Marvel's Agents of S.H.I.E.L.D.3×09 Closure – 3×10 Maveth

Se serie-evento come Marvel’s Daredevil e Marvel’s Jessica Jones, con il loro – giustificato – hype, catalizzano l’attenzione del pubblico, l’altra creatura Marvel prosegue silenziosa il suo cammino e il suo ruolo di collante tra i film del MCU, con un linguaggio e una narrazione totalmente diversi ma non per questo meno interessanti, anzi. Arrivata […]

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Se serie-evento come Marvel’s Daredevil e Marvel’s Jessica Jones, con il loro – giustificato – hype, catalizzano l’attenzione del pubblico, l’altra creatura Marvel prosegue silenziosa il suo cammino e il suo ruolo di collante tra i film del MCU, con un linguaggio e una narrazione totalmente diversi ma non per questo meno interessanti, anzi. Arrivata al suo winter finale, Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. conferma tutte le nostre impressioni su questa terza stagione: una meravigliosa coralità di personaggi ed eventi, una lodevole capacità nell’imbastire trame numerose e variegate per poi tirarne sapientemente i fili nelle battute finali e, soprattutto, la consapevolezza che l’evoluzione personale dei protagonisti deve essere sempre e comunque il motore principale di tutto, anche quando sembra che il centro siano mondi alieni e organizzazioni terroristiche.

Se si parla di evoluzione dei personaggi in Agents of S.H.I.E.L.D. non si può non parlare di Phil Coulson. Abbiamo dubitato di lui tutta la stagione, chiedendoci il perchè di molte sue scelte e se non stesse un po’ perdendo le sue capacità di leader, fino ad arrivare all’ottavo, stupendo episodio in cui il suo piano per smascherare l’ATCU è venuto alla luce e noi abbiamo riacquistato immediatamente la fiducia. Ma per Coulson il momento più difficile – e scintilla scatenante di tutti gli eventi successivi – arriva subito all’inizio di Closure, con una scena WTF che ha lasciato tutti noi con l’amaro in bocca.

Marvel's Agents of SHIELD 3x10 Maveth

La morte di Rosalind giunge come un fulmine a ciel sereno, tanto per Coulson quanto per noi, appena abituati a considerarla realmente un’alleata e non una pedina dell’HYDRA. Abbiamo avuto forse troppo poco tempo per affezionarci al personaggio e alla sua liaison con Phil, ma i dialoghi al vetriolo tra i due erano indubbiamente una delle punte di diamante di questa stagione, e la reazione di Coulson all’improvvisa perdita ci ha comunque fatto emozionare.

Il lutto è quindi, come dicevamo, la famosa goccia che fa traboccare il vaso di Coulson, spingendolo di fatto a lasciare il ruolo di Direttore per dedicarsi anima e corpo – e libero dai vincoli di protocollo dello S.H.I.E.L.D. – alla vendetta verso l’HYDRA ma, soprattutto, verso Grant Ward, responsabile dell’omicidio di Rosalind e mai così cattivo come in questa coppia di episodi.

Se infatti nelle scorse settimane abbiamo un po’ dubitato della leadership di Coulson, lo stesso si può dire di Ward: non l’abbiamo mai trattato come una minaccia reale, abbiamo messo in discussione la sua ricostruzione dell’HYDRA considerandolo poco più di una scheggia impazzita. L’opinione non è cambiata, sia chiaro, ma queste due puntate ci hanno aperto gli occhi su quanto anche un personaggio disturbato come Ward possa essere pericoloso, riuscendo dove nessun altro finora era arrivato: distruggere Phil Coulson dall’interno, puntando ai suoi affetti e spingendolo in ultima battuta all’impensabile.

Non sappiamo quindi cosa aspettarci da Coulson dopo la pausa invernale, ma se ben lo conosciamo, il gesto estremo a cui è arrivato lo tormenterà non poco. Anche perchè non passerà molto prima che si trovi davanti di nuovo Ward, o almeno, la sua versione zombie. Inutile dire infatti che l’Inumano leggendario, ora nel corpo di Ward, con ogni probabilità sarà il big villain del resto della stagione, e oltre a Malick posso scommettere che anche Lash/Andrew, ora di nuovo libero, sarà dalla sua parte.

