Marvel's Agents of S.H.I.E.L.D.3×15 Spacetime – 3×16 Paradise Lost

In questa doppietta di episodi i nostri agenti dello S.H.I.E.L.D. sono divisi tra passato e futuro, e persino Gideon Malick arriverà a chiedersi cosa sta davvero scatenando sul mondo. Due episodi molto diversi tra loro ma che la dicono lunga sulla direzione che Agents of S.H.I.E.L.D. ha deciso di prendere in questa corsa verso la Civil War e il finale di stagione.

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Dopo la dipartita di Bobbi e Hunter e un tuffo nel clima da Civil War imminente nello scontro con i Watchdogs, Agents of S.H.I.E.L.D. torna sui propri passi, cominciando a tirare le fila di questa seconda metà di stagione. Parole chiave: HYDRA, Gideon Malick e soprattutto “It”, la Cosa, l’Inumano leggendario ora con le sembianze di Grant Ward.

A glimpse of the future

Motore scatenante degli eventi di questa coppia di puntate è Charles Hinton, un Inumano senzatetto con il potere di far vedere il futuro – e spesso la propria morte – a chiunque lo tocchi. Tra le sue “vittime” c’è Daisy, che vede diversi flash tra cui Coulson che le spara, Lincoln insanguinato e, presumibilmente, la propria morte.

È apprezzabile come gli autori abbiano dato a Charles un background, una tragica storia famigliare con cui empatizzare da subito, ma ancora più interessante è l’approccio con cui la serie si avvicina all’annoso tema della contrapposizione tra destino e libero arbitrio. Il futuro è inevitabile? È già scritto e andrà esattamente come pianificato e visto nelle visioni? Oppure c’è la possibilità di cambiare le cose e forzare gli eventi in un’altra direzione? Fitz è un forte sostenitore della prima ipotesi, arrivando anche a scaldarsi verso il resto del team durante la spiegazione della teoria scientifica. Di diversa opinione è Coulson, deciso a prendere ogni contromisura possibile affinché quelle visioni non si avverino. Indovinate a chi si deciderà di dare retta?

Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. 3x15 Spacetime 3x16 Paradise Lost recensione

Nonostante tutte le precauzioni, però, è il destino ad avere la meglio. La missione nella base HYDRA alla Transia Corporation – dove Gideon Malick si sta scatenando con il prototipo di un potente esoscheletro e dove Ward fa una delle sue prime apparizioni in pubblico vestito da Neo – è un semi-fallimento: tutte le visioni si avverano, seppur in scenari diversi da quelli immaginati, scoprendo che il futuro è già scritto ma può essere male interpretato.

Spacetime, diciamolo, è tutto sommato piacevole: l’ansia di sapere se le visioni si avvereranno o meno è costante per tutta la durata, in una sorta di citazione a Final Destination, e c’è anche una sorta di compiacimento quando poi si apprende come si svolgeranno realmente i fatti. Ci sono però da notare alcune leggerezze, come il ritorno di Andrew e la sua repentina trasformazione in Lash: un espediente del Destino per riequilibrare gli eventi o un gioco di comodo degli autori? O ancora: Fitz e Simmons si tengono per mano, sorridenti, in quella che sembra una nevicata, ma ancora non sanno del destino di Charles né tantomeno se la loro amica Daisy sia viva o morta; anche qui, troppa fretta degli autori di far quadrare i conti?

Al di là di queste piccole incongruenze, si tratta sostanzialmente di un episodio filler, la cui unica utilità nell’economia della serie è quella di riagganciarsi al flash forward della mid-season premiere e di mostrarci i due nuovi volti dell’HYDRA: un Malick sempre più spaventato e incerto dopo aver toccato l’Inumano, e un Hive – scusate ma chiamarlo ogni volta Inumano-nel-corpo-di-Ward diventa pesante – finalmente al pieno della sua operatività e pronto a scatenare la sua potenza sulla Terra. Nonostante quindi la generale godibilità, non si può certo andare oltre i 3 porcamiseria: Agents of S.H.I.E.L.D. ci ha abituato a ben di meglio.

3

 

Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. 3x15 Spacetime 3x16 Paradise Lost recensione

Malicks

Di ben diverso taglio è l’episodio successivo, Paradise Lost, che, lo anticipo già, si becca ben quattro porcamiseria e mezzo. Non perché sia un episodio particolarmente innovativo né originale, ma perché riesce a progredire nella trama orizzontale pur scavando nella psiche dei personaggi, buoni o cattivi che siano.

Scopriamo innanzitutto perché Gideon Malick appare così spaventato – ha visto la sua morte per mano, si presume, di Hive -, mentre alcuni flashback particolarmente azzeccati ci rivelano alcuni succulenti dettagli del suo passato: dal rapporto col padre e il fratello alla sua affiliazione con l’HYDRA fin dalla nascita, fino alla complicata differenza di vedute con Whitehall e la branca più scientifica e meno “religiosa” dell’HYDRA stessa.

Ma quello che sorprende realmente è quello che scopriamo verso il finale dell’episodio: Hive rivela di mantenere i ricordi di tutti coloro che ha posseduto nei millenni passati su Maveth e, quindi, anche del fratello di Malick, inviato sul pianeta blu al posto suo e desideroso di vendetta. Vendetta che arriva, puntuale, quando Hive prosciuga la figlia di Gideon lasciandola senza vita.

Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. 3x15 Spacetime 3x16 Paradise Lost recensione

Lo ammetto: I didn’t see it coming. La rivelazione è stata davvero sorprendente, e disturbante per certi versi, complice la resa scenica che gli ottimi Powers Boothe e Brett Dalton hanno contribuito a creare. La scena vale da sola l’intera puntata, e se fino a due episodi fa il supervillain di questa parte di stagione ci sembrava un po’ sottotono o comunque messo da parte, ora ci troviamo finalmente di fronte a un personaggio che può riservare davvero grandi sorprese.

Non solo a casa Malick, ma anche allo S.H.I.E.L.D. aumentano i problemi: la scoperta del redivivo Ward ha mandato in crisi Coulson, facendo riaffiorare il senso di colpa che aveva sepolto da ormai tanto tempo. Il direttore dello S.H.I.E.L.D. è sempre più cupo e turbato, in una spirale discendente iniziata con la morte di Rosalind e non ancora terminata; e ora che dovrà fisicamente affrontare la versione potenziata di colui che ha ucciso a mano nuda, dovrà anche ritrovare sé stesso se non vuole soccombere al suo lato più oscuro. Momento, questo, che potrebbe arrivare molto presto, dato che il braccio destro di Malick prima e di Hive poi, il simpatico Giyera, ha conquistato l’aeroplano dello S.H.I.E.L.D. e tiene tutti in ostaggio.

Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. 3x15 Spacetime 3x16 Paradise Lost recensione

Per fortuna, da Daisy e Lincoln – e da una loro vecchia simpaticissima conoscenza di Afterlife – arriva una speranza per la sconfitta di Hive, racchiusa in un artefatto Kree, e per la riconquista della base S.H.I.E.L.D., grazie alla discesa in campo dei Secret Warriors.

Come dicevamo, la puntata si mantiene su alti livelli, e il climax del sacrificio della figlia di Malick ne rappresenta il momento più alto. I toni cupi e dark della Civil War che si sta per abbattere sull’Universo Cinematografico Marvel sono arrivati anche qui, e non vediamo l’ora di vedere finalmente il nuovo supergruppo in azione.

4.5

 

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Strane somiglianze…

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Botte da orbi!

E direttamente dalla premiere di Civil War…

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