Supergirl2×04 Survivors – 2×05 Crossfire

Umani e alieni sono sempre più distanti. Mentre Supergirl affronta nuove minacce provenienti dal progetto Cadmus, noi ci possiamo soffermare su gli altri personaggi. Dal rapporto tra Hank e Miss Martian a quello tra Alex e Maggie, sempre più vicine. A brillare però è l'ultimo arrivato, Mon-El, pronto a vivere i suoi primi giorni sulla Terra. Ne vedremo delle belle.

0.0

Questa è una dichiarazione pubblica ufficiale: all’insensatezza dell’esistenza di Legends Of Tomorrow e all’incoerenza – e noia – di The Flash, iniziamo a preferire Supergirl. Arrow – per fortuna – continua la sua marcia su un diverso registro stilistico.

C’è voluto un po’ perché realizzassimo questa amara verità, ma pur con tutti i suoi difetti e una CGI agghiacciante, quasi come un piccolo Calimero della TV, l’epopea di Kara Zor-El riesce a conquistare più delle blasonate serie cugine. Tenteremo di spiegarvelo attraverso l’analisi di questi due episodi molto diversi tra loro per le storie che raccontano ma che sono al tempo stesso un importante banco di prova del nuovo Supergirl, quello senza Cat Grant e senza Superman.

Supergirl 2x04 Survivors - 2x05 Crossfire recensione

Più volte su queste pagine abbiamo espresso una certa titubanza sull’elevato numero di storyline e personaggi messi in campo dalla serie, ma se nella scorsa stagione si aveva la sensazione di avere un’accozzaglia di nemici buttati in scena giusto come tasselli nel percorso formativo di Supergirl, quest’anno le cose sono sostanzialmente diverse. Questa seconda stagione ha un fil rouge cui afferiscono tutte le sotto-trame finora presentateci: umani contro alieni, che sottende al più profondo tema della diversità, sia in termini di integrazione che di paura nei confronti di chi è differente. Come già sottolineato in Welcome To Earth, è un tema che sa di visto e rivisto, che da sempre si accompagna alle storie di stampo supereroistico, ma, nonostante ciò, è apprezzabile che vogliano dare un minimo di profondità alla trama orizzontale che riesca ad andare oltre le lotte di potere o gli amori di Kara. Chiaramente, degli standard così bassi possono essere applicati solo a certe serie. Per altre non è neanche minimo sindacale.

Humans vs Aliens

Umani contro alieni come detto. Se nella prima stagione erano gli alieni a mettere a soqquadro le strade di National City, in questa seconda stagione sono piuttosto gli umani a braccare gli alieni presenti in città.

In Survivors, ci troviamo di fronte ad un vero e proprio fight club riservato alle più influenti personalità della città in cui poter assistere a lotte all’ultimo sangue tra alieni, tra cui M’gan M’orzz ben più nota come Miss Martian. Un’occasione, come potrete ben capire, per accendere i riflettori sul personaggio di Hank e sulle cicatrici dell’estinzione della loro specie, sul senso di colpa per essere gli unici sopravvissuti alla tragedia. A fine episodio le tensioni e le divergenze tra i due sembrano già annullarsi, ma l’ennesimo colpo di scena messo in campo dagli autori promette imprevedibili conseguenze per quelli che hanno tutta l’aria di essere candidati a diventare una versione aliena di Montecchi e Capuleti. Perché è chiaro, l’ipotesi che il rapporto tra i due marziani possa farsi più profondo è quasi una certezza, nella semplicità delle sceneggiature di Supergirl. Una storyline, questa del fight club, gestita abbastanza frettolosamente e risolta col solito discorso motivazionale di Kara, ma siamo confidenti andrà ad incastonarsi in un filone narrativo di più ampio respiro.

Supergirl 2x04 Survivors - 2x05 Crossfire recensione

Decisamente più calibrato e interessante Crossfire, che vede il ritorno del progetto Cadmus, la cui minaccia appare più articolata e forse addirittura pericolosa di quella di Non della scorsa stagione, perché punta a minare seriamente la fiducia degli esseri umani negli alieni che Clark e Kara hanno costruito con pazienza e fatica. La figura di The Doctor appare davvero inquietante e lo scoprire per di più che si tratta di una Luthor rende il tutto ancora più intrigante. Ancora piccoli passi invece per l’enigmatica figura di Lena Luthor, apparentemente dalla parte dei buoni eppur costantemente marchiata a fuoco da quell’ingombrante cognome. E ci piace anche quella sintonia che abbiamo avvertito con Winn.

