SpecialiPorcamiseria Awards 2017: le 10 (e più) serie da non perdere

Il nostro regalo natalizio: dieci (e più) serie con cui riempire le ore di noia durante le vacanze natalizie e oltre. Con sorprese, conferme, un pari merito e qualche menzione speciale, tornano gli attesissimi Porcamiseria Awards 2017. E giuriamo che in redazione non abbiamo litigato. Non troppo, almeno.

Natale è alle porte e potevamo forse esimerci da farvi il nostro ormai consueto regalo? Noi di SerialFreaks siamo ben consci che i premi più attesi dell’anno non sono i Golden Globe, bensì i Porcamiseria Awards e chi siamo, noi, per deludervi?

Eccoci quindi a proporvi le dieci migliori serie del 2017 con qualche novità rispetto al solito, ma di questo parleremo dopo. Non vi neghiamo che la discussione in redazione è stata piacevolmente animata e qualche serie è stata sicuramente penalizzata dall’essere arrivata tardi o dal non essere stata vista da abbastanza redattori per poter scalare la classifica, ma ciò che conta è che ognuna delle serie che ha conquistato la top ten è per noi garanzia di qualità, divertimento e di ore di piacere seriale.

Troverete conferme e sorprese, serie che hanno guadagnato posti e altre che sono uscite dalla classifica: divertitevi con noi a scoprirle. Ci aspettiamo che molti siano d’accordo e altrettanti gridino allo scandalo: il divertimento è anche questo e aspettiamo nei commenti le vostre top 10 personali. Dal canto nostro, se vi avremo aiutati a decidere con cosa riempire le lunghe ore della pausa natalizia, potremo ritenerci soddisfatti.

Siete pronti? Partiamo.

10. Marvel’s The Punisher

Dopo l’esordio dell’antieroe Frank Castle nella seconda stagione di Daredevil, Netflix è stata letteralmente subissata di richieste per una serie dedicata al personaggio interpretato magistralmente da Jon Bernthal. Se pensate che, una volta vendicata la famiglia, il buon Frank non avesse più nulla da raccontare, non avete idea di quanto vi siete sbagliati. Dietro una facciata di (tanta) violenza c’è molto di più. C’è l’umanità dei veterani, c’è la difficile linea tracciata tra ciò che è buono e ciò che non lo è, c’è il dolore della perdita e l’incapacità di reagire alla violenza se non con una ancora più cruda e diretta. Giustificata? Forse. Forse no. E il portarci a porci questa domanda è uno dei tanti pregi di questa serie. La prima stagione è disponibile su Netflix ed è notizia di pochi giorni che ne arriverà – mai abbastanza presto – una seconda.

Le recensioni di Marvel's The Punisher

 

9. Mindhunter

Seconda entrata in classifica per Netflix, a conferma della qualità della piattaforma di streaming, che questa volta scommette sul cavallo di razza David Fincher, affidandogli regia e produzione di una serie non facile sulla nascita della profilazione criminale negli Stati Uniti. Non facile perché per forza di cose i tempi narrativi si dilatano una volta presa ad analizzare la labirintica e complessa mente che muove le azioni dei serial killer, e il passaggio dall’approfondimento psicologico dettagliato alla noia pura è un rischio perenne. Che però Fincher evita con maestria, regalandoci dieci episodi sbilanciati sul versante analitico più che sull’azione, ma senza per questo sentirne la mancanza. Veniamo rapiti al contempo dalla disamina del Male che contamina il quotidiano e dal fascino di chi quel Male lo studia e cerca di capirlo per renderlo prevedibile ed evitabile. Colonna sonora, fotografia e regia fanno il resto, perfettamente funzionali ad una scrittura affascinante e tagliente come un diamante.

