Shameless7×08 You Sold Me the Laundromat, Remember?

In quello che è finora l'episodio migliore di questa settima stagione, Fiona è costantemente sotto pressione dopo aver preso in gestione la lavanderia, tanto da dover chiedere aiuto. Lip tenta invece di farsi riammettere al college con l'aiuto di Ian, mentre Debbie e Frank cercano, seppur in modo diverso, di tenersi stretti i propri figli.

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Di sicuro un difetto non imputabile ai Gallagher è la mancanza di tenacia: nonostante le continue batoste della vita o le derive di autodistruzione che spesso prendono, arriva un momento nella vita in cui rialzano la testa pronti a imbarcarsi in una nuova impresa per tirarsi fuori dal ghetto. Questo episodio di Shameless ne è in un certo senso il manifesto, raggiungendo picchi emotivi finora mai toccati in questa settima stagione.

Le punte di diamante sono – manco a dirlo – i soliti Emmy Rossum e Jeremy Allen White, sempre impeccabili quando c’è da spingere sulle emozioni, ma anche il resto del cast si dimostra all’altezza del tenore dell’episodio.

Shameless 7x08 You Sold Me the Laundromat, Remember? recensione

Il punto di rottura di Fiona viene raggiunto attraverso una sapiente sequenza di scene che riescono a mettere in scena e a giustificare il punto di esasperazione della donna: gli innumerevoli guai della lavanderia, le stranezze e gli acquisti compulsiva e incoscienti di Etta, l’ennesimo confronto/scontro con Lip, l’egocentrismo esasperante di Debbie, il dover chiedere aiuto a Kevin e il conseguente rammarico per aver perso la sua migliore amica. L’incessante susseguirsi di queste sequenze la portano ad un vero breakdown emotivo, accompagnato da risa isteriche che diventano ben presto pianto. E noi rimaniamo lì, col cuore lacerato dalla bravura della Rossum, che da lì a breve è pronta a ridarci una mazzata con gli occhi lucidi per la commozione, con quello sguardo di gratitudine nei confronti di Kevin e la squadra di soccorsi, tra i quali c’è anche un inaspettato Frank. Una gratitudine che va oltre la risoluzione dei problema della lavanderia: è quasi come se in quelle lacrime Fiona rendesse grazie a tutti per aver saputo perdonare il suo egoismo degli ultimi tempi nel voler perseguire i propri obiettivi.

Anche la figura di Kevin – ovviamente – ne esce valorizzata. Per una volta non mero comic relief dell’episodio, ma amico fidato che prende la ragazza sotto le sue ali, che tira fuori le palle imponendosi con Veronica e Svetlana. Il rapporto tra i tre sembra ormai esser giunto al capolinea o comunque ad una svolta, tanto più che la scrittura dell’episodio sembra volta quasi a screditare la figura di Svetlana, dopo quasi due stagioni in cui si è insinuata nei nostri cuori.

Fiona: I never trusted Svetlana, not for a single minute, […] and then the next thing I know, my best friend is married to and in love with a Russian hand whore con artist who’s turned her against me, so it’s too late for me to say anything about it […]

L’ago della bilancia tra i dubbi e la mancanza di fiducia di Kevin nei confronti di Svet e il pragmatismo di quest’ultima sarà Veronica, fortemente legata a entrambi. È lei infatti il collante del trio e probabilmente potrebbe esser lei a dover mettere la parola fine, vuoi per una presa di coscienza, vuoi per un fattore esterno. E chissà che un eventuale riavvicinamento a Fiona non possa aiutarla in questa ardua decisione. A meno che, certo, gli autori non sappiano stupirci con una scelta che vada oltre questa prevedibilissima conclusione.

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Altro asso nella manica di questo emozionante episodio sono Lip Gallagher e la possibilità di poter ritornare al college. Nonostante la deriva degli ultimi tempi, Lip fa chiarezza con se stesso – ma anche con gli spettatori – e cerca con ogni mezzo di poter convincere il consiglio accademico a farlo riammettere. Jeremy Allen White ci regala uno splendido monologo, su quanto vivere a contatto con brillanti menti appagasse il suo Lip e su quanto fortemente gli mancasse quella vita; ma è soprattutto nel suo descriversi attraverso un parallelismo con Frank che veniamo appagati, nel cogliere un’inedita sfumatura di Lip e del suo rapporto col padre, quando ormai credevamo di sapere tutto. Quasi cogliamo una sorta di rispetto intellettuale nei confronti di Frank, di cui Lip riconosce l’intelligenza ma a cui non può perdonare di averla letteralmente buttata via, proprio come adesso sta facendo lui.

Lip: My father, uh, he has kind of a brilliant mind. […] That’s a pretty hard thing for me to admit, because he’s such a waste of space and all, but… you know, it’s true. He could have been a college graduate, but instead, he dropped out, uh, he f*cked up his kids, and he drinks, and does drugs. That’s his whole life.

A perorare la causa di Lip anche Ian che racconta di un tenero aneddoto d’infanzia volto ad evidenziare le doti geniali di Lip e la sua tenacia. E gli sguardi scambiati tra i due fratelli sono veramente carichi di tante emozioni, facendo emergere, ancora una volta in questa stagione, la forza del loro legame, comunque vivo anche negli screzi o nelle scazzottate.

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Ma la legge di Shameless è dura come ben sappiamo e Lip dovrà cedere alla realtà delle cose. I suoi sbagli non possono essere perdonati, il college non sarà più una possibilità per lui e quindi Jeremy Allen White è chiamato a dover interpretare il peggiore Lip, quello della deriva autolesionista, quello pronto a prendere a pugni chicchessia – compreso, manco a dirlo, Ian – quello ubriaco marcio che commette irreparabili sbagli, quello che perderà anche Sierra, unico spiraglio di luce degli ultimi tempi. Mai come adesso Lip ci è apparso così simile a Frank.

Un Frank che invece, ebbro di amore paterno risvegliato dall’abbraccio di Liam, cerca di porre rimedio ai suoi errori e recuperare il suo posto in famiglia, riparando i danni in casa o aiutando Fiona con la lavanderia. Pur a suo modo, ma ci sta provando. Purtroppo, alla settima stagione noi spettatori siamo un po’ come i fratelli Gallagher, fatichiamo a credere in un proseguo serio e ragionato di Frank, quindi ne prendiamo tiepidamente atto in attesa di sviluppi.

Infine, chiudiamo con una nota positiva anche per Debbie. Per quanto falso e opportunista il suo avvicinarsi alla famiglia di Derek per tenersi stretta la piccola Franny, ci si stringe il cuore per la sua disperazione finale dopo – denotando un’improbabile ingenuità di fondo per essere una Gallagher – che proprio questi le sottraggono la bambina. Ma se tanto mi dà tanto, l’odiosa quasi-suocera la pagherà molto cara.

Shameless 7x08 You Sold Me the Laundromat, Remember? recensione

Al suo ottavo episodio di questa stagione, Shameless gioca finalmente i suoi assi in una puntata eccellente che ci fa emozionare e commuovere in più di un’occasione, dimostrando di saper essere ancora grande, e che si concede anche delle insolite sequenze di apertura e di chiusura, sulle note di musica jazz, che smorzano e addolciscono i toni drammatici della parte centrale.

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