SpecialiGolden Globe 2018: i vincitori delle categorie televisive

Un anno televisivo al femminile che viene celebrato e riconosciuto con una valanga di premi. Non saranno i PorcaMiseria Awards, ma anche i Golden Globe hanno il loro perché. Questi i vincitori (o meglio, le vincitrici) dell'edizione 2018 per quanto riguarda la TV.

Che fosse l’anno delle donne bastava intuirlo dalle magnifiche serie che nel 2017 hanno sviscerato la complessità dell’universo femminile; a conferma di questo andamento, i Golden Globe 2018, assegnati ieri sera a Los Angeles, sono stati fortemente contraddistinti dalle donne. In primo luogo è stato il primo grande evento hollywoodiano a venire dopo lo scandalo Weinstein e tutto il marciume emerso da quello scossone nel mondo patinato dei divi, con la conseguenza di trasformare la serata in una manifestazione di solidarietà nei confronti delle vittime e di protesta contro questo sistema, concretizzatasi nell’adozione di abiti neri da parte dei presenti.

In secondo luogo sono state le donne a fare incetta di premi per quanto riguarda la televisione, sia (ovviamente) nelle categorie a loro dedicate, sia in quelle più generali. A vincere infatti il premio più ambito, quello di Miglior serie televisiva – Drama, è stata l’osannata The Handmaid’s Talegià fresca dell’invidiatissimo PorcaMiseria Award, una serie che ha fatto della caratterizzazione femminile il punto forte della propria struttura, dipingendo non solo un ritratto convincente della protagonista, ma al contempo delineando un mondo in cui il senso di unione di un gruppo di donne sfida l’autoritarismo patriarcale. Un risultato talmente soddisfacente da valere a Elisabeth Moss, la protagonista, il Globo per la Migliore attrice protagonista in una serie drammatica.

Nell’altra categoria generale, Miglior serie televisiva – Musical/Commedia, vince un altro fresco show sulla determinazione femminile, The Marvelous Mrs Maisel, incentrato sul tentativo di una donna ebrea nel 1958 di intraprendere una carriera nel difficile mondo della comicità, dominato da uomini e sessismo. La serie, che ha anche fatto guadagnare alla sua protagonista, Rachel Brosnahan, il premio come Migliore attrice protagonista in una serie comedy, si può trovare in inglese su Amazon Video, dove dal 26 gennaio prossimo sarà disponibile in italiano.

Il premio per la Miglior Mini-serie è andato a un altro dei capolavori seriali della scorsa stagione, Big Little Lies. Senza l’allegoria distopica del Racconto dell’Ancella, questa serie tratteggia da una parte con crudo realismo il rapporto distorto tra un marito violento e una moglie sottomessa, dall’altra costruisce un ritratto non scontato e affascinante di un gruppo di donne con le proprie debolezze e i punti forti. Lo show ha rubato la scena agli altri candidati, regalando a Nicole Kidman il premio come Migliore attrice protagonista in una mini-serie, a Laura Dern (nel suo anno migliore) quello come Migliore attrice non protagonista in una serie e a Alexander Skarsgård il Globo come Migliore attore non protagonista in una serie.

Ewan McGregor si è aggiudicato il premio come Miglior attore protagonista in una mini-serie grazie alla sua interpretazione in Fargo, mentre i suoi colleghi Sterling K. BrownAziz Ansari hanno vinto la statuetta come migliori attori rispettivamente in una serie drammatica (This is Us) e in una serie comedy (Master of None).

Big Little Lies si aggiudica quattro premi su sei nomination (in due categorie vi era una doppia presenza), ottenendo il massimo possibile; segue The Handmaid’s Tale con due vittorie su tre candidature (si è lasciata scappare quella per Migliore attrice non protagonista). Restano a bocca asciutta Stranger Things, nonostante le sue due nomination (una come Miglior serie drammatica e una a David Harbour come miglior attore non protagonista in una serie), The Crownche non bissa il successo dell’anno scorso e perde le due occasioni a disposizione (Claire Foy come Miglior attrice protagonista in una serie drammatica e Miglior serie drammatica), Will & Graceche comunque col suo ritorno si era garantito due nomination (Miglior serie comedy e Eric McCormack Miglior attore protagonista in una serie comedy) e Game of Thrones, che vede sfumare la possibilità di trionfare come Miglior serie drammatica.