo personaggio alla caratterizzazione abituale. Una scelta più coraggiosa nel portare avanti questo suo lato per così dire dark sarebbe stata sicuramente più interessante.

Porcamiseria
  • 7/10
    Storia - 7/10
  • 6/10
    Tecnica - 6/10
  • 6.5/10
    Emozione - 6.5/10
6.5/10

In Breve

Girl of Steel è una season première equilibrata e robusta, interamente incentrata su Kara e il progressivo abbandono del suo lato umano per cedere il passo a quello dell’eroina dopo l’estremo sacrificio dello scorso season finale. Riuscendo anche ad introdurre gradualmente le new entry di stagione, l’episodio però ci lascia tuttavia con una sensazione amara di “nulla di fatto” sul finale, in cui ovviamente Kara fa un passo indietro, riportando così il suo personaggio alla caratterizzazione abituale.

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Porcamiseria

6.5

Girl of Steel è una season première equilibrata e robusta, interamente incentrata su Kara e il progressivo abbandono del suo lato umano per cedere il passo a quello dell'eroina dopo l'estremo sacrificio dello scorso season finale. Riuscendo anche ad introdurre gradualmente le new entry di stagione, l'episodio però ci lascia tuttavia con una sensazione amara di "nulla di fatto" sul finale, in cui ovviamente Kara fa un passo indietro, riportando così il suo personaggio alla caratterizzazione abituale.

Storia 7 Tecnica 6 Emozione 6.5
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