SpecialiOnce More, With Feeling

A passo di danza vi conduciamo tra le più belle puntate musical delle serie TV, tra scelte necessarie e show inaspettati un viaggio in compagnia di buona musica e canzoni sull'importanza di una buona regolarità intestinale.

Buonasera e benvenuti alla prima edizione di questo Festival della canzone seriale! – clap clap clap – I partecipanti scalpitano per presentarsi, ma le formalità d’obbligo ci spingono a ricordare che sono state ammesse tutte quelle serie che hanno avuto un episodio musical all’interno delle proprie stagioni. Certo, non sono poche e proprio per questo abbiamo dovuto fare una cernita e abbiamo dedicato loro uno speciale a parte. C’è infatti una tradizione non scritta tra gli show americani che porta a mandare in vacca la struttura tipica per un episodio, sacrificandola su un altare a forma di pianoforte e a tempo di musica.

Un rito che, nella maggior parte dei casi, non dispiace, ma anzi solletica lo spettatore coinvolgendolo sia per originalità che per curiosità. Cominciamo quindi a presentare i nostri partecipanti: ad aprire le danze uno tra i più famosi episodi musical della TV, una scommessa vinta su tutti i fronti per una serie nettamente distante da orizzonti melodici.

Con Once More With Feelingdirige il maestro (è proprio il caso) Joss Whedon, canta Buffy (con tutti gli altri).

Il settimo episodio della sesta stagione dell’Ammazzavampiri è un meraviglioso susseguirsi di piroette, canti e incredibili colpi di scena: il tutto perfettamente inquadrato nella struttura della serie, senza che risultino forzature o che l’episodio appaia fuori contesto. Sweet è un atipico demone che trasforma Sunnydale in un set musicale, dove chiunque è tenuto a cantare i propri sentimenti senza potersi reprimere. La minaccia, solo apparentemente innocua, porta il gruppo di amici a scollarsi, mettendo in nota paure recondite e scomode verità, la più pesante delle quali è la scoperta che la protagonista, resuscitata dagli amici con le migliori intenzioni, è stata così sottratta a forza dal Paradiso. Colonna sonora composta da quattordici orecchiabili brani su cui spiccano Walk Through the Fire e Under Your Spell.

Con Regional Holiday Music, dirige Tristam Shapeero, canta Community.

Per una comedy, in generale, non è difficile attuare un cambio di registro (e infatti, come vedremo, sono diverse le sitcom nel nostro Festival). Per Community lo è ancora meno, in quanto la varietà di situazioni è talmente vasta che era solo una questione di tempo prima che arrivasse a confrontarsi con questo genere. L’occasione arriva col decimo episodio della terza stagione, quando, dopo aver fatto cacciare il Glee club dal Greendale College, il gruppo di studio protagonista dello show si troverà a sostituirli, scimmiottando tutti i cliché del genere e ridicolizzando senza rimorsi Glee, serie invisa al creatore di Community, Dan Harmon, che ne approfitta per mettere a nudo le debolezze della concorrenza senza venir meno all’arduo compito di divertire. Così i venti minuti dell’episodio si snodano tra cinque canzoni imperdibili, tra cui spicca il pezzo di Childish Gambino (alias Donald Glover) che mostrava le sue doti ben prima di approdare ad Atlanta.

Con Song Beneath the Songdirige Tony Phelan, canta Grey’s Anatomy.

Se per una comedy abbracciare il lato dionisiaco della vita è decisamente facile, all’opposto per un drama non è affatto semplice riuscire a rendere coerente l’inserimento di un episodio musicale nella ferrea struttura di una stagione. Ci ha provato, con un risultato che ha diviso, il medical drama prodotto da Shonda Rhimes, che ha caldamente insistito per la realizzazione della puntata. Il diciottesimo episodio della settima stagione ha approfittato dell’incidente occorso a Callie per dare un contesto a dottori intenti a canticchiare mentre hanno le mani nelle interiora dei pazienti. La colonna sonora di Song Beneath the Song, a differenza degli speciali citati precedentemente, non è originale, ma riprende nove brani facendoli reinterpretare dal cast; un tributo talmente apprezzato da aver portato la playlist nella Billboard 200. Peccato che il consenso sull’episodio non sia altrettanto unanime, tanto da farlo includere nella lista degli errori più grossolani della TV nel 2011 (posizione 19). A noi piace ricordarlo per la toccante How to Save a Life cantata dal cast in sincrono con l’elettrocardiogramma.

