Quelle delle coppie proibite sembra essere un tema ricorrente in questa seconda stagione di Supergirl. Dopo la coppia marziana composta da J’onn e M’gann, Supergirl ci ripropone un nuovo dramma romantico à la Romeo e Giulietta, vale a dire l’unione proibita tra Kara e Mon-El, tra una kryptoniana e un daixamita.
Indovina Chi Viene a Cena?
Negli scorsi episodi avevamo assistito al poco felice primo incontro tra Mon-El e la famiglia adottiva di Kara: in Star-Crossed sarà la nostra protagonista a conoscere i suoi “suoceri”, per così dire. Come facilmente ipotizzabile, un incontro che non sarà di certo tutto rose e fiori.
Sul finale di Exodus, avevamo visto una nave spaziale avvicinarsi all’orbita terrestre: sebbene non sia del tutto una sorpresa, scopriamo che Susan Mayer e Hercules i personaggi interpretati da Teri Hatcher e Kevin Sorbo altro non sono che i genitori di Mon-El, ovvero la famiglia reale di Daixam giunta sulla Terra per riportare a casa il principe ereditario. Kara realizza dunque che il ragazzo le ha mentito sin dal primo giorno e tale disappunto – chiaramente – tira fuori tutto il fastidioso rigore morale kryptoniano.
Il fil-rouge di Star-Crossed è dunque un grande classico dei dramma amorosi: la fiducia mal riposta. Le menzogne di Mon-El sulle sue origini mettono chiaramente in discussione l’intero rapporto con Kara e l’intero episodio è – per usare un eufemismo – incentrato sull’indignazione di Supergirl e gli occhioni da cane bastonato di Mon-El che, nonostante la brutta aria che tira, decide di non seguire i suoi genitori e ricostruire insieme a loro l’antico regno. All’insegna della più totale prevedibilità.
Romeo e Giulietta
Chi tra gli spettatori di Supergirl ha una vita privata e forse non ha tanto tempo per seguire tutte le serie dell’Arrowverse si sarà sicuramente trovato spiazzato, durante la visione di Distant Star, nel vedere Mon-El ai fornelli intento a cucinare la colazione alla sua bella Kara e ritrovare dunque i Karamel uniti e innamorati come mai prima d’ora. Ebbene, nella ormai proverbiale capacità della CW di sacrificare la coerenza narrativa per le proprie logiche di rete, la riconciliazione della coppia si è consumata in The Flash, all’interno del crossover musicale andato in onda immediatamente dopo Star-Crossed, dopo che Mon-El e J’onn si sono recati su Terra-1 per salvare una Supergirl priva di sensi in seguito all’attacco di Music Meister.
Ci troviamo dunque di fronte ad un vero e proprio game changer offscreen che già di per sé rovina – e non poco – il bilancio di questi due episodi, che potevano invece trarre vantaggio nel poter gestire opportunamente la prima vera importante crisi tra Mon-El e Kara. Cancellando quasi tutto il drama scaturito dall’episodio precedente, ci troviamo dunque come di fronte ad un reboot della comparsa dei Reali di Daixam, decisi stavolta a passare al contrattacco per far sì che il loro unico figlio torni ad occupare il posto che gli spetta.
La Regina Rhea si dimostra davvero pericolosa e disposta a tutto pur di riavere Mon-El al suo fianco, riuscendo addirittura a ferire la Ragazza d’Acciaio grazie a dei pugnali fatti di kryptonite. Quando Susan Mayer diventa Raffaello delle Tartarughe Ninja insomma. All’insegna del solito buonismo di Supergirl, Mon-El rinuncerà alla sua vita sulla Terra e a Kara, pur di metterla al sicuro, salvo poi essere riportato a casa dall’intero team Supergirl.
I riferimenti – neanche lontanamente velati – alla più famosa delle tragedie di Shakespeare si sprecano ma non raggiungono l’effetto sperato: l’impatto emozionale non è minimamente enfatizzato, né nei dialoghi né nelle dinamiche, troppo aderenti agli stereotipi triti e ritriti da decenni di storie di questo tipo.
The Others
Gettone di presenza per Winn e Alex, alle prese con delle storyline parallele e assolutamente superflue ai fini della trama orizzontale.
In Star-Crossed il tema della fiducia mal riposta si consuma pariteticamente con Winn incastrato da Lyra e principale indiziato di un furto d’arte. L’IT guy di Supergirl non si arrenderà di fronte all’evidenza e riuscirà a risalire alle motivazioni dietro il tradimento dell’aliena che gli ha rubato il cuore. Immancabile il lieto fine per i due, e l’unica utilità dietro questa storyline sarà il monito a Kara, che vedrà vacillare la sua fermezza riguardo all’impossibilità di perdonare Mon-El dinanzi all’amore incondizionato di Winn.
In Distant Sun, la storyline parallela alla tragedia amorosa di Kara e Mon-El è invece incentrata su Alex e Maggie. Il ritorno in città dell’ex fidanzata di Maggie fa riemergere le barriere della poliziotta, che pensa bene di tacere il tradimento perpetrato ai danni della sua ex. Ma tranquilli, nessuna crisi per le Sanvers: Alex si dimostrerà – contrariamente a quanto ci si aspettasse – il punto saldo della coppia, sapendo vedere dietro i silenzi di Maggie e riuscendo a porre le basi per un rapporto più sincero e maturo. Pur nella sua totale inutilità, il segmento narrativo viene comunque portato a casa dall’alchimia tra le due, nonostante il tutto sembri essere stato confezionato per massimizzare la presa sul fandom più che sugli spettatori interessati alla trama supereroistica.
Tutto sbagliato dunque? Non proprio, l’anima teen drama di Supergirl trova finalmente una dimensione più matura e meno adolescenziale della vita amorosa della sua protagonista, sebbene i cliché si sprechino. Assolutamente promossa poi Teri Hatcher nei panni dell’aliena Evil Queen: l’abbiamo sempre vista in ruoli positivi e/o gioviali e proprio per questo la sua interpretazione della regina Rhea è per tutti una piacevole sorpresa. E non solo per il disprezzo assolutamente palese verso Kara e l’intera stirpe kryptoniana. Per fortuna, Distant Sun non rappresenta il tramonto della minaccia rappresentata da Rhea ma anzi, ne è l’apripista: speriamo solo che la rabbia e la vendetta della regina di Daixam non scemi nell’arco di un solo episodio.
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A un certo punto mi sembrava una puntata di C'è posta per te. #Supergirl
— 𝐿𝑢𝑐𝑖𝑎 🥀 (@eliophilia) March 30, 2017
Io Mon El come regular nella prossima stagione me lo merito però #Supergirl
— Cuore di K (@chiaracormio) March 29, 2017
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