Le recensioni di Mindhunter

 

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8. American Gods

Da quello che è forse il romanzo più famoso di Neil Gaiman, il geniale autore di SandmanCoraline e Stardust, nasce una serie tv ambiziosa, onirica e inquietante, tipicamente figlia di quel Bryan Fuller che già aveva amato stupire e coinvolgere il pubblico con Hannibal. Immaginatevi un mondo in cui tutti gli dei esistono e cercano di sopravvivere all’arrivare di nuove divinità. Dei vichinghi ed egizi, russi e greci. Ma anche televisione, rete, social media a reclamare un potere che noi tutti abbiamo donato loro. E in mezzo semplici uomini, o forse no. La vedrete e poi la riguarderete per scoprire nuovi dettagli, in attesa di una seconda stagione già annunciata ma che dovrà confrontarsi con la perdita dello stesso Fuller. Su Amazon Prime Video. Cosa aspettate?

Le recensioni di American Gods

 

7. 13 Reasons Why

Un thriller psicologico dal sapore di teen drama, per chi vuole esplorare le contraddizioni e le dinamiche interne al mondo giovanile con un realismo che molte serie televisive avrebbero da invidiare. Questo, probabilmente, è ciò che la rende una delle più chiacchierate produzioni Netflix dell’ultimo anno: il suicidio di una liceale e le audiocassette che ha lasciato, in cui ripercorre gli eventi che l’hanno spinta a compiere il gesto estremo, portano sotto i riflettori importanti tematiche, che spaziano dal bullismo al suicidio, dal sessismo alla violenza sessuale, creando un intenso ed incalzante crescendo che rende il viaggio verso gli ultimi episodi tanto affrettato quanto devastante, per gli spettatori come per i personaggi. Una seconda stagione – forse non così necessaria – è prevista per il 2018: nel frattempo, il consiglio è quello di immergervi nell’ascolto della storia di questi giovani e delle loro famiglie e se doveste temere che il carattere teen abbia poco a che fare – non fosse altro che per motivi anagrafici – con voi, tenete a mente che il suo maggior punto di forza risiede proprio nel dibattito generazionale che ha scatenato al di qua e al di là dello schermo. Anche 13 Reasons Why è visibile su Netflix.

Le recensioni di 13 Reasons Why

 

6. The Leftovers

L’ultima stagione di questo gioiellino prodotto dalla fervida mente di Damon Lindelof, aiutata dall’autore dell’opera su carta di Tom Perrotta, esplora a fondo la zona d’ombra a cavallo tra fede e suggestione, propone nuovi messia in grado di fermare diluvi universali e ci sottopone, episodio dopo episodio, a interessanti dilemmi etici conditi da molti momenti di intensa drammaticità. The Leftovers è un lento incedere verso l’apparenza di una risposta: tutto ciò che avviene sullo schermo non è mai univoco, si scontra costantemente con la nostra idea di spiritualità, ed è forse questo a renderla unica. Se vi abbiamo sufficientemente stuzzicati, la trovate su NowTV.

Le recensioni di The Leftovers

 

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6. Legion

Ecco il nostro ex-equo, meritatissimo. Quando fu annunciata, l’idea di una serie ispirata a uno dei personaggi Marvel più strani e meno conosciuti era sembrata quanto meno atipica. Col senno di poi, poche scelte furono più azzeccate. Partendo da un presupposto tanto classico quanto inquietante – il protagonista rinchiuso in un ospedale psichiatrico – la serie decolla in fretta e porta lo spettatore in quello che possiamo tranquillamente definire un trip psichedelico senza la necessità di assunzione di stupefacenti, cosa che non siamo certi di poter affermare degli autori stessi. Eppure tutto funziona e tutto torna, basta lasciarsi trasportare tra realtà e piani psichici, tra ricordi reali e impiantati. Il protagonista, David Haller, nei fumetti è figlio di quel Charles Xavier conosciuto da chiunque abbia visto almeno un film degli X-Men: il suo volto è quello di Dan Stevens, già visto in Downton Abbey, affiancato da una incredibile Aubrey Plaza. Pronti a viaggiare seduti sul vostro divano? E, soprattutto, sicuri di essere sul vostro divano? In Italia è andata in onda su Fox. Buon divertimento.

