Agents of S.H.I.E.L.D. riprende la sua corsa dopo l’episodio Simmons-centrico della scorsa settimana. In questa puntata gli intrecci si mescolano e danno luogo a combinazioni esplosive, lasciando lo spettatore a bocca aperta dopo la rivelazione di fine episodio e ponendo le basi per svolte rilevanti nella restante parte della stagione.
Inumano troppo umano
Andrew Garner non è morto nell’esplosione del negozio a cui Strucker aveva dato fuoco la puntata precedente, e viene portato nella base S.H.I.E.L.D. dove potrà rimettersi pian piano. Una furiosa May parte quindi a caccia di Ward sostituendo Hunter (che ha scansato una sonora batosta) con Bobbi.
Nel frattempo Daisy intuisce che il mostruoso Lash deve avere accesso alle informazioni dell’ATCU e insieme a Mack e Hunter va alla ricerca di prove che confermino i suoi sospetti su Banks, il braccio destro di Rosalind, a cui riescono a sottrarre in maniera non troppo ortodossa un campione di DNA (che risulterà negativo, escludendo così Banks dai sospettati). Il fantastico trio riesce però a ottenere la posizione della struttura in cui l’ATCU rinchiude gli Inumani e una volta raggiunto il posto scoprono con orrore che i trasformati vengono tenuti in una sorta di coma indotto all’interno di casse. Ciò che sconvolge ancora di più il gruppo è la presenza di Coulson – in compagnia di Rosalind – che sembra osservare, privo della benché minima empatia, il destino dei prigionieri in questa sorta di magazzino dell’arca perduta .
Nel frattempo, May e Bobbi riescono a rintracciare Strucker, rifugiatosi presso un ex-non-troppo-ex figura di spicco dell’HYDRA, ma purtroppo arrivano tardi; alcuni agenti di Ward infatti si trovano già lì e, pur facendo una brutta fine, riescono nell’intento di uccidere il giovane figlio del barone. Prima di spirare però, il giovane rivela ad un’incredula May quello è sicuramente il colpo di scena della puntata: il suo ex marito sarà anche stato un mostro a letto, ma pure fuori non scherza…
Hail,Lash!
Messa in cassetto temporaneamente la storyline delle intrepide gesta di Simmons sul pianeta misterioso – in questa puntata vediamo “solo” un insinuarsi di dubbi nella mente di Fitz -, la serie può concentrarsi maggiormente sui restanti due intrecci: HYDRA e Inhumans. Su entrambi i fronti finora si è lavorato bene, muovendo attentamente i pezzi sulla scacchiera e lasciando spazio ai personaggi nuovi, così da emergere con una discreta tridimensionalità. Certo, la motivazione che spinge Rosalind a tenere gli Inumani in quelle condizioni vira un po’ sul cliché, ma il personaggio riesce comunque a non uscirne compromesso. C’è ancora la tendenza a mantenere un meccanismo dualistico soprattutto tra i protagonisti, ma le coppie vengono sapientemente shakerate e l’incrocio delle due storyline che si sta delineando fa ben sperare in una soluzione meno netta e più sfumata della contrapposizione tra poli opposti.
Il colpo di scena su Lash era stato anticipato da diverse teorie in rete; ciononostante, la rivelazione così repentina, fatta addirittura al personaggio a lui più vicino, lascia ampi margini (temporali e narrativi) per sviluppare – si spera – più dettagliatamente le ragioni degli omicidi, la reazione alla scoperta di questo segreto e soprattutto le evoluzioni nei rapporti tra i personaggi. Rapporti che potrebbero essere compromessi proprio a causa di questo continuo noi/loro che mina relazioni solide come quella tra Coulson e Daisy, e che potrebbe/dovrebbe/avrà ripercussioni non indifferenti soprattutto nello sviluppo della pellicola Inhumans.
Il direttore dello S.H.I.E.L.D. ammette candidamente all’ex-Skye che per fare questo lavoro non bisogna farsi coinvolgere, e per quanto l’Inumana pensi si stia riferendo al rapporto di lui con Rosalind, è più probabile che Coulson lo intenda come avvertimento e suggerimento alla ragazza.
Hunter e Bobbi dal canto loro si trovano a dover affrontare questioni contrapposte: l’uno ha un problema a gestire la rabbia veicolata dal suo desiderio di vendetta, l’altra non si è ancora ripresa del tutto dall’incidente della scorsa stagione e fatica a tornare sul campo.
Sulla presenza di Ward e sul tema HYDRA, tornato acerbo dopo gli sviluppi della prima stagione e la flebile presenza nella seconda metà della stagione due, la speranza è che qualcosa si muova e che molto altro ci sia da dire, magari in considerazione della presenza di Crossbones, un ex agente S.H.I.E.L.D. e talpa dell’HYDRA, nel prossimo Captain America: Civil war, in uscita proprio nel 2016. Considerando la passione Marvel per i crossover mediali, non è da escludere, come nelle precedenti stagioni, un collegamento, anche perché, per quanto visto finora, non si tratta di una minaccia né credibile né troppo interessante.
Note per nerd
- Il simpatico attore che intrepreta Gideon Malick, ex-non-troppo-ex affiliato dell’HYDRA che vende a Ward il figlio del barone von Strucker, lo abbiamo già visto di sfuggita nel primo film degli Avengers e fa infatti parte del Consiglio Mondiale per la Sicurezza a cui si rivolge Fury durante la pellicola.
Non è tutto fan service quel che luccica:
Esiste qualcosa di più figo di May che picchia la gente? Risposta: May e Bobbi che picchiano la gente #AgentsOfSHIELD #serialupdate
— ⚪🖤 Chiara ⚪🖤 (@Chiara_Calime) November 4, 2015
Le basi:
se vuoi vedere #AgentsofSHIELD prima capisci che i fitzsimmons sono mainagioia meglio è.
— marti🍂 (@itsdangeer) November 4, 2015
Speranze per il futuro:
https://twitter.com/hey__lexa/status/661908172597239808
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