Interns

Sempre in tema di nuovi arrivati, Mon-El è la vera grande novità del “nuovo” Supergirl: una presenza fresca, simpatica, irriverente, che in questi episodi conosciamo meglio, al di là di un suo potenziale coinvolgimento amoroso con Kara e/o dei suoi poteri. Differentemente dai Kryptoniani, Mon-El / Mike appare molto più umano, meno perfetto e per questo anche più simpatico. Iniziamo a rendercene conto in Survivors, quando coinvolge Winn in un’evasione dal DEO portandolo ad ubriacarsi in un bar, ma è in Crossfire che esprime sicuramente tutto il suo potenziale. Rozzo a tratti, bonariamente opportunista, sensibile al fascino femminile, ci strappa più di una risata nella sua breve esperienza alla CatCo Media. La sua freschezza e spontaneità sono aria pura per la serie, senza però precludere lo sviluppo di una sua parte più profonda, che viene fuori in più di un dialogo con Kara. E anche il loro rapporto funziona, potendo forse essere davvero la giusta controparte maschile per la nostra protagonista dopo i fallimentari tentativi con Winn e James.

Supergirl 2x04 Survivors - 2x05 Crossfire recensione

Ecco, sempre in tema di principianti, James è il vero anello debole di Crossfire: questa sua improvvisa vocazione e l’ostinazione nel voler diventare l’ennesimo vigilante sono assurde, fuori luogo e onestamente superflue. Come del resto il personaggio stesso, che starebbe senz’altro meglio a Metropolis. Questo di James è l’ennesimo tassello di una pericolosa tendenza dell’Arrowverse, famiglia televisiva del mondo DC: in tutte e quattro le serie che lo compongono sta fortemente emergendo un messaggio molto pericoloso, che essere un semplice essere umano non è più abbastanza, che si deve necessariamente possedere un’abilità speciale per essere speciali. E di questo tempi, forse non è quello di cui abbiamo propriamente bisogno, anche se certamente non c’è nessuna cattiva intenzione da parte degli sceneggiatori. Probabilmente è più facile conquistare il pubblico col sensazionalismo che col costruire delle personalità carismatiche. Diversamente dall’approccio Marvel, in cui il super-potere o le responsabilità derivanti dall’essere un eroe sono più fonte di frustrazione ed emarginazione che altro.

I kissed a girl. Not yet.

In questa seconda stagione sembra che gli autori si siano decisi anche a sfruttare meglio Chyler Leigh e la sua Alex Danvers. Nella scorsa recensione abbiamo espresso forti perplessità sulla sua presunta omosessualità. Confermiamo anche dopo questi due episodi la frettolosità con cui è stata gestita la cosa, tanto che la presa di coscienza di Alex si consuma in appena tre episodi, passati per lo più a flirtare con Maggie Sawyer che a compiere un percorso di auto-consapevolezza più o meno sofferto. Però dobbiamo ammettere che il “coming-out” di Alex a Maggie alla fine di Crossfire ci ha commosso un po’. Grey’s Anatomy è stata una buona palestra e si vede. Anche la scelta di rappresentare la fatica immane di Alex nel confessare i suoi sentimenti, l’impossibilità di pronunciare la parola gay, si è rivelata vincente. Almeno in questo, bravi.

Supergirl 2x04 Survivors - 2x05 Crossfire recensione

Ma veniamo alle considerazioni finali su questi due episodi, accomunati dalle stesse tematiche ma che sfruttano personaggi diversi e storyline diverse.

Survivors è un episodio nella media, che ci diverte sì grazie alle scorribande di Mon-El e Winn, ma che purtroppo risolve tutta la questione del fight club abbastanza frettolosamente.

2.5

 

Crossfire è di ben altra fattura: un nemico pericoloso sempre più credibile e interessante – con tanto di clamorosa rivelazione finale -, l’intenso coming out di Alex e l’ilarità dei momenti Mon-El-ly. Sì era pessima, concedetecelo. Rimane però un unico grosso neo: tutta l’inutile storyline di James Olsen.

4

 

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