Le recensioni di Legion

 

5. Big Little Lies

Una miniserie dalla struttura all’apparenza semplice, che racconta la quotidianità di una cittadina californiana, Big Little Lies si rivela essere un piccolo capolavoro, per più motivi. Il tema della violenza sulle donne, sempre più centrale nella vicenda, si sostituisce all’iniziale elemento thriller dell’omicidio di cui poco si sa nei primi minuti del pilot. Una Nicole Kidman in stato di grazia è Celeste, il cuore pulsante della vicenda, affiancata da quattro protagoniste femminili altrettanto ben caratterizzate. A completare l’opera d’arte l’essenziale regia di Jean-Marc Vallée, e una colonna sonora da brividi. Non vedete l’ora di darle una possibilità? La trovate su NowTV.

Le recensioni di Mindhunter

 

4. Game Of Thrones

Dato che non possiamo pensare che ci sia un solo lettore che non sappia di cosa parli la serie cult, cosa possiamo aggiungere? Il gran finale si avvicina – mai sufficientemente veloce – e le trame hanno iniziato a velocizzarsi in sequenze di eventi a volte imprevisti e altre meno, ma sempre estremamente avvincenti e con più di una strizzata d’occhio al fandom. Sebbene qualcuno in redazione abbia espresso più di una riserva su vari espedienti narrativi e utilizzi elastici dei tempi, Game Of Thrones rimane un piccolo grande gioiello che quest’anno aumenta anche di un posto la propria posizione. L’ultima stagione arriverà nel 2019, siete in tempo per recuperarla o per un rewatch. In Italia in onda su Sky Atlantic HD, se finora avete vissuto su Marte.

Le recensioni di Game Of Thrones

 

3. Sense8

Sense8 è la dimostrazione di quanto certi semi possano germogliare e crescere ben oltre le previsioni di chi li ha piantati. La sua fama si è diffusa velocemente più grazie al passaparola che all’effettiva pubblicità di Netflix e ha raggiunto, letteralmente, ogni angolo del pianeta, trasmettendo il proprio messaggio di inclusione, di fratellanza, di amore universale. E scusate se, in tempi come questi, qualcosa del genere ci sembra meraviglioso. La seconda stagione, andata in onda quest’anno, ha premuto l’acceleratore sulle storie del nostro cluster favorito, inclusa la sua lotta contro Whispers e la sua organizzazione. Abbiamo rischiato di non vederne la fine e di rimanere con quel cliffhanger, ma l’amore dei fan ha fatto il miracolo e la preannunciata cancellazione a causa dei costi eccessivi si è trasformata in un ultimo episodio speciale di due ore che andrà in onda nel 2018. Avete giusto il tempo di immergervi, guardandola su Netflix. E di cantare a squarciagola “What’s up”, che sì, è della prima stagione, ma non importa.

Le recensioni di Sense8

 

2. Stranger Things

Non c’è che dire, Stranger Things ci piace davvero e la seconda stagione della serie originale Netflix sale dal quarto al secondo posto della classifica, a dimostrazione che ci sono seguiti che riescono a confermare se non superare le aspettative.
Un anno è trascorso. Eleven è viva? Will è davvero tornato senza conseguenze? E gli altri ragazzi del gruppo come stanno affrontando quell’incubo che viene comunemente chiamato preadolescenza?
Dieci nuovi episodi che riprendono gli ingredienti della prima stagione, aggiungono – se possibile – nuova nostalgia e citazioni per chi ha amato, ama e amerà gli anni ’80, ma soprattutto fanno crescere i personaggi donando a tutti una maggior tridimensionalità.
Con un solo episodio che ha diviso il pubblico, la serie si è confermata un must. La terza stagione arriverà (mai troppo) presto, quindi dovete sbrigarvi a fare il vostro nuovo viaggio nel SottoSopra. La trovate, ovviamente, su Netflix.