Con My Musical, dirige Will Mackenzie, canta Scrubs.

Rimaniamo in ambito nosocomiale ma cambiamo decisamente atmosfera: Scrubs è sicuramente una delle comedy più amate degli ultimi vent’anni, capace di garantirsi un fandom vasto ed esigente. Con un pretesto simile a quello di Grey’s Anatomy, cioè una paziente che ha un disturbo che le fa percepire il mondo esterno come un musical, la serie, già abituata a districarsi sull’assurdo, eleva all’ennesima potenza la propria stramberia, confezionando un episodio con ben dieci numeri musicali, tutti originali. Uno sforzo incredibile che portò l’episodio a guadagnarsi, oltre all’amore eterno dei fan e a pareri entusiastici della critica, anche cinque nomination agli Emmy 2007, dove riusci a conquistare la statuetta per il Miglior mixaggio sonoro. Indimenticabile anche l’adattamento italiano della puntata, soprattutto per la hit Everything Comes Down to Poo.

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Con Fan Fiction, dirige Phil Sgriccia, canta Supernatural.

Il duecentesimo (!) episodio della serie sui fratelli Winchester è l’occasione per mettere in musica dieci anni di avventure: un musical scolastico, infatti, si trasforma in un omaggio all’intero show, ripercorrendo le gesta dei due fratelli e mettendoli di fronte all’ennesimo pericolo. Cinque brani accompagnano i quaranta minuti di trasmissione, fino al picco rappresentato dall’interpretazione di Carry On My Wayward Son.

Con The Song in Your Heart, dirige Ron Underwood, canta Once Upon a Time.

Prima che i venti di chiusura si facessero più rilevanti, la serie della ABC ha pensato bene di rendere memorabile un episodio nuziale impacchettandolo dentro una cornice musicale capace di rendere ancora più fiabesca l’atmosfera. Otto sono le canzoni, del tutto originali, che compongono la colonna sonora di questo ventesimo episodio della sesta stagione e anche quelle sono entrate in classifica sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito. A cantarle sia singoli attori che cast in generale, come in A Happy Beginning .

Con Star Crossed e Duetdirigono John Medlen e Dermott Daniel Downs, cantano Supergirl e Flash.

Rispettivamente sedicesimo episodio della seconda stagione di Supergirl e diciassettesimo della terza di The Flash, queste due puntate formano il primo crossover musicale della TV, riunendo tre protagonisti della compianta Glee. A Grant Gustin e Melissa Benoist si aggiunge Darren Criss nel ruolo di Music Meister, metaumano con la passione (e il potere) del musical. Non sono gli unici a cantare nell’arco dei due episodi, che vedono anche i coprotagonisti cimentarsi con danze e canti (su tutti Joe e Cisco). Colonna sonora formata da sei brani, i più rilevanti dei quali sono Super Friend e Runnin’ Home to You.

#BonusTracks

L’avreste mai detto che anche Xena ha avuto un episodio semi-musical? E che in Settimo Cielo oltre a fare figli pensassero anche a festeggiare San Valentino cantando? Davvero tante sono le serie che si sono cimentate con questo genere, con risultati non sempre soddisfacenti. Una menzione a parte meritano il già citato Glee, Nashville, Smash, Fame-Saranno Famosi, Paso Adelante e gli italici Grandi Domani Tutti pazzi per amore, show televisivi completamente strutturati come musical, in cui quella che finora abbiamo trattato come un’eccezione è la regola. Alla stessa maniera sono tante le serie che hanno intermezzi musicali senza per questo trascorrere l’intera puntata piroettando attaccati a un lampione sotto la pioggia. Tra queste, per chiudere, ci piace ricordare quel piccolo gioiello che è stato How I met Your Mother, che, oltre a farci scoprire quanto profondo può essere l’amore per un vestito, ci ha anche dato una nuova dimensione antropologica del centro commerciale che Marc Augé levati.