Down like the Titanic è un titolo esemplificativo di quanto accade nel mid season finale di Shameless. La direzione presa dalla nona stagione inizia a diventare chiara, restituendo a tutti i Gallagher i loro tratti distintivi, soprattutto a Fiona e Lip.
Abbandonata a se stessa, Fiona si ritrova in un vortice di autocommiserazione e disperazione, compiendo un viaggio a ritroso fino al punto zero da cui era partita. La funzione di deus ex machina attribuita a Max se da un lato risolve i problemi finanziari di Fiona, dall’altra azzera completamente tutto ciò che aveva costruito, riportandola a casa Gallagher. Per quanto riguarda la sceneggiatura, ricorrere a soluzioni così tempestive e approssimative (l’acquisto di Max del condominio) inficia la struttura e la credibilità del plot. Tuttavia, si può sorvolare su questa soluzione repentina, sia perché un’accelerazione della storia personale di Fiona era necessaria, sia perché questo ritorno alle origini è ampiamente gradito.
Il suo outfit (shorts e maglietta AC/DC), la mascherina Fuck Off, le feste improvvisate e il suo forte senso di umorismo ci riportano alla Fiona delle prime stagioni. Ancora una volta, l’interpretazione magistrale di Emmy Rossum enfatizza l’espressività e il grande fascino di un personaggio come Fiona Gallagher, di nuovo al centro della famiglia, nel giardino della propria casa, pronta a ridere e allo stesso tempo a piangere delle sue sventure. Stavolta, non da sola. Debbie, infatti, si comporta quasi come una sorella maggiore, recuperando Fiona letteralmente dal pavimento del bagno e rimettendola in piedi. Allertando la famiglia, ogni Gallagher si stringerà intorno a Fiona, per rassicurarla e sostenerla. La gogna pubblica inferta a Ford suggella con comicità l’intero episodio, regalandoci una storia di fratellanza e unione, come non si vedeva da tempo. La goliardia vendicativa di Debbie, l’apprensione di Lip e la partecipazione di tutti nell’ultima scena diverte e commuove, in pieno stile Shameless.
La storyline di Lip con Tammy si mantiene su un registro leggero e si adatta perfettamente alla situazione attuale di Lip. Irriverente e sarcastica, Tammy è la persona ideale per svecchiare il personaggio, riportandolo in un contesto più gioviale e giovanile.
Assolutamente vincente la scelta di far relazionare Frank con un surrogato di Monica (Ingrid), in quanto tale dinamica rievoca l’unico rapporto interpersonale in cui Frank abbia mai investito. Distante dal clima dell’Alibi e dal solito tono macchiettistico con cui viene dipinto, la storia autodistruttiva di Frank e Ingrid delinea un necessario cambiamento di scenario, conferendo versatilità e dinamicità all’intero plot-building.
L’iter formativo di Carl per entrare a West Point e il desiderio di un nuovo figlio da parte di Kev e Veronica si inseriscono con equilibrio nell’intreccio di Down like the Titanic, ponendo le basi per sviluppi futuri.
Down like the Titanic conferma la ripresa di Shameless, riportando ogni personaggio al suo statuto originario e conferendo alla storia il dinamismo e la poliedricità narrativa che l’hanno sempre contraddistinta.
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8.5/10
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Summary
Il ritorno di Fiona a casa Gallagher corrisponde al ritorno di Shameless ai suoi tratti distintivi. Dimenticata la falsa partenza, la struttura della nona stagione diviene sempre più solida e coerente.
Porcamiseria
Il ritorno di Fiona a casa Gallagher corrisponde al ritorno di Shameless ai suoi tratti distintivi. Dimenticata la falsa partenza, la struttura della nona stagione diviene sempre più solida e coerente.
Storia 8.5 Tecnica 8.5 Emozione 8.5