Le recensioni di Stranger Things

 

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1. The Handmaid’s Tale

Senza giri di parole, si tratta del capolavoro dell’anno. Un capolavoro doloroso, di quelli che fanno dormire male e portano a porsi domande. Ma se una serie tanto recente finisce nelle conversazioni come termine di paragone ed esempio di distopia troppo possibile per non inquietare, il primo posto è dovuto e meritato. In breve, ma vi rimandiamo alla nostra recensione per saperne molto di più: gli Stati Uniti non esistono più. Al loro posto c’è Gilead, uno stato totalitaristico governato ispirandosi letteralmente alle parole della bibbia. A Gilead le donne fertili hanno un solo ruolo: procreare i figli dei loro padroni, concepiti durante apposite cerimonie. I diritti delle donne? Cancellati. L’omosessualità? Un crimine punito con la morte. Benvenuti all’inferno. Benvenuti a Gilead.
In attesa della seconda stagione, in arrivo in primavera, imboccate la strada verso l’incubo: farà male, ma di quei dolori necessari a evitare qualcosa di ben peggiore. La trovate su TimVision.

Le recensioni di The Handmaid's Tale

 

Menzioni Speciali

Dette anche le serie che non sono in top 10 ma che non potevamo lasciare fuori, solo che sarebbe stato troppo lungo. Ci credete che è stato difficile limitare il numero anche di queste? Ma alla fine eccole, se dieci (più una) non dovessero esservi bastate.

Black Sails

Forse è perché le serie tv in costume non piacciono a tutti, forse perché è uscito abbastanza in sordina, forse perché molti si sono arresti all’inziale lentezza della prima stagione e non hanno proseguito. Ma credeteci, non possiamo non ritenere la quarta stagione di Black Sails come uno dei prodotti migliori di quest’anno televisivo, almeno come menzione d’onore. L’ipotetico prequel dell’Isola del Tesoro ci ha mostrato la degna conclusione di una serie che ha saputo stregare una nicchia di spettatori fedelissimi. La regia, la recitazione, la sceneggiatura: magistrali. L’ascesa di Long John Silver e la caduta del Capitano Flint mostrano l’amara e violenta bellezza di una serie che ha creduto davvero in se stessa, senza paura di far morire i suoi personaggi o – altrettanto difficile – dargli un lieto fine in un mondo dove i Pirati stanno scomparendo. Ma per un po’, e in quattro stagioni ci viene mostrato egregiamente, sono stati davvero i Re dei Mari. E del piccolo schermo, ovviamente. In Italia le prime tre stagioni sono state trasmesse su Axn e le trovate su Netflix, mentre la quarta, di cui abbiamo parlato, è su NowTV.

Le recensioni di Black Sails

 

The Deuce

Ambientato a New York, The Deuce è uno spaccato della società della Grande Mela degli anni ’70. Il quartiere da cui è tratto il titolo della serie, conosciuto allora per criminalità e prostituzione, è in fermento, e i creatori Simon e Pelecanos ne danno un ritratto vivido, senza spazio per melodrammi e cliché hollywoodiani. Al centro della narrazione spiccano James Franco, nel ruolo dei fratelli Vincent e Frankie Martino, e Maggie Gyllenhaal, nel ruolo della prostituta Candy, in cerca di un ruolo di rilievo nella nascente industria pornografica, mentre tutti i (numerosi) comprimari danno vita a una eccellente narrazione corale. La trovate col sottotitolo “La via del porno” (sic) su NowTV.

Le recensioni di The Deuce

 

Twin Peaks

Dopo venticinque anni, David Lynch ritorna con la serie tv che è riuscita a rivoluzionare la narrazione televisiva fino ai giorni nostri. Il ritorno di Dale Cooper e dell’indimenticata Laura Palmer ha ampiamente soddisfatto le nostre aspettative e non ha lasciato dubbi sulla visione del creatore. In Twin Peaks: The Return, Lynch è riuscito a sviluppare l’universo della Loggia Nera e la sua influenza sul nostro mondo esattamente da dove aveva bruscamente interrotto due decenni fa. Senza ricorrere a trucchetti nostalgici, e lasciando anzi ampio spazio a teorie e congetture sulla mitologia della serie, gli episodi scorrono al loro particolare ritmo, tra il sovrannaturale, il grottesco e l’onirico. Titillati a dovere? Correte su NowTV.