Marvel's Agents of SHIELD 3x10 Maveth

La promozione di Mack a Direttore dello S.H.I.E.L.D. ci ha dato finalmente modo di vedere per la prima volta i Secret Warriors in azione, e se da una parte confermo tutto il mio entusiasmo per la nuova squadra di eroi – Joey in primis – dall’altra lo screentime a loro dedicato è stato veramente ridotto, e mi sarebbe piaciuto averne ancora. Con tutta probabilità sarò accontentato nella seconda metà della stagione: la scoperta del piano dell’HYDRA – creare un esercito di Inumani da fornire alla “cosa” di ritorno da Maveth – ha gettato tutta una nuova luce sui nostri amici potenziati, ora molto più collegati alle altre storyline di quanto siano mai stati, quindi il team guidato da Daisy è destinato a diventare più che mai protagonista.

Tanto spazio, in questi due episodi, è stato però dedicato anche al team originale di Coulson: se dapprima sono stati tutti interrogati da quest’ultimo per scoprire i punti deboli di Ward – interrogatorio che ha fatto luce su molti rapporti che coinvolgevano Ward, soprattutto quello con Skye/Daisy e quello con May – successivamente le attenzioni si sono spostate soprattutto su Fitz e Simmons, entrambi presi in ostaggio dall’HYDRA. I problemi irrisolti di entrambi, sia tra loro che nei confronti di Ward, hanno portato all’inevitabile sacrificio di Fitz, deciso ad accompagnare la squadra dell’HYDRA su Maveth per riportare indietro Will, l’astronauta rimasto intrappolato sul pianeta azzurro.

Dell’eterno mai-una-gioia della coppia FitzSimmons abbiamo già discusso in passato: anche Fitz si è reso conto dell’ovvio – sono una coppia maledetta, non si sa se da una qualche forza sovrannaturale o semplicemente dagli autori – ma l’amore che prova per Jemma è talmente puro e disinteressato da spingerlo a sacrificare se stesso pur di vederla felice, anche se con un altro uomo. Quello però che mi sto chiedendo dopo aver visto Maveth – e ora mi attirerò le inimicizie di tutti i fan dei FitzSimmons – é: ne vale davvero la pena? La scena in cui tutti ritornano dal pianeta blu sani e salvi è emblematica: tutti abbracciano tutti, mentre Fitz, colui che ha rischiato più di tutti gli altri e sacrificato più di quanto chiunque avrebbe fatto, resta a guardare Simmons che si precipita al finestrino alla ricerca di Will. Onestamente non so se sperare in un riavvicinamento della coppia nella seconda metà di stagione: Fitz rischierebbe di essere relegato al ruolo ingrato di ripiego, e per uno disposto a sacrificare e sacrificarsi così tanto non è abbastanza.

Marvel's Agents of SHIELD 3x10 Maveth

Per concludere, quattro porcamiseria e mezzo a entrambi gli episodi. Agents of S.H.I.E.L.D. ha trovato la sua quadratura del cerchio: il cast di personaggi è ampio e variegato, ma gli autori sono riusciti a bilanciare le diverse storyline solo apparentemente separate, dando il giusto spazio a tutti i protagonisti. L’azione non manca di certo e come sempre è ben coreografata, così come i dialoghi non scadono mai nella banalità.

Il mezzo punto in meno della perfezione è dovuto ad alcuni dettagli, non di certo trascurabili ma che, vista la generale riuscita della serie in questa stagione, passano in secondo piano: su tutto, alcuni passaggi narrativi un po’ telefonati – come Will impossessato dall’Inumano, lo sospettavamo fin da Closure – e il calo di qualità degli FX, che ci avevano ben abituato e che invece ora “rovinano” un po’ l’atmosfera.

Marvel's Agents of SHIELD 3x10 Maveth

Ci aspettiamo grandi cose dalla seconda metà della stagione: l’attesa di marzo 2016 ci ucciderà come nemmeno una sniffata di nebbie terrigene.

4.5

 


https://twitter.com/sissi_heart/status/675037570699542528

…e pure una guest appearance della mia collega di recensioni! 😀

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