Le recensioni di Twin Peaks

Le classifiche degli autori

La Top 10 che avete appena letto è il risultato della somma delle classifiche individuali di tutti i membri della redazione. Le trovate qui sotto, così potete divertirvi a scoprire con chi di noi avete più affinità seriale.

Andrea Serini
1) The Handmaid’s Tale 2) Stranger Things 3) Agents of S.H.I.E.L.D. 4) Ducktales 5) The Leftovers 6) Game of Thrones 7) Legion 8) Mindhunter 9) American Gods 10) Sense8

Beatrice Lanzani
1) Sense8 2) The Punisher 3) Black Sails 4) American Gods 5) Stranger Things 6) The Handmaid’s Tale 7) Mindhunter 8) Game of Thrones 9) 13 Reasons Why 10) Vikings

Chiara Lodi
1) Ozark 2) Shameless 3) The Punisher 4) A Series of Unfortunate Events 5) The Handmaid’s Tale 6) Glow 7) 13 Reasons Why 8) Agents of S.H.I.E.L.D. 9) Sherlock 10) Game of Thrones

Claudia De Luca
1) The Handmaid’s Tale 2) Legion 3) Taboo 4) 13 Reasons Why 5) Sense8 6) Mindhunter 7) Alias Grace 8) The Punisher 9) Big Little Lies 10) Shameless

Domenico Zappone
1) Stranger Things 2) Shameless 3) This is us 4) The Handmaid’s Tale 5) Will & Grace 6) Feud 7) Scandal 8) Orphan Black 9) Sense8 10) 13 Reasons Why

Enrico Siringo
1) The Handmaid’s Tale 2) The Leftovers 3) Taboo 4) American Gods 5) Dear White People 6) Will & Grace 7) Ducktales 8) Vikings 9) Legion 10) Stranger Things

Francesca Di Mauro
1) The Handmaid’s Tale 2) Big Little Lies 3) Sense8 4) This is us 5) Orange is the new black 6) Stranger Things 7) Game of Thrones 8) 13 Reasons Why 9) Will & Grace 10) Dear White People

Gianmarco Vacca
1) The Handmaid’s Tale 2) The Leftovers 3) Twin Peaks 4) Big Little Lies 5) American Gods 6) This is us 7) Alias Grace 8) Ozark 9) Will & Grace 10) Sense8

Giuseppe Capuano
1) Legion 2) Agents of S.H.I.E.L.D. 3) The Leftovers 4) Mindhunter 5) Stranger Things 6) Sense8 7) Will & Grace 8) Big Little Lies 9) The Handmaid’s Tale 10) American Gods

Mabel Mezza
1) Big Little Lies 2) Stranger Things 3) Orange is the new black 4) The Handmaid’s Tale 5) Shameless 6) Dear White People 7) A Series of Unfortunate Events 8) Bates Motel 9) Game of Thrones 10) Alias Grace

Manuel Sette
1) Big Little Lies 2) The Handmaid’s Tale 3) Orphan Black 4) Sherlock 5) Alias Grace 6) Game of Thrones 7) Stranger Things 8) Bates Motel 9) Shameless 10) Sense8

Sergio Ferragina
1) Sense8 2) The Handmaid’s Tale 3) Stranger Things 4) Sherlock 5) American Gods 6) Legion 7) Game of Thrones 8) Will & Grace 9) The Punisher 10) Agents of S.H.I.E.L.D.

Simone Di Giovanni
1) The Handmaid’s Tale 2) Legion 3) Mindhunter 4) 13 Reasons Why 5) The Leftovers 6) Game of Thrones 7) Sense8 8) American Gods 9) Big Little Lies 10) Will & Grace

Silvia Melone
1) Stranger Things 2) The Handmaid’s Tale 3) Game of Thrones 4) The Punisher 5) 13 Reasons Why 6) Mindhunter 7) Orange is the new black 8) Sense8 9) This is us 10) Vikings

Stefano Settimi
1) Sense8 2) Game of Thrones 3) Vikings 4) 13 Reasons Why 5) Sherlock 6) Dear White People 7) A Series of Unfortunate Events 8) Alias Grace 9